
Premier League, buon compleanno! 25 anni di grandi artisti del gol
Il 15 agosto del 1992, esattamente 25 anni fa, nasceva la Premier League così come la conosciamo oggi. Dopo le 31 reti segnate nella prima giornata di questa nuova stagione, ripercorriamo un quarto di secolo di calcio inglese ricordando i più grandi artisti del gol

È ripartita la Premier, con 31 gol già alla prima giornata. Vanno a sommarsi ai 25.769 realizzati in precedenza e fanno esattamente 25.800 in 25 anni. Proprio il 15 agosto 1992, infatti, si giocava la prima partita della neonata Premier League: un campionato sempre ricco di gol e spettacolo, di cui ripercorriamo un quarto di secolo di storia attraverso le gesta di 25 grandi attaccanti -
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1. ERIC CANTONA (Manchester United). Colletto alzato e sguardo fiero di chi non ha paura di niente. Francese di nascita, ma giocava esattamente come piace agli inglesi. Spirito combattivo, sempre l’ultimo ad arrendersi, un vero trascinatore per lo United dei primi Anni Novanta, dove arriva nel primo anno della neonata Premier League dopo aver già vinto il titolo con il Leeds. Con i Red Devils 4 campionati vinti, 2 FA Cup e 82 gol in 185 partite -
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2. IAN WRIGHT (Arsenal). Una macchina da gol, 128 con i Gunners, con cui conquista la Coppa delle Coppe nel 1994 (non gioca la finale contro il Parma per un giallo rimediato in semifinale: squalifica e lacrime) e fa il double campionato-coppa nel 1998. “Fuori dal campo Ian era una persona adorabile – disse in un’intervista Andres Limpar, suo ex compagno di squadra all’Arsenal – ma una volta dentro poteva diventare un animale: era come un uomo posseduto alla ricerca del gol” -
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3. ALAN SHEARER (Blackburn, Newcastle). Il miglior marcatore nella storia della Premier, con 260 gol ripartiti tra Blackburn (112 in 4 campionati, di cui uno vinto nel 1994/95) e Newcastle (148 in 10 stagioni) e festeggiati con la sua inconfondibile esultanza: corsetta col braccio alzato e il sorriso stampato in faccia. Classico centravanti d’area di rigore, tra i più forti della storia inglese, fu per 3 anni di fila (‘95-‘96-‘97) il capocannoniere del torneo. Implacabile di testa, difficile da contenere sul piano fisico: un vero mito inglese -
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4. TEDDY SHERINGHAM (Nottingham Forest, Tottenham, Manchester United, Portsmouth, West Ham). Carriera infinita (si è ritirato a 42 anni), ha legato il suo nome principalmente al Tottenham e allo United, con il mitico “treble” realizzato nel 1998-99: campionato, coppa nazionale e Champions, quella del 2-1 in rimonta nei minuti di recupero contro il Bayern. In quell’occasione l’autore dell’1-1 fu proprio lui -
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5. CHRIS SUTTON (Norwich City, Blackburn, Chelsea). Quando nel 1992 nasce la Premier lui è il bomber della rivelazione Norwich, che chiuderà al terzo posto in campionato. Nel 1994 il Blackburn sborsa 5 milioni di sterline (record, ai tempi) per farne il compagno di reparto di Shearer nella squadra che sarà campione d’Inghilterra a fine stagione. Capocannoniere nel 1998, passa al Chelsea l’anno dopo, con la retrocessione del Blackburn. A Londra, però, solo un gol in 28 gare. Si ritroverà al Celtic -
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6. GIANFRANCO ZOLA (Chelsea). La Premier League l’ha inserito tra i 10 migliori stranieri che si siano visti nel campionato inglese; il suo gol di tacco è stato votato come il più bello nella storia del Chelsea. Gli inglesi si sono innamorati subito di lui e dei numeri che tirava fuori dalla sua “Magic box”. Con i Blues, in 7 stagioni, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa europea (1998), due FA Cup, Coppa di Lega e Charity Shield -
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7. DENNIS BERGKAMP (Arsenal). Incompreso in Italia, l’elegante olandese non-volante (aveva paura dell’aereo) mette in mostra tutto il suo genio in Premier League, fino a diventare una leggenda dell’Arsenal: 11 stagioni con i Gunners, 3 campionati e 4 FA Cup in bacheca, nel 1998 è il miglior giocatore del torneo. 120 gol complessivi, con quello contro il Newcastle (un geniale passo di danza con cui supera l’avversario) si è guadagnato l’immortalità -
