FOTOGALLERY. L'intero movimento calcistico italiano ha bisogno di rinnovamento. Chiunque sarà il ct, dovrà fare i conti con i verdetti di questo Mondiale: promossi Verratti e Darmian, rimandato Immobile, bocciati Balotelli e tanti altri

BALOTELLI - Bocciato da Prandelli, bocciato dal gruppo azzurro, bocciato dai tifosi. SuperMario ci ha regalato la vittoria con l'Inghilterra, poi ha steccato con la Costa Rica ed è stato un fantasma con l'Uruguay. Niente salto di qualità -
Lo sfogo di Balotelli su Instagram: "Non ho sbagliato nulla"
BUFFON - Le tre parate contro l'Uruguay vanno dritte in cineteca. Le parole a fine partita finiscono dritte nel cuore e nella testa di chi non ha a cuore la nazionale italiana. Capitano esemplare, da conservare come un monumento -
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CASSANO - Il primo e ultimo Mondiale della carriera di FantAntonio va in archivio nell'anonimato più assoluto. Qualche sponda, nessuna invenzione, un affanno fisico evidente -
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DARMIAN - Non ci potremo dimenticare tanto velocemente della partita giocata con l'Inghilterra. Il prospetto migliore per un ruolo clamorosamente scoperto. Poi ha pagato dazio anche lui, ma impossibile bocciarlo -
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IMMOBILE - In Italia lottava per il settimo posto, al Borussia Dortmund avrà l'occasione per farsi le ossa ad un livello superiore: quello che gli servirà per essere decisivo anche in grandi manifestazioni. Abulico, ma poco assistito -
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THIAGO MOTTA - Tanti tifosi non accettano il suo incedere lento e cadenzato. Esposto al pubblico ludibrio da Prandelli, che lo ha inserito in inferiorità numerica, in una partita di lotta e con temperature folli. Bollito? Non nel Psg, sì a Brasile 2014 -
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ABATE - Il nuovo ct, chiunque esso sia, dovrà effettuare un profondo lavoro di scouting: le fasce difensive azzurre sono tremendamente scoperte. I 90' di Abate contro la Costa Rica hanno lasciato la sensazione di grandissimo imbarazzo. Non all'altezza -
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VERRATTI - Personalità, classe immensa, spregiudicatezza, colpi di genio. Il dopo-Pirlo è già qui, anche se forse proprio la presenza del fenomeno bianconero l'ha un po' intimidito, costringendolo a limitare il raggio d'azione -
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PIRLO - Che dire. Contro l'Uruguay ha corso più degli altri centrocampisti, perdendo per forza di cose un po' di lucidità. L'abnegazione, l'impegno, la classe e la personalità messe in campo, per l'ultima volta, sono state super. Come sempre -
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CERCI - Se Immobile è rimandato, Cerci si becca la bocciatura principalmente per motivi anagrafici: se a 27 anni non riesci ad importi nella formazione titolare e nemmeno come prima riserva, allora il treno sta passando troppo in fretta -
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INSIGNE - Il tempo è dalla sua parte, anche se i 45' con la Costa Rica non hanno lasciato un buon ricordo: deve crescere il suo minutaggio al Napoli, devono crescere la sua consapevolezza e anche il suo carattere -
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PRANDELLI - Convocazioni che hanno lasciato qualche dubbio, trovate tattiche poco convincenti e mai sperimentate, gioco orizzontale, scommesse perse: lo stesso ct ha capito di aver fallito in pieni e per questo si è dimesso -
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PREPARAZIONE ATLETICA - Si è parlato a lungo di computer, di tende per l'afa, di dati scientifici, di preparazione meticolosa: poi tutto è sembrato un brutto scherzo, con gli azzurri in condizioni fisiche pietose. Qualcosa nello staff non ha funzionato -
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ABETE - L'intero movimento calcistico italiano ha fallito. In tanti hanno sottolineato come quest'anno la qualità media dei calciatori azzurri fosse inferiore a quella degli anni precedenti. Serve riformare tutto, doverose le dimissoni -
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