Nations League, Acerbi: "Non abbiamo paura della Spagna. Inter? Ko col City rode"

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Dal ritiro azzurro di Coverciano, il difensore torna sulla finale di Champions: "Perdere non è un fallimento, ma c'è amarezza. Rode non aver alzato il trofeo". Sulla semifinale di Nations League di giovedì contro la Spagna: "Sfida difficile, ma non abbiamo paura"

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"È vero che alla fine conta solo alzare la Coppa, ma è stato un anno importante per il calcio italiano e io mi auguro che non sia un abbaglio bensì un inizio. C’è un po’ di amarezza per la sconfitta col City. Ci hanno detto 'bravi, bravi...', ma se non alzi il trofeo non c'è nulla di scritto, e questo un po' ti rode". Lo ha detto Francesco Acerbi in ritiro con la Nazionale a Coverciano per preparare la semifinale con la Spagna valida per la Nations League in programma giovedì alle ore 20.45 a Enschede. Il fatto che Inter, Roma e Fiorentina abbiano perso le rispettive finali europee, a cui si somma la sconfitta degli azzurri Under 20 nella finale mondiale con l'Uruguay, dispiace ma è proprio da qui che secondo Acerbi occorre ripartire. ''Al di là delle sconfitte, abbiamo acquisito la consapevolezza che ce la possiamo giocare con tutti. E questo vale anche per la Nazionale. È importante avere un gruppo forte, coeso, capace di rialzarsi dopo le batoste. È l'unica strada: se perdi non è un fallimento, fa parte della vita, quel che conta è cercare in futuro di conquistare più vittorie'', ha ammesso il difensore dell'Inter Acerbi. .

Acerbi sul ko col City: "Orgogliosi di quanto fatto, ma c'è grande rammarico"

Acerbi torna poi sulla finale di Istanbul persa contro il Manchester City, nonostante l’ottima prova della sua Inter. "Bisogna essere comunque orgogliosi di quanto fatto, però c'è un po' di amarezza. Anche perché la mia sensazione dal campo era che ci è mancata la consapevolezza che davvero potevamo far male a questo City. Si parlava troppo di quanto era forte la squadra di Guardiola e questo un po' inconsciamente l'abbiamo pagato. Anche il City aveva timore di noi, abbiamo fatto di tutto per far sì che la Champions andasse a Milano. Peccato, c'è grande rammarico". Acerbi che ha commentato così le qualità di Haaland, suo avversario diretto nella finale di Champions: "Erling è il doppio del giocatore che ho affrontato tre anni fa contro il Dortmund. Grandissimo attaccante, ma noi abbiamo fatto un ottimo lavoro di squadra". 

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Acerbi: "Con la Spagna sfida difficile, ma non abbiamo paura"

Dopo il pensiero sulla finale di Champions League persa contro il Manchester City, il difensore dell’Inter – arrivato questa mattina nel ritiro dell’Italia a Coverciano insieme agli altri nerazzurri Darmian, Bastoni, Dimarco e Barella – torna a concentrarsi solo agli impegni con la Nazionale del Ct Mancini. "Il campionato inglese rimane quello più competitivo, però noi abbiamo tanti giocatori forti e tanti talenti che meritano sempre più spazi a conferma che il nostro calcio è tornato su ottimi livelli. Adesso dobbiamo ripartire e dare il massimo in Nazionale, ci aspetta una sfida difficile ma non abbiamo paura della Spagna. C'è rispetto, conosciamo i loro punti di forza, ma noi vogliamo andare in finale e abbiamo tutte le possibilità di riuscirci. Guardare il Mondiale dal divano è stata dura, non possiamo più sbagliare, siamo ancora i campioni d'Europa e ci piacerebbe vincere la Nations League", conclude Acerbi.

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