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8. NICOLAS ANELKA (Arsenal, Liverpool, Man City, Bolton, Chelsea, West Brom). Attaccante completo, molto tecnico, non un mostro di simpatia ma in campo il sorriso serve a ben poco. Contano i fatti: double con l’Arsenal (1997-1998) e con il Chelsea (2009-2010), capocannoniere della Premier nel 2009, a un passo dalla Champions, sempre con i Blues, nel 2008, ma contro lo United ai rigori il suo errore risulta decisivo -
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9. ROBBIE FOWLER (Liverpool, Leeds, Man City, Cardiff, Blackburn). Leggenda del Liverpool, per la Kop era semplicemente “God”, Dio, e un sondaggio tra i tifosi lo piazza al quarto posto tra i migliori Reds della storia. Personaggio spesso discusso dalla stampa inglese e dai tifosi avversari (celebre l’esultanza fingendo di sniffare la linea di fondo del campo, dopo le accuse di aver fatto uso di droga), restano i gol a certificare la grandezza del calciatore: 183 in 369 partite con il Liverpool -
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10. ANDY COLE (Newcastle, Man Utd, Blackburn, Fulham, Man City, Portsmouth, Birmingham City, Sunderland). Tra i migliori realizzatori di sempre, è il terzo marcatore nella storia della Premier dopo Shearer e Rooney, nonché uno dei pochissimi a poter vantare una cinquina realizzata in una partita del campionato inglese. Ha legato il suo nome a quello di Dwight Yorke, compagno di reparto allo United con cui formava i “Calypso Boys” -
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11. DWIGHT YORKE (Aston Villa, Man Utd, Blackburn, Birmingham City, Sunderland). Il “gemello” di Cole nasce a Trinidad e Tobago (è, naturalmente, capitano della sua nazionale) e si afferma presto in Inghilterra. Il suo periodo migliore allo United, quello del “Treble” (1998-1999), stagione in cui è anche capocannoniere della Premier. Poi tante altre esperienze, ma senza raggiungere più quei picchi -
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12. THIERRY HENRY (Arsenal). Bandiera, capitano, idolo, leggenda dell’Arsenal, dove arriva nel 1999 dopo il flop alla Juventus. Cambierà la storia a suon di gol (228 gol in 377 partite con i Gunners): 4 volte capocannoniere della Premier, due Scarpe d’Oro, due campionati e 3 FA Cup sotto la guida di Wenger. Perfino superfluo descriverlo tecnicamente: un fuoriclasse -
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13. RUUD VAN NISTELROOY (Manchester United). Centravanti completo, elegante e potente, arriva allo United l’anno dopo un grave infortunio al ginocchio ma si conferma comunque tra i migliori al mondo. Dopo 5 stagioni con i Red Devils (e 95 gol in 150 partite di campionato, altre 55 reti nelle coppe), rompe con Ferguson e passa al Real Madrid -
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14. MICHAEL OWEN (Liverpool, Newcastle, Man Utd, Stoke City). Attaccante rapido, tecnico, ottimo fiuto del gol. Giovanissimo inizia a incantare con la maglia dei Liverpool, dove resta per 8 stagioni segnando 118 reti in Premier. Nel 2001 fa incetta di trofei: Coppa Uefa, Supercoppa europa, FA Cup, Coppa di Lega, Community Shield e, a livello individuale, ci aggiunge il Pallone d’Oro -
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15. WAYNE ROONEY (Everton, Manchester United). È tornato “di moda” questa estate, con il ritorno all’Everton da libro Cuore; ma la verità è che lui non è mai passato di moda e resterà nella storia con i record che ha scritto e i trofei che ha collezionato. Miglior marcatore della storia dello United: 253 gol, uno su tutti quello in rovesciata nel derby con il City -
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16. DIDIER DROGBA (Chelsea). Un prodigio di potenza e tecnica, tra i calciatori africani più forti della storia e tra i migliori attaccanti del mondo negli ultimi decenni. Con il Chelsea 8 stagioni più una dopo la parentesi tra Cina e Turchia: 4 campionati vinti, 2 volte capocannoniere. Tra le svariate coppe, spicca quella con le orecchie, