
I giocatori più forti che non hanno mai partecipato a un Mondiale
Dissidi con gli allenatori, forte concorrenza all’interno della propria nazionale, qualificazioni mancate per un soffio e qualche infortunio nel momento sbagliato. Sono tanti i campioni del passato (ma anche del presente) a non aver mai preso parte a un campionato del mondo. Andiamo a scoprirli tutti

GEORGE BEST: leggenda del Manchester United degli anni Sessanta e Settanta. Due campionati inglesi, una Coppa dei Campioni e un Pallone d’Oro nel suo palmarès. Meno fortuna con la piccola Irlanda del Nord, con cui non è mai riuscito a giocare un campionato del mondo

GARETH BALE: erede di Giggs in Galles, l’attaccante del Real Madrid ha condotto i Dragoni alla fase finale dell’Europeo 2012. Il prossimo obiettivo è il Mondiale: ci riuscirà?

ERIC CANTONA: tra i campioni mai presenti al Mondiale c’è anche "The King", per ben cinque volte re della Premier League con Leeds e soprattutto Manchester United. In Nazionale non è riuscito ad avere la stessa fortuna: la Francia non si qualificò per Italia '90 e Usa '94. Quattro anni dopo i Bleus vinceranno il Mondiale di casa, senza Cantona

SERGINHO: difficile trovare spazio nel Brasile, soprattutto se sei quasi coetaneo di Roberto Carlos e giochi nel suo stesso ruolo. L’ex terzino del Milan ha collezionato soltanto 10 presenze con la Seleçao, senza mai strappare una convocazione per un Mondiale

AMANTINO MANCINI: dal 2003 al 2008 ha deliziato i tifosi della Roma, mostrando il meglio del suo talento. Avrebbe giocato un Mondiale con molte nazionali, non con il Brasile dei fenomeni di quegli anni. Con la Seleçao si è ritagliato una convocazione per la Copa America 2004, vinta in finale contro l'Argentina

GEORGE WEAH: un altro grande ex Milan rimasto orfano di un Mondiale. L'attaccante liberiano, Pallone d’Oro nel 1995, non è mai riuscito nell’impresa di qualificare la Liberia a una fase finale di una rassegna iridata. Nel 2018 è stato eletto presidente del suo Paese

ABÉDI PELÉ: Abédi Ayew, in arte Abédi Pelé in onore di "O Rei", che lo ha inserito nella lista dei 100 più forti giocatori di tutti i tempi. Considerato il miglior calciatore ghanese di sempre, è stato capitano e leader tecnico della sua nazionale. Con il Ghana ha vinto la Coppa d’Africa 1982. Nessun Mondiale, però, nel suo curriculum

ALFREDO DI STEFANO: nel 1950 l'Argentina decise di ritirarsi prima delle qualificazioni. Nel 1954 la Fifa impedì alla Spagna di convocarlo, nonostante le pratiche per la naturalizzazione fossero già avviate. Nel 1958 le Furie Rosse non riuscirono a qualificarsi, mentre nel 1962 fu fermato da un infortunio muscolare. Insomma, il Mondiale non era nel destino di uno dei più grandi giocatori di sempre

VALENTINO MAZZOLA: simbolo del Grande Torino, sarebbe stato uno dei protagonisti al Mondiale brasiliano del 1950. La tragedia di Superga del 4 maggio 1949 cancellò gran parte della Nazionale italiana dell’epoca a pochi mesi dal Campionato del Mondo

DUNCAN EDWARDS: stesso destino per il centrocampista inglese, uno dei magnifici "Busby Babes", i ragazzi del Manchester United degli anni Cinquanta allenato da Matt Busby. Otto di quei giocatori morirono in seguito al disastro aereo di Monaco di Baviera del 1958, al ritorno da un match di Coppa dei Campioni contro la Stella Rossa. Tra questi Edwards, spirato dopo 15 giorni in ospedale

MASSIMO BONINI: uno dei pilastri del centrocampo della Juventus anni '80, giocò 9 partite con l'Italia Under-21. Poi la federazione di San Marino venne affiliata alla Uefa e l'ex bianconero decise di non prendere la cittadinanza italiana. "Se hai la fortuna di nascere a San Marino è giusto che giochi per la tua nazionale"

ARMANDO PICCHI: due Champions League consecutive nel 1964 e 1965 con l’Inter di Helenio Herrera per uno dei migliori difensori del calcio italiano. Eppure nel 1966 non venne convocato per il Mondiale inglese. Si ritirò nel '69, un anno prima del campionato del Mondo in Messico. Nel 1971 morì a causa di un tumore

MARIO CORSO: altro pilastro dell’Inter delle meraviglie del mago Herrera. Ha segnato 94 gol in maglia nerazzurra, ma con l’Italia non ha avuto grande successo. Solo 23 presenze in azzurro per "Il Piede sinistro di Dio", che non è stato convocato per i Mondiali del 1962, 1966 e 1970

ROBERTO PRUZZO: capocannoniere della Serie A con la maglia della Roma nel 1982 e poi nel 1986, gli anni del Mondiale spagnolo e di quello messicano, eppure il ct Enzo Bearzot decise di lasciarlo a casa entrambe le volte. Per lui solo 6 presenze in azzurro

BRUNO GIORDANO: "Il più forte italiano con cui ho giocato". Parola di Diego Armando Maradona, che con lui ha vinto lo scudetto nel 1987 con il Napoli. Ha segnato oltre 170 gol in carriera, ma in Nazionale ha racimolato soltanto 13 presenze a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta

MASSIMO AMBROSINI: nelle sue 17 stagioni al Milan ha vinto tutto quello che c'era da vincere. Arrivò a un passo dal successo con la maglia azzurra a Euro 2000, con l'Italia sconfitta in finale al golden gol dalla Francia. Tornò a giocare una competizione con la Nazionale all'Europeo 2008, saltando i Mondiali del 2002 e del 2006 oltre a Euro 2004

GUNNAR NORDHAL: siamo di fronte al miglior cannoniere della storia del Milan e al miglior marcatore straniero all time in Serie A. Ma con la sua Svezia, oltre alle Olimpiadi del 1948, ha giocato soltanto amichevoli

ARNOLD MÜHREN: è tra i pochissimi della storia del calcio ad aver vinto Coppa dei Campioni, Coppa Uefa e Coppa delle Coppe. Tutte conquistate con la maglia dell’Ajax negli anni Settanta e Ottanta. Con l’Olanda 23 partite e la conquista dell’Europeo 1988. Nessuna partecipazione, invece, a un campionato del mondo

BERND SCHUSTER: tra i protagonisti del trionfo della Germania all’Europeo del 1980. La carriera internazionale del centrocampista era appena iniziata, poi si rifiutò di giocare una partita per presenziare alla nascita del figlio e da lì cambiò la sua storia con la Mannschaft. Dal 1984 venne escluso dal giro della nazionale per contrasti con la federazione, perdendosi i successivi Mondiali

MARCELO ZALAYETA: questione di centimetri. La storia del Panteròn con la Celeste si concluse con un piccolo dramma sportivo. Un suo errore dal dischetto condannò l'Uruguay nello spareggio mondiale per Germania 2006 contro l'Australia. Era stato tra i protagonisti nelle qualificazioni, da quel momento non giocherà più con la sua Nazionale

LASZLO KUBALA: formidabile attaccante del Barcellona degli anni Cinquanta. Come Di Stefano ha giocato con tre Nazionali diverse: Cecoslovacchia, Ungheria e Spagna. Ma con nessuna di queste è riuscito a giocare un Mondiale

MAURO ICARDI: ha appena vinto la Ligue 1 con il PSG dopo la chiusura anticipata dei campionati in Francia per l'emergenza coronavirus. Per Maurito, 27 anni e oltre 150 gol in carriera, è il primo titolo. Con l'Argentina, invece, non è ancora riuscito a ritagliarsi un ruolo da primo attore e non è stato convocato per il Mondiale 2014 e per quello del 2018

DUVAN ZAPATA: come Ilicic anche il suo compagno in nerazzurro non ha mai giocato un campionato del Mondo con la nazionale maggiore (ha invece preso parte a quello Under 20). L'allora ct della Colombia, Pekerman, l'aveva incluso tra i pre-convocati per Russia 2018 prima di depennarlo dalla lista dei 23. Ci riproverà nel 2022