Il ct della Nazionale ha commentato in conferenza stampa il sorteggio che metterà di fronte Italia e Spagna nelle semifinali di Nations League: "Affrontiamo una squadra forte, verticale, che ha in Sergio Ramos l’uomo in più"
Sarà la Spagna ad affrontare l’Italia nelle semifinali della Nations League, mentre Belgio e Francia formano l’altro accoppiamento. Roberto Mancini, commissario tecnico della Nazionale, ha commentato così l’esito del sorteggio. "Sarà una bella sfida, ci sono le quattro migliori nazionali d'Europa quindi ci sarà sicuramente da divertirsi. Ma alla fine... vinceremo noi (ride, ndr). Non ho mai avuto il magone da quando guido questo gruppo, all'inizio è stato difficile perché la situazione era particolare, eravamo tristi e serviva qualcosa di diverso. Siamo riusciti a mettere su una squadra con giovani di prospettiva e giocatori esperti. Era una posizione difficile perché serviva subito una nazionale che non fallisse la qualificazione agli Europei" ha detto il ct in conferenza stampa.
Mancini: "La Spagna è come noi"
Mancini ha parlato delle qualità degli avversari, partendo dal capitano delle Furie Rosse. "Sergio Ramos è da anni uno dei migliori difensori al mondo, è molto tecnico e carismatico, è un giocatore in più per il Real Madrid e la nazionale perché dà quel carattere che occorre. La Spagna è come noi, ha cambiato molto ma ha mantenuto qualche giocatore d'esperienza come Ramos. È una nazionale forte, più verticale: penso che sarà una partita molto bella" ha concluso.
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Ma prima c'è l'Europeo. Mancini: "Spero in uno Olimpico pieno"
Prima dell'impegno contro la Spagna, però, la Nazionale affronterà l'avventura del primo Europeo itinerante, posticipato di un anno a causa del coronavirus, che per gli Azzurri comincerà in casa e dalle sfide del gruppo A con Turchia, Galles e Svizzera. Tre partite che Mancini, come tutti del resto, spera si possano giocare col pubblico: "Io spero che i tifosi possano tornare al più presto negli stadi. Lo sport, il calcio, non è lo stesso senza i tifosi. Al momento non si può prevedere, ma spero che da marzo, o almeno per l'Europeo, potremo giocare in uno stadio pieno, quando avremo tre partite all'Olimpico. La Nations League, a ottobre, con e quattro squadre che vi partecipano sarà di sicuro spettacolare, tanto più con i tifosi". Un Mancini che ha vissuto in prima persona la pandemia: "Nel periodo della mia forzata lontananza dalla squadra ho certo sofferto, anche perché attraverso uno schermo hai una visuale per nulla completa - ha aggiunto il tecnico azzurro riferendosi alla positività al Covid-19 che lo ha costretto alla quarantena - Per fortuna i ragazzi e i colleghi dello staff mi hanno fatto sentire sempre in contatto, parlavo con tutti giornalmente e non avevo dubbi che avrebbero fatto bene con Polonia e Serbia".
Luis Enrique: "Ci sarà tempo per studiare l’Italia"
Anche Luis Enrique ha parlato in conferenza stampa al termine del sorteggio. "L’Italia è in un periodo di rinnovamento, con nuovi giocatori. Non la conosco in profondità ma ci sarà tempo di studiarli e vedere i punti di forza e quelli di debolezza" ha detto il ct spagnolo a proposito degli Azzurri. Ma le nazionali più forti sono quelle dell’altra semifinale: "Il Belgio è la squadra migliore, poi viene la Francia. Sono prime nel ranking per i loro risultati e sono favorite rispetto a noi e l'Italia". Quindi, un pensiero su Maradona: "Come calciatore ha segnato un'epoca e vinto un Mondiale da solo, ci giocai contro quando era al Siviglia. Ora è diventato un mito".