Turchia-Italia 2-3, le pagelle di Stefano De Grandis

Il nuovo corso dell'Italia di Mancini inizia con una vittoria a Konya. Raspadori il trascinatore, bene Tonali e Biraghi. Scamacca non sfonda, Zaniolo rimandato. Le pagelle di Stefano De Grandis

TURCHIA-ITALIA, IL TABELLINO

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DONNARUMMA voto 6

L’addio al Milan toglie. Via il posto da titolare, via le certezze, via la continuità. Dalla gaffe in Champions col Psg, le incertezze si ripetono. Eppure, dopo il gol regalato alla Turchia e una successiva topica, ci sono stati sprazzi - TRE - da vecchia diga. INSICURO

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DE SCIGLIO voto 6

Compitino pulito, senza sbavature ma senza nemmeno idee travolgenti. La spinta dell’Italia si sviluppa tutta dall’altra parte. DILIGENTE

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ACERBI voto 6

Concentrato in marcatura. Chiusure, senso dell’anticipo e buona gestione della palla in uscita. Ma sbanda nel finale, quando il pericolo di essere raggiunti arriva sempre per vie centrali. APPLICATO

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CHIELLINI voto 6

Non esente da colpe sul vantaggio della Turchia, anche se l’errore chiaro è di Donnarumma. Ma scavalcato quell’episodio infila grinta, mestiere e leadership nella guida della difesa. AUTORITARIO

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BIRAGHI voto 6,5

Si propone più di quanto abbia fatto negli ultimi tempi Emerson Palmieri. Colpisce male quando ha la possibilità di concludere. Molto meglio negli assist - DUE - con cui aiuta la squadra a capovolgere il risultato. ARREMBANTE

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PESSINA voto 6

Iniziativa ne ha, anche se da mezzo destro gioca in una posizione diversa rispetto all’Atalanta. Prova a imbucare palloni interessanti, ma non è mai lui ad essere lanciato dai suoi compagni. SACRIFICATO

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CRISTANTE voto 6,5

Chissà perché uno coì bravo negli inserimenti e nelle conclusioni sia stato costretto ad arretrare il raggio di azione. Prima nella Roma e poi in nazionale. Da regista fa il suo, ma il meglio lo fa quando avanza e fa gol. CASTIGATORE

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TONALI voto 6,5

La solita intensità nel pressing e nelle giocate, senza però trovare l’acuto decisivo. Anche lui però in nazionale è costretto a un ruolo diverso: fa la mezzala invece che il mediano davanti alla difesa. Ma è sempre utile. TONICO

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ZANIOLO voto 5,5

Cerca lo spunto per fare esplodere il sinistro, ne escono due tiri strozzati e poca collaborazione con gli altri due denti di attacco. Ma anche per lui è un ritorno al passato: ala anziché seconda punta. SOLISTA

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SCAMACCA voto 6

Prova a essere riferimento per gli appoggi dei centrocampisti e catapulta per le ali. Tanto lavoro ma senza precisione in rifinitura. Non piazza in vetrina il pezzo forte del repertorio: nessun tiro dalla distanza. DISINNESCATO

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RASPADORI voto 8

Prima doppietta azzurra nella serata più complicata: quella in cui si gettano le fondamenta dopo il crollo. La sua vivacità e i due gol permettono di tornare subito alla vittoria e di pensare che si possa veramente ricostruire. AUDACE

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ZACCAGNI voto 5,5

Ci mette entusiasmo, voglia ed energia. Ma il trasloco sulla destra, dopo stagioni a sinistra nel Verona e adesso nella Lazio, necessiterebbe apprendistato. Così dopo il primo dribbling si scontra con movimenti a cui non è abituato. IN RODAGGIO

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GLI ALTRI

76' BASTONI voto sv
76' SENSI voto sv
76' LOCATELLI voto sv
88' BELOTTI voto sv
89' BONUCCI voto sv

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ALLENATORE: MANCINI voto 6,5

La vittoria in Turchia è di prestigio e le idee su come cambiare la nazionale sembrano già chiare. Peccato il continuo rimescolamento dei ruoli in azzurro, troppo spesso diversi rispetto alle abitudini nei club. ENTUSIASTA