Chi si rivede in Qatar! I giocatori ex Serie A e altri grandi ritorni ai Mondiali
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Molti di loro faranno sorgere la domanda: "E questo che fine aveva fatto?". In ogni Mondiale tornano a galla calciatori creduti ritirati o chissà dove, non più in grado di competere a grandi livelli. Ex flop in Serie A che si sono invece riscattati altrove, vecchi pupilli al Fantacalcio venduti senza clamore dalle loro squadre, eroi che non si arrendono allo scorrere del tempo e ricompaiono puntualmente ogni quattro anni. Tutti gli insospettabili presenti in Qatar
di Bernardo Cianfrocca
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- Ha deciso il Mondiale 2014 con un gol in finale nei tempi supplementari. L'inizio di un'ascesa? No, esattamente il contrario. Un declino che lo ha portato dal Bayern al ritorno al Borussia Dortmund e poi in Olanda, al Psv Eindhoven
- In estate è tornato in Germania, all'Eintracht Francoforte, convincendo Flick a riportarlo in Nazionale. L'ultima presenza risale al 2017, in una partita non amichevole al 2016. Un'inaspettata nuova opportunità
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- Una Nazionale con una nuova generazione arrembante (Valverde, Nunez, Araujo) ma che non ha ancora ammainato le vecchie bandiere. Il capitano Godin, autore dell'eliminazione dell'Italia nel 2014, è una di queste
- Dopo aver rescisso il contratto con il Cagliari lo scorso gennaio, non è riuscito a rilanciarsi all'Atletico Mineiro, in Brasile. Una nuova rescissione in estate, con il Velez Sarsfield pronto ad accoglierlo
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- Ha difeso la porta dell'Uruguay in tre Mondiali, compreso quello del 2010, culminato nella semifinale persa contro l'Olanda
- Stavolta non sarà titolare, ma la sua Nazionale non è ancora pronta per fare a meno di lui. L'ex numero uno della Lazio è diventato anche una bandiera del Galatasaray, dove gioca ormai dal 2011
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- Se il compagno di mille battaglie, Edinson Cavani, lotta ancora in Europa (Valencia), Suarez in estate ha deciso di tornare in patria dopo il biennio all'Atletico Madrid
- Con il Nacional, club di Montevideo, ha già vinto un campionato e il suo contratto è in scadenza a dicembre. Il Mondiale sarà l'ultimo ballo? Dopo il salvataggio di mano nel 2010 contro il Ghana e il morso a Chiellini nel 2014 avrà nuovi jolly da giocarsi?
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- Ha giocato per sei mesi nella Fiorentina, dall'agosto 2019 al gennaio 2020, prima di essere rispedito in patria, al Flamengo. Presenze poche, gol nemmeno a parlarne
- Nel Flamengo ha trovato però la sua consacrazione. Leader della squadra vincitrice dell'ultima Libertadores assieme all'ex interista Gabigol, Tite lo ha preferito proprio al suo compagno di squadra e a Firmino del Liverpool per la spedizione in Qatar
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- In questi giorni di ritiro a Torino, Dani Alves sarà tornato indietro nel tempo, ripensando alla sua unica stagione in bianconero nel 2016/2017
- In compenso anche Tite ha fatto un salto nel passato, dando un'inaspettata possibilità a uno dei migliori giocatori dell'ultimo decennio. Dopo la nuova parentesi al Barcellona lo scorso anno, ora è al Pumas Unam in Messico. La speranza è che conservi ancora qualche restante cartuccia del suo talento
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- In un'altra Nazionale che sta affrontando un ricambio generazionale complicato, la difesa è ancora affidata a quelli che, con le debite proporzioni, possiamo definire i "Bonucci-Chiellini" belga. Vertonghen e Alderweireld hanno fatto le fortune del Tottenham di Pochettino, pur senza vincere alcun trofeo e fermandosi alla finale di Champions del 2019
- Oggi i loro destini si sono separati, almeno nei club. Il primo è all'Anderlecht, il secondo all'Anversa. 69 anni in due, sono pronti all'ultima (?) sfida insieme
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- Nonostante i suoi migliori giocatori siano in palese decadenza, a cominciare da Gareth Bale, il Galles si appoggia ancora ai trascinatori dell'Europeo 2016, perso solo in semifinale contro il Portogallo poi campione. Ramsey è uno di questi
- La Juventus a gennaio lo ha mandato in prestito ai Rangers, dove sarà ricordato per l'unico rigore sbagliato nella finale di Europa League contro l'Eintracht. In estate la rescissione e la firma con il Nizza
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- A 21 anni nel 2012 il Liverpool lo ha acquistato dallo Swansea per 20 milioni di sterline. Sembrava l'inizio di una carriera promettente, poi però arenatasi e vissuta soprattutto tra i bassifondi della Premier e la Championship
- Tornato allo Swansea in estate dallo Stoke City, con più capelli e barba ha ancora le redini del centrocampo gallese
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- Portato in Italia dal Cesena proprio per l'ottimo Mondiale disputato nel 2010, dopo pochi mesi fece già il grande salto all'Inter, dove è rimasto per sette anni indossando anche la fascia da capitano nel derby del 22 dicembre 2013
- Dopo il Galatasaray e il Marsiglia è tornato in patria, al Tokyo Fc. Sarà il primo giocatore della storia del Giappone a disputare quattro Mondiali e in questi giorni sta lanciando anche la sua autobiografia
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- L'autore del gol di una delle sconfitte più inaspettate della storia dell'Italia ai Mondiali. In quel 2014 eliminò gli azzurri e trascinò la sua squadra ai quarti di finale, persi solo ai rigori contro l'Olanda
- Capitano già in quell'edizione, dopo aver viaggiato molto in Europa oggi è in patria, all'Alajuelense, club che lo ha cresciuto. A 37 anni giocherà il suo terzo mondiale di fila, l'Italia invece dopo quella partita ne ha giocata solo un'altra
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- Se crediamo che il Costa Rica non sia una squadra così giovane, vale la pena ricordare che Joel Campbell ha solo 30 anni. Eppure se ne sente parlare da molto, da quando l'Arsenal lo acquistò nel 2011, nemmeno ventenne
- La sua carriera però non ha avuto la traiettoria che ci si immaginava. Anche il suo passaggio in Serie A al Frosinone, nel 2018/2019, non ha lasciato tracce. Oggi gioca al Leon, in Messico
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- Se parliamo di carriere inferiori alle aspettative, anche Shaqiri può rientrare in questa categoria. Meglio da comprimario in grandi squadre (Bayern e Liverpool) che non da attore protagonista, come all'Inter
- Eppure la Svizzera in questi anni ha sempre potuto contare su di lui, Europei e Mondiali. Ci sarà anche questa volta, nonostante giochi ormai alla periferia del grande calcio, in America con i Chicago Fire
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- Cinque anni di onesta militanza nell'Udinese, prima di tornare in patria al Basilea nel 2018. Oggi gioca in Bundesliga, nel Mainz
- L'Italia ha avuto modo di ricordarlo di recente, nella partita di qualificazione pareggiata all'Olimpico un anno fa, l'inizio del calvario che ci ha estromesso da questi Mondiali
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- Era appena maggiorenne (2010) quando la Fiorentina lo portò in Italia. Tre anni in Serie A tra Firenze e Lecce vedendo poco il campo e mai la porta. Si toglie qualche soddisfazione solo in Serie B con il Novara
- All'estero, dopo diversi trasferimenti, trova la sua dimensione in Portogallo con il Benfica. In estate è stato venduto al Galatasaray, dove sta giocando pochissimo tra la concorrenza di Icardi, Mertens e Gomis. Con la Svizzera però non manca mai
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- La Svizzera negli ultimi anni è sempre stata una Nazionale che ha attinto molto dal nostro campionato. Nel ruolo che fu di Lichtsteiner potrebbe giocare Edimilson Fernandes, 29 presenze in A con la Fiorentina nel 2018/2019. Non sufficienti per riscattarlo dal West Ham
- Si giocherà il posto con Widmer, suo compagno di squadra anche al Mainz
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- Il reparto offensivo dei vice-campioni del mondo in carica contempla tre attaccanti che in Serie A hanno messo insieme appena 11 gol
- Livaja ne ha segnati 5. Nessuno al Cesena e all'Inter, squadra in cui è cresciuto, 4 all'Atalanta e 1 all'Empoli. Oggi è decisamente più prolifico in patria, nell'Hajduk Spalato
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- Gli altri 6 portano la firma di Budimir nel Crotone (nessuno alla Sampdoria). Per i calabresi è stato però soprattutto l'uomo della promozione nel 2015/2016 con 17 gol segnati in Serie B
- Dal 2020 gioca all'Osasuna, in Spagna
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- Non ha contribuito alla causa Petkovic, nonostante gli anni in A con le maglie di Bologna, Verona e Catania. Le sue capacità realizzative passarono inosservate anche alla Virtus Entella, a Varese e alla Reggiana, qualcosa in più solo a Trapani ma senza esagerare (10 reti in un campionato e mezzo in B)
- Anche lui ha ritrovato sè stesso in patria, alla Dinamo Zagabria, dove ha recentemente affrontato il Milan in Champions League
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- Lo ricorderanno soprattutto i tifosi del Genoa, contro cui segnò due triplette nel 2019/2020, 6 dei 12 gol realizzati in totale durante quella stagione
- L'unica annata italiana, tra Parma e Atalanta, in cui ha visto la porta con un po' di frequenza. Lo scorso anno è stato tra i protagonisti dello scudetto vinto dal Trabzonspor in Turchia. In estate è tornato al Copenaghen, dove gli infortuni continuano a tormentarlo. La Danimarca però conta su di lui
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- Ha lasciato l'Udinese solo in estate dopo (quasi) cinque anni da inamovibile titolare sulla fascia destra. Sembra però essere passato più tempo perché la sua ultima presenza risale a più di un anno fa per divergenze con la società sul rinnovo di contratto
- In estate è passato al Trabzonspor a parametro zero
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- La Danimarca è una squadra piena di scommesse fantacalcistiche degli ultimi anni. In estate Damsgaard ha lasciato la Sampdoria per il Brentford, mentre a gennaio è stato Skov Olsen a salutare Bologna per il Bruges
- In rossoblu non è mai riuscito a mostrare i colpi apprezzati sia nella sua Nazionale che in Belgio
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- C'è chi si ritrova al Mondiale dopo aver giocato in Italia, ma non in Serie A. Van Gaal ha deciso di dare fiducia in porta ad Andries Noppert, passato in estate dai Go Ahead Eagles all'Heerenveen
- In Italia lo ricorderanno solo i tifosi del Foggia, per cui ha giocato un anno e mezzo in Serie B mettendo insieme appena 8 presenze. Da riserva in Puglia a riserva in Qatar
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GRZEGORZ KRYCHOWIAK (Polonia)
- In una Nazionale molto "italiana", a fare da termometro in mezzo al campo sarà ancora un giocatore che l'Italia l'ha vista solo da avversario. Krychowiak è stata una delle tante plusvalenze del Siviglia, venduto a peso d'oro al Paris Saint Germain per quasi 30 milioni nel 2016
- Dalla Francia ha poi cambiato cinque squadre in sette anni, senza però che la sua importanza nella Polonia sia mai stata messa in discussione. Ora è all'Al-Shabab, in Arabia Saudita
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- Ci sono giocatori destinati a ricomparire soltanto ogni 4 anni, identificandosi nella propria Nazionale e lasciando che la loro carriera nei club sia invece avvolta dal mistero. Uno di loro è Guillermo Ochoa, portiere titolare del Messico
- Convocato già nel 2006, titolare dal Mondiale 2014, quando si mise in evidenza con altri colleghi "americani" come Keylor Navas e David Ospina, a differenza loro non ha costruito una solida carriera in Europa. Difenderà però ancora i pali della sua Nazionale. Ora è nel Club America
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- Nel 2017 approda alla Roma, ma già a gennaio 2018 prepara le valigie direzione Spagna. L'avventura in Italia di Moreno non è stata memorabile
- Oggi gioca in patria, nel Monterrey, e difenderà ancora il Messico nel suo quarto Mondiale consecutivo
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- I Leoni d'Africa, a cinque anni di distanza dall'ultima volta, tornano a far affidamento su uno dei loro difensori più esperti
- Pilastro difensivo dell'ottimo Torino di Walter Mazzarri, oggi gioca in Grecia nell'Aris Salonicco dopo un'esperienza non indimenticabile in Inghilterra al Watford
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- Parteciperà alla sua prima competizione con il Camerun anche l'ex centrocampista del Genoa. Nonostante la trafila nelle selezioni giovanili della Francia, ha finalmente accettato la corte della federazione africana
- Dopo il biennio nel Grifone (2015-2017), tanti anni al Celtic. Ora è allo Swansea, in Championship
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- Un girovago in Italia. Di proprietà del Torino, i granata non hanno mai puntato su di lui: prestiti ad Avellino, Crotone, Salernitana e Cesena in B, al Bologna e alla Spal (ceduto definitivamente) in A
- Oggi gioca in Francia, nel Rennes
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- Jordan e Andrè saranno ancora in prima fila per far strada con il loro Ghana. Hanno giocato insieme nel Marsiglia e nello Swansea. Ora il primo è ancora in Premier, al Crystal Palace, il secondo è già di casa in Qatar, all'Al-Sadd
- I figli di Abedi Pelè (1 Mondiale il primo, 2 il secondo) sono nel giro della loro Nazionale da oltre 10 anni
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- Per lui vale lo stesso discorso di Ochoa. Nel 2014 segnò gli unici gol segnati dall'Ecuador nel Mondiale in Brasile (tre). Otto anni dopo, da miglior marcatore nella storia della sua Nazionale, proverà a essere ancora protagonista in un girone non impossibile
- Dal 2020 gioca in Turchia, nel Fenerbahce, dopo annate poco fortunate in Premier e un triennio nel Tigres, in Messico