Mondiali, i Ct che hanno detto addio dopo Qatar 2022: Renard è solo l'ultimo
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Diventano quattordici gli allenatori che hanno detto addio alle rispettive nazionali guidate a Qatar 2022. L'ultimo in ordine di tempo è Hervé Renard, ct dell'Arabia Saudita in grado di battere all'esordio i futuri campioni dell'Argentina, ma non di qualificarsi per gli ottavi di finale. Tra gli altri che non hanno continuato le loro avventure dopo il Qatar, diversi nomi illustri come Luis Enrique e Louis van Gaal
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- Protagonista dei primi giorni dei Mondiali con l'impresa in rimonta contro l'Argentina all'esordio e con il suo discorso motivazionale negli spogliatoi all'intervallo della sfida, non era poi riuscito a qualificarsi per gli ottavi perdendo contro Messico e Polonia. Ha raggiunto con la Federazione un accordo sulla risoluzione contrattuale. La sua prossima destinazione potrebbe essere la Francia femminike
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- Il Qatar padrone di casa è stata una delle più grandi delusioni mondiali. Eliminazione al girone con tre sconfitte nette e la sensazione di essere arrivato impreparato all'appuntamento atteso da anni. Sanchez Bas ha così lasciato il posto, ma ha già trovato riparo sulla panchina dell'Ecuador
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- Il posto di Sanchez Bas è stato rilevato da Carlos Queiroz, un esperto di qualificazioni mondiali. Dovrà traghettare i qatarioti alla Coppa del Mondo 2026. Prima di dire di sì, ha lasciato la panchina dell'Iran, con il quale in Qatar è stato eliminato ai gironi pur vincendo contro il Galles. La sua storia con la nazionale asiatica è stata lunghissima, dal 2011 al 2019, prima della nuova parentesi tra il settembre 2021 e il gennaio 2023
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- Eliminato con 4 punti ai gironi in Qatar, a gennaio ha terminato il suo rapporto con la federazione ecuadoregna
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- Chiamato all'impresa di sostituire il totem Tabarez a fine 2021, ha invece fallito il primo grande esame, non riuscendo a condurre l'Uruguay agli ottavi di finale, obiettivo sempre centrato dal suo predecessore dal 2010 al 2018. Per il momento non è stato ancora deciso un suo sostituto, con la squadra affidata per queste ultime amichevoli al reggente Marcelo Broli
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- La sconfitta agli ottavi di finale di Qatar 2022 contro la Francia è stata l'ultima partita sulla panchina della Polonia per l'allenatore 52enne. Al suo posto, ad allenare Lewandowski e compagni, è stato chiamato Fernando Santos
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- Il portoghese al tempo stesso ha terminato il suo ciclo lusitano ottenendo due preziose vittorie internazionali: Euro 2016 e la Nations League 2019. Solo l'acuto mondiale è mancato. Al suo posto l'incarico è stato affidato a Roberto Martinez, ex ct del Belgio
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- Dopo la sconfitta agli ottavi di finale contro il Brasile, il Ct portoghese ha rassegnato le dimissioni, rispettando di fatto il contratto che sarebbe comunque scaduto alla fine del torneo. È diventato l'allenatore più longevo alla guida della Corea del Sud con 4 anni e 3 mesi di permanenza
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- Con le dimissioni rassegnate in seguito all'eliminazione alla fase a gironi, Martinez chiude il ciclo di una nazionale d'oro, ma non vincente. Nel 2018 conquista un terzo posto ai Mondiali e porta il Belgio al primo posto nel ranking Fifa per tre anni consecutivi. A Euro 2022 va fuori ai quarti di finale contro l'Italia, mentre in Qatar arriva un'inaspettata e precoce eliminazione. Ora proverà a vincere con il Portogallo
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- L'eliminazione del Ghana nella fase ai gironi dei Mondiali in Qatar non è stata decisiva ai fini dell'addio di Otto Addo alla mazionale. Già in precedenza, l'ormai ex Ct aveva annunciato di voler tornare in Germania e ricoprire il ruolo di talent scout per il Borussia Dortmund. Sono stati due gli anni di Addo alla guida del Ghana, prima da vice poi come allenatore in prima
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- Non riuscendo a riportare il Brasile sul tetto del mondo dopo 20 anni, Tite ha concluso il suo ciclo alla guida della Seleçao. Ha vinto la Copa America 2019, stringendo un ottimo legame con i suoi giocatori e diventando uno dei tecnici verdeoro più longevi (6 anni). Per sostituirlo il grande sogno della federazione brasiliana è Carlo Ancelotti
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- Terzo mandato alla guida degli Oranje e un futuro già scritto prima dell'inizio del Mondiale. Il suo posto è stato preso da Ronald Koeman, annunciato già mesi fa. L'Olanda con lui alla guida ha ottenuto una serie di 20 partite senza sconfitte, ma nessun successo importante. Il sogno si è infranto ai rigori dei quarti di finale contro i futuri campioni argentini, nello stesso modo in cui era finito nel Mondiale in Brasile del 2014