Italia, Spalletti: "Mondiale? Dobbiamo essere all'altezza. Ultime convocazioni giuste"

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Le parole del ct azzurro a margine della presentazione della mostra "Sfumature di azzurro" alla Farnesina. Spalletti, a 3 giorni dal sorteggio dei gironi per le qualificazioni mondiali, ha parlato delle sue ultime convocazioni, di Zaccagni, Retegui e anche di Edoardo Bove

IL SORTEGGIO DELLE QUALIFICAZIONI AL MONDIALE LIVE

"Tornare in America per il Mondiale? La carica di affetto dei tifosi è uno shock quotidiano, dobbiamo essere all'altezza della missione che ci è stata data". Così il commissario tecnico della Nazionale, Luciano Spalletti, a tre giorni dal sorteggio dei gironi di qualificazione alla prossima rassegna iridata in programma nel 2026 in Canada, Messico e Stati Uniti.  "Il rapporto degli italiani con la bandiera tricolore è lo stesso che vivo io, è qualcosa di forte e intenso - ha aggiunto a margine della presentazione della mostra "Sfumature di azzurro" alla Farnesina -. Quando siamo fuori ci sono tifosi che per ore ci aspettano e per me questo abbraccio diventa qualcosa di importante che mi aiuta a lavorare nel modo migliore".

"Zaccagni ora ha più possibilità"

Spalletti ha parlato anche delle ultime convocazioni in Nations League. "Le scelte fatte sono quelle giuste e rimarranno quelle, sono molto convinto dei calciatori che sono andato a comporre negli ultimi raduni. Quello che ci hanno fatto vedere è importante". E a precisa domanda su Mattia Zaccagni, assente nelle ultime partite degli Azzurri, Spalletti risponde così.  "E' stato un elemento importante anche durante l'Europeo, anche per quello che ha fatto vedere in allenamento. Ora ha una possibilità superiore, perché lo vedo spesso giocare dentro il campo e in un sistema di gioco diventa fondamentale andare a prendere quei giocatori che fanno quel ruolo lì nei club. Nella stagione della Lazio c'è anche lo zampino di Zaccagni".

da sky insider

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"Andrò a trovare Bove"

Una battuta poi su Mateo Retegui, capocannoniere della Serie A. "E' diventato un giocatore completo in area di rigore - ha aggiunto -. Ma deve migliorare quando va in giro per il campo". Chiusura su Edoardo Bove. "Se l'ho sentito? No. L'hanno sentito l'allenatore e i dirigenti dell'Under 21. Lo andrò a trovare, era un po' troppo pressante andare tutti nello stesso momento. Il suo futuro incerto? Non voglio pensarci, perché lui è un ragazzo eccezionale sotto tutti i punti di vista - ha concluso -. Come tanti altri giovani era nel mirino della prima squadra della Nazionale A. Per cui spero completi questo suo percorso e possa tornare di nuovo ad allenarsi". 

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Gravina: "Maglia azzurra è memoria e orgoglio"

Presente all'evento alla Farnesina anche il presidente della Figc, Gabriele Gravina. "Quando i calciatori indossano la maglia azzurra non lo fanno solo per loro stessi, non è un pezzo di stoffa: è memoria, orgoglio e futuro - ha detto il numero uno del calcio italiano -. Il colore azzurro è dominante, unisce e inorgoglisce. La nostra maglia è un'emblema di appartenenza, ogni volta che una delle nostre numerose nazionali scende in campo si rinnova una sorta di rito collettivo, una danza di emozioni che mette insieme milioni di cuori italiani. E lo vediamo soprattutto quando si va all'estero".