Estonia-Italia 1-3, le pagelle della partita di qualificazione ai Mondiali 2026
A Tallinn finisce 1-3 tra Estonia e Italia. Il migliore in campo è Pio Esposito, che entra nel primo tempo al posto di Kean infortunato e trova un gran gol nella ripresa: è il suo primo in Nazionale. Bene anche lo stesso Kean e Orsolini. Il peggiore nella squadra di Gattuso è Donnarumma: papera e gol subito sull'unico tiro estone. I voti e le pagelle di Stefano De Grandis
QUALIFICAZIONI MONDIALI: CLASSIFICHE - CALENDARIO
ITALIA
- DONNARUMMA voto 5. Sbaglia anche il numero 1. D’altra parte, mantenere la concentrazione dopo 75 minuti di nulla non è facile. La gaffe è totale: pallone mollato su un cross elementare. Ma non incide sul risultato e nemmeno – si può dire – nella sostanza della differenza reti. INSONNOLITO
- DI LORENZO voto 6. Ordinaria amministrazione. Presidia la zona e limita le avventure offensive, preoccupandosi di coprire le spalle a Orsolini. Le poche iniziative estoni si sviluppano però proprio dalla sua parte. SOLDATINO
- BASTONI voto 6. In fase di impostazione fa il centrale di una difesa a tre, per cui comanda le geometrie, ma deve rinunciare alla sua sventagliata classica, col sinistro, di abitudine interista. Ma non va mai in sofferenza. ORDINATO
- CALAFIORI voto 6,5. Da terzo di difesa in fase di impostazione, non si limita a far partire la manovra, ma la accompagna appena può, affiancando Dimarco nel sostegno a sinistra. Sempre testa alta e piede educato, fa fatica a sbagliare un passaggio. PREGIATO
- DIMARCO voto 6,5. Libero di impossessarsi della fascia - grazie a Raspadori che si accentra e ai tre difensori che fanno la guardia al forte - ci mette quattro minuti a trovare il corridoio per raggiungere Kean in area. E’ un assist, come prologo a una partita piena di buone intenzioni. ISPIRATORE
- ORSOLINI voto 7. Parte condizionato dal fatto di dover coprire tutta la fascia e non solo la parte in discesa, come capita nel Bologna. In avvio, prova a sbattersi, infatti, nelle corse a ripiegare, e con poca efficacia. Poi si inventa lo spunto nello stretto e l’assist, da applausi, per Retegui. VOLITIVO
- BARELLA voto 6,5. Si sta trasformando in regista, allenato dalle assenze di Calhanoglu nell’Inter, e dalla voglia di proteggere Tonali in nazionale. Le sue geometrie funzionano e anche il presidio del centrocampo. Con qualcuna delle sue aperture per aprire finestre impreviste. DIRETTORE
- TONALI voto 6,5. Lotta alla sua maniera, ma senza particolari squilli. La sostanza ce la mette come da abitudine, ma non aggiunge gesti tecnici da ricordare. Con Barella però funziona sempre, dividendo il lavoro per due, quando comne con l’Estonia si gioca con un centrocampista in meno. MUSCOLARE
- RASPADORI voto 6,5. E’ la variante tattica proposta da Gattuso: una finta ala che parte da sinistra, per poi svariare e lasciare il binario libero per le corse di Dimarco. E come il prezzemolo, sta bene su tutto: ponte di collegamento tra centrocampo e attacco, ma anche seconda punta alla ricerca del gol. FUNZIONALE
- KEAN voto 7. La sua partita dura circa nove minuti, fino alla distorsione che di fatto lo taglia fuori. Ma gliene erano bastati 4 per indirizzate la partita: il tempo per dettare il passaggio a Dimarco e trasformarlo nell’undicesimo gol in nazionale. Segna nella quarta partita azzurra consecutiva. GARANZIA
- RETEGUI voto 6,5. Usa l’area di rigore, come lo studiolo appartato dove lavorare in pace. Se c’è un lavoro da sbrigare, nella sua confort zone , lui lo porta a termine. Come fa quando Orsolini gli consegna una palla così velocemente da non permettergli di guardare la porta. Poco male: lui sa sempre dove si trovi. Sbaglia il rigore che si era procurato. MESTIERANTE
- GATTUSO voto 6,5. La sua ricetta offensiva funziona, come la divisione degli spazi tra gli attaccanti. Certo, la squadra avrebbe potuto segnare di più, ma l’immediato infortunio di Kean e il rigore sprecato da Retegui, hanno finito per mortificare la speranza di goleada. CONCRETO
- dal 15' ESPOSITO voto 7,5 (MVP). Entra senza preavviso a causa dell ‘infortunio di Kean, ma non soffre l’emozione e neppure il fatto di avere caratteristiche diverse da Moise. Non stimola passaggi in profondità ma si offre da perfetta spalla prima di concludere con un colpo di controbalzo rasoterra per il primo gol in nazionale. PREDESTINATO
- dal 62' CAMBIASO voto 6. Meno arrembante di Orsolini, interpreta il ruolo in maniera completa, spingendo e tornando con la solita gagliardia. Ha anche una bella occasione per concludere a rete su invito di Spinazzola, ma graffia come un micetto da salotto. FELINO
- dal 62' SPINAZZOLA voto 6,5. Generoso nel proporsi sulla fascia sinistra, al posto di Dimarco. Offre un assist per il dirimpettaio Cambiaso, e poi sbaglia un gol a tu per tu col portiere, scoprendo il pallone e facendosi recuperare. DISINNESCATO
- dal 77' CRISTANTE e FRATTESI s.v.
