Italia pronta per gli Europei, Gravina: "Percepiamo l'entusiasmo del Paese"

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Il presidente della Figc a margine dell'inaugurazione di Casa Azzurri: "Quando gioca una Nazionale in campo ci va un Paese intero, sarà l'Europeo della speranza. Dobbiamo competere con realtà più attrezzate di noi, però nel calcio tutto è possibile: l'obiettivo è di prendere un volo tutti insieme e andare a Wembley per la finale". E sul futuro del calcio italiano: "Non possiamo più rinviare soluzioni a problemi che tutti conosciamo"

ITALIA, TUTTE LE MAGLIE DELLA NAZIONALE AGLI EUROPEI

"Percepiamo tantissimo entusiasmo, la gente ha voglia di sognare e avvertire questo senso di speranza. Ha bisogno di qualcuno che indichi un orizzonte verso il quale dobbiamo puntare tutti insieme". Il presidente della Figc Gabriele Gravina racconta così ai microfoni di Sky Sport l'atmosfera che sta accompagnando la Nazionale nell'esordio all'Europeo, in programma venerdì alle 21 contro la Turchia a Roma. Lo ha fatto in occasione dell'inaugurazione di Casa Azzurri, la struttura che dal 1998 accompagna l’Italia in occasione dei grandi tornei internazionali. "Quando gioca una Nazionale in campo ci va un Paese intero - la certezza di Gravina - questo i ragazzi allenati da Mancini lo sanno da tempo e continuano a dare questa gioia, questo modo di vivere gli eventi al di là del valore della competizione sportiva. Sono eventi globali, che coinvolgono tutti e mettono tutti nelle condizioni di gioire. Speriamo di farlo il più a lungo possibile".

"Il sogno? Prendere un volo per Wembley"

"Ascoltare l'inno mi emoziona - ammette Gravina - come per tutti gli italiani che vogliono bene a questo Paese. La tensione sportiva aumenta di ora in ora e cominciamo a renderci conto che il momento del calcio d'inizio sta per arrivare. Abbiamo vissuto un momento di grande depressione e il Paese ha voglia di ripartire. Percepire questa gioia e veder sorridere la gente che ruota intorno a questo mondo mi emoziona". Testa poi al campo: "La Nazionale deve continuare a coltivare questo entusiasmo, sapendo che come in tutte le competizioni c'è un solo vincitore. Occorre saper gestire al meglio il nostro percorso, che è fondato su un progetto non molto datato. Dobbiamo continuare a lavorare e sappiamo che abbiamo una squadra competitiva. Dobbiamo competere con realtà più attrezzate di noi, che hanno avviato prima il loro percorso. Però nel calcio tutto è possibile: l'obiettivo è di prendere un volo tutti insieme e andare a Wembley per la finale".

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"Futuro? Fondamentale l'equilibrio ricavi-costi"

L'evento è anche l'occasione per parlare dei temi discussi in Consiglio Federale: "Abbiamo preso coscienza di una necessità - sottolinea Gravina - non possiamo più rinviare la ricerca di soluzioni a problemi che tutti conosciamo. Non possiamo nascondere la polvere sotto il tappeto e dobbiamo iniziare a lavorare in maniera decisa. Abbiamo davanti a noi un periodo in cui il confronto e l'equilibrio tra ricavi e costi sarà uno dei punti principali della politica federale. Ci sono due asset su cui le società dovrebbero puntare: settori giovanili e infrastrutture". L'ispirazione per ripartire è anche nelle immagini di Casa Azzurri, come nella Coppa del Mondo vinta nel 1982: "Rivedere due figure come Enzo Bearzot, con il quale ho avuto il piacere di condividere una mia esperienza nel settore tecnico di Coverciano come vicepresidente quando lui era presidente, e un Presidente della Repubblica come Sandro Pertini, che era un ultras moderato, ci dimostra che il calcio riesce a fare delle cose per cui andrebbe tutelato nel miglior modo possibile".

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"Casa Azzurri racchiude storia del nostro calcio"

Allestita a Roma in una porzione dell’ex deposito Vittoria dell’Atac, Casa Azzurri ospiterà un'area food, un pub, un bar, una sala conferenze e una mostra della Nazionale. Dal 10 al 20 giugno sono in programma ogni giorno dalle 12 a mezzanotte concerti, workshop, spettacoli, mostre e aperitivi: tra i protagonisti anche Negramaro, Alessandra Amoroso, Nek, Virginio ed Ermal Meta. "Un luogo in cui, oltre allo Stadio Olimpico, potremo condividere quelle emozioni che per troppo tempo abbiamo perso - lo definisce Gravina - e delle quali siamo stati privati dalla pandemia. Abbiamo voluto mettere insieme la voglia di ripartire, di sognare dopo tantissimi mesi di blocco delle nostre attività quotidiane e della possibilità di vivere in pieno le competizioni sportive. Vogliamo cominciare a vivere ad occhi aperti quello che può essere un sogno, in un una location che racchiude la storia del nostro calcio, la memoria storica della Nazionale".

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