Belgio, Lukaku: "Spero di ritrovare la passione di giocare per la Nazionale"

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Ha parlato a lungo della sua nazionale nel podcast "Friends of Sport" Lukaku, assente dai convocati di Tedesco per la fase di Nations League appena conclusa. "Spero di ritrovare la passione di giocare per il Belgio", afferma, "Voglio tornare da leader e insegnare ai giovani una mentalità vincente". Ricorda poi i Mondiali 2022: "Ho pianto ogni giorno per settimane. Poi con Tedesco volevo fermarmi". Infine, su Courtois: "La Federazione avrebbe dovuto gestire meglio il caso"

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Rimasto a Napoli per ritrovare la forma durante la pausa per la Nations League, Romelu Lukaku ha parlato della sua nazionale nel podcast di "Friends of Sport", intervista riportata poi da Le Soir. "Spero di poter riscoprire la passione di giocare per il Belgio, che il fuoco mi bruci nuovamente per i Red Devils", afferma, "Il prossimo obiettivo è il Mondiale tra due anni e adesso sembra ancora lontanissimo". Non chiude le porte quindi ad un ritorno con la maglia della nazionale: "Voglio davvero tornare in Nazionale con buone sensazioni e assumere un ruolo di leadership. Ma non puoi aspettarti che io sia felice se non vinciamo. È l'unica cosa che manca a questo gruppo: i giovani hanno già fatto molta strada ma, a livello di mentalità vincente, possono fare molto meglio. Questo è quello che posso insegnargli". 

"Dopo il Mondiale 2022 ho pianto ogni giorno per settimane"

L'attaccante belga è il capocannoniere della nazionale con 85 gol in 119 presenze; non ha segnato però negli ultimi due tornei disputati, il Mondiale 2022 e l'Europeo 2024. In Qatar era infortunato, ma non ha abbandonato i compagni: "Volevo esserci per il mio Paese perché l'allenatore e la squadra avevano bisogno di me". Le occasioni non finalizzate hanno però contribuito all'eliminazione dei Red Devils nella fase a gironi: "È stata la prima volta in 29 anni che il calcio mi ha toccato. Non ho mai pensato alla depressione, ma ho pianto ogni giorno per settimane. Anche in vacanza. Thierry Henry [allora vice di Roberto Martinez, ndr] mi chiamava tre volte al giorno. Mia madre e i miei figli erano a Milano, ma non avevo energie. Avevo bisogno di stare da solo per un po'". Dopo pochi mesi, Domenico Tedesco è il nuovo ct del Belgio: "Quando è arrivato volevo fermarmi", ricorda Lukaku, "Ma mi ha detto che aveva bisogno di me. Così sono andato a casa, ho parlato con la mia famiglia e poi ho deciso di andare. Dopo le partite in Svezia e Germania avevo ancora dei dubbi".

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"La Federazione avrebbe dovuto gestire meglio il caso Courtois"

Della gestione Tedesco colpiscono i numerosi litigi interni legati alla fascia di capitano, che hanno coinvolto il portiere Courtois, nominato vice-capitano con lo stesso Lukaku, dietro a De Bruyne. L'attaccante afferma: "La Federazione avrebbe dovuto gestire meglio la situazione. Nella prima conferenza stampa avrebbe dovuto dire: "Nessuna domanda su Thibaut e sul caso". L’allenatore ha detto quello che aveva da dire, ma la Federazione doveva intervenire. Ora questa faccenda si trascina ancora. In quale altro paese succede questo?".

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