Intervistato da Sportitalia, l'attaccante della Nazionale si è raccontato a partire dall'assenza dell'Italia al Mondiale: "È molto doloroso, purtroppo mi è capitato due volte. Ma ho molta fiducia nel futuro degli Azzurri". Su Raspadori: "Non è un bomber, ma tecnicamente è più forte di me". Un legame speciale quello con la Lazio: "Finché sto bene in campo, voglio restare qui. Anche dopo se a loro farà piacere…". E sul campionato: "Se il Napoli riesce a tenere quel ritmo ha un vantaggio davvero importante"
"Non è possibile che una squadra che vince l’Europeo, poi non va al Mondiale. Qualcosa è successo sicuramente". Inizia dall’amarezza mondiale l’intervista di Ciro Immobile, chiacchierata con Sportitalia dai diversi temi che coinvolgono l’attaccante della Lazio e della Nazionale. A partire proprio dagli Azzurri: "Col mister avevamo fatto un discorso, sapevamo che potesse succederci qualcosa: dopo una vittoria è facile accontentarsi. Inconsciamente abbiamo sottovalutato il girone, cammino che ci ha messo un po' di fifa. Il ricambio generazionale? C’è stato in parte: Mancini ha bisogno dei vecchi per integrare i nuovi e ha poco tempo per farlo. All'ultima convocazione ho avuto qualche problema fisico, ma sono sempre a disposizione per la maglia azzurra. Tutti siamo sempre a disposizione, ma anche il lavoro per vincere l’Europeo era partito da lontano. La gente si deve fidare di noi come nell’estate di Euro 2021: la nostra Nazionale è una delle più titolate del mondo, non essere al Mondiale è molto doloroso. Io purtroppo ne ho vissute due: probabilmente sarà la macchia della mia carriera. Allo stesso tempo ho molta fiducia in ciò che sarà il futuro, ci sono giovani che possono emergere".
"Raspadori? Più forte di me, ma con meno gol"
A proposito di giovani, Immobile si è soffermato sul suo possibile erede in Nazionale: Giacomo Raspadori. Quale è la sua opinione? "Penso che tecnicamente sia più forte di me, ma con meno gol. Non è un bomber, ma col gioco che fa la Nazionale si è ben integrato per la fame che ha. Allo steso modo ha fatto a Napoli con Osimhen davanti, ha fatto passi in avanti. È un calciatore di grande valore e questo conta molto".
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"Fino a quando starò bene, resto alla Lazio"
Miglior marcatore di sempre dei biancocelesti, dove gioca dal 2016, Ciro ha un legame sempre più speciale con la Lazio: "È tutto incredibile, ancora non riesco a realizzarlo bene. Sento l’affetto della gente, mi sento a casa come la mia famiglia: ormai siamo romani di adozione, anche se il 50% del sangue resta napoletano. Il presidente Lotito? Ho un rapporto che è il massimo con lui e la società, mi hanno sempre aiutato. Ho un contratto di altri tre anni: finché starò bene e riuscirò a dare tutto per questa maglia, voglio restare qui. In questo momento mi concentro soprattutto su quello che sto facendo in campo e quello che posso dare, visto che sono il capitano, a questa società e anche dopo se a loro farà piacere ovviamente".
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"Il Napoli ha un vantaggio importante"
Immobile è stato allenato alla Lazio da Simone Inzaghi e attualmente da Maurizio Sarri: "Non ho mai visto una persona avere più passione per il calcio come il mister. Ha dedicato, dedica e dedicherà la sua vita al calcio. Inzaghi è molto diverso da Sarri, abbiamo un rapporto importante e ancora oggi ci sentiamo". Inevitabile uno sguardo al campionato: "Il Napoli ha un grande vantaggio in questo momento in termini di punti. È difficile dirlo con il Mondiale ora, ma se riesce a tenere quel ritmo ha un vantaggio davvero importante. Noi stiamo lottando con grandi squadre che ci daranno filo da torcere".
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"Del Piero idolo, lo vedo come dirigente alla Juve"
Lo stesso Ciro ha svelato il suo grande idolo da ragazzino: "Alessandro Del Piero è senza dubbio il mio giocatore preferito. Con mio fratello avevamo il poster in camera, ci ha regalato tante gioie. Dirigente alla Juventus? Lo vedrei benissimo. Io stesso ho avuto la fortuna di fare l’esordio in Champions e in Serie A al posto del mio idolo, è davvero il massimo che si può avere".