
L’anticipo tra Arsenal e Leicester ha inaugurato la nuova stagione di Premier League. Grandissimo equilibrio tra le pretendenti al titolo, alcuni dei migliori maestri di calcio in panchina, le “piccole” che garantiscono sempre sorprese. È la magia del calcio inglese

Con l’anticipo tra Arsenal e Leicester (4-3) è scattata la nuova stagione di Premier League. Tra i mille motivi per cui sarà un campionato da seguire (in esclusiva su Sky) ne abbiamo scelti 10. Il divertimento è assicurato

1. GRANDE EQUILIBRIO. Si riparte dal Chelsea campione, con Conte capace di animare già la contesa con quel “Voglio evitare la stagione di Mourinho: due anni fa la squadra è finita decima” riferendosi alla difficoltà dell’anno post-titolo. In effetti se le troverà tutte contro, più agguerrite che mai, in un campionato che si preannuncia particolarmente equilibrato

2. PEP CON UN ANNO D’ESPERIENZA. Iniziamo dal City: Guardiola ha concluso la sua prima stagione in carriera senza titoli, ma ha lavorato parecchio sulla mentalità, partendo dalle basi. Introdurre il suo tipo di calcio in Premier non era semplice, sapevamo che avrebbe richiesto tempo. Adesso il frutto del suo lavoro potrebbe essere maturo

3. IL SOLITO MOU. C’è chi lo vede invecchiato, meno pungente di un tempo, dunque più noioso. In realtà Mourinho è sempre lo stesso, un motivo di per sé per seguire la Premier League. Vero, il suo United non dà ancora l’idea di una squadra irresistibile, ma guai a sottovalutare i poteri di José

4. LA FORZA DELLA CONTINUITA’. Se le due di Manchester hanno passato un’altra estate a fare aggiustamenti, con acquisti importanti che di fatto cambieranno l’undici di base, il Tottenham si presenterà ai nastri di partenza forte di un sistema oliato da tempo, in cui tutto gira alla perfezione, condizione che ricorda quella del Napoli in Italia. Resistere alla tentazione di cambiare tanto per cambiare è una scelta saggia

5. ESAME PER EX-INTERISTI. Curiosità attorno a due allenatori che l’Inter non ebbe la pazienza di aspettare: Frank de Boer guiderà il Crystal Palace con il desiderio di riscattarsi, mentre Rafa Benitez cercherà di smentire i bookmakers che quotano il suo come il primo esonero della stagione, dopo aver riportato in Premier il Newcastle

6. STORIA ANTICA. A proposito di neopromosse: tornano nella massima serie anche due club storici come Huddersfield Town e Brighton. Il primo lo fa a distanza di 45 anni dall’ultima volta e con una promozione che sa di impresa, con due vittorie conquistate ai rigori contro Sheffield Wednesday e Reading: non dimentichiamo che si tratta del club che per primo vinse tre campionati di fila, quando ad allenarlo era il grande Herbert Champman, a metà degli Anni Venti. Per chi conosce la storia del “maledetto United”, invece, il Brighton fu il club che Brian Clough allenò per qualche mese prima di accettare l’offerta del Leeds. Storica anche la finale di FA Cup raggiunta (e persa contro il Man Utd) dai Seagulls nel 1983

7. SQUADRE INTRIGANTI. Tra le altre squadre ci intriga il West Ham, che ha rivoluzionato il proprio attacco ingaggiando il “Chicharito” Hernandez e Arnautovic, oltre a Joe Hart e Zabaleta che arrivano dal City per rinforzare la difesa. Curiosi di vederli all’opera

8. ROONEY MA NON SOLO. Basterebbe come motivo anche il ritorno a casa di Wayne Rooney, che riabbraccia l’Everton lasciato da ragazzo. I Toffees hanno salutato il bomber Lukaku, ma hanno anche investito parecchio: la notizia dell’ingaggio di Rooney ha fatto passare in secondo piano un colpaccio come quello di Klaassen, prelevato dall’Ajax

9. PIOGGIA DI GOL GARANTITA. Non mancheranno di certo i gol, con dei protagonisti del genere. Abbiamo citato Lukaku, 25 reti nella passata stagione e nuovo “9” dello United a cui si affida Mourinho per buttarla dentro. Curiosi di vedere all’opera Morata, il centravanti scelto da Conte per sostituire Diego Costa. E non dimentichiamo Harry Kane, capocannoniere delle ultime due stagioni, uomo da 75 gol negli ultimi 3 campionati

10. LO SPETTACOLO NELLO SPETTACOLO. Non ci sono parole migliori di quelle di Paolo Di Canio, per spiegare cosa sia la Premier: “È passione, irrequietezza, avventura. È dove il fuoco brucia tutti i tatticismi, dove fino ai tre fischi dell’arbitro la partita non è mai finita, dove sei un campione solo se giochi a muso duro, dove quando scendi in campo sai che non sarai mai solo. Perché qui i cuori dei tifosi si sentono più forte”. Pronti a godervi lo spettacolo?