Haaland, nessun gol a Gibilterra ma la sua Norvegia vince. FOTO
A sorpresa, nessun gol da parte di Haaland in oltre un'ora di gioco contro Gibilterra. Il bomber del Borussia Dortmund, che con la maglia della nazionale norvegese divenne noto per le 9 reti segnate a Honduras ai Mondiali U20 del 2019, per una volta è rimasto a secco, ma per gli scandinavi non è stato un problema imporsi nel match contro il piccolo stato posizionato a sud della Penisola iberica
GIBILTERRA-NORVEGIA 0-3. Reti di Soerloth al 43', Thorstvedt al 45' e Svensson al 57'. Ebbene sì, per una volta all'appello manca Erling Haaland, in campo per 62'. Il bomber del Borussia Dortmund, che due anni fa iniziò a farsi conoscere proprio con la maglia della sua Nazionale segnando 9 gol all'Honduras in un match del Mondiale U20, questa volta è rimasto a secco.
Anche quando non segna, Haaland sa sempre dare prova del proprio atletismo: quando il ragazzone di 194 centimetri apre il compasso diventa pericoloso orbitargli attorno. I difensori di Gibilterra, però, potranno dire di aver contenuto il capocannoniere della Champions (10 gol nell'edizione in corso), roba da raccontare ai nipotini.
Nato il 21 luglio 2000, Haaland conta già oltre 100 gol tra club e Nazionale. Prendendo in considerazione la stagione in corso, tra Bundesliga, Champions e coppe nazionali, "Goaland" ha totalizzato 33 reti in 31 presenze. Ecco perché stupisce il suo digiuno contro Gibilterrra
Nato a Leeds, città in cui il padre ha giocato dal 1997 al 2000, Haaland è il simbolo della Norvegia, in cui gioca anche il rossonero Hauge. In nazionale indossa il numero 23.
Proprio nel mese di marzo, Haaland ha stabilito un record in Champions, raggiungendo quota 20 gol nella competizione in 14 presenze. Nessuno ha mai impiegato così poche partite per raggiungere tale tragaurdo e nessuno l'ha mai fatto alla sua età
FOTO. Haaland e la Champions, numeri da capogiro
Una serata senza gol, peraltro vincendo la partita, passa quindi in secondo piano. E per una volta è bello vedere che sia lui ad abbracciare i compagni, che sono soliti celebrarlo come un re.
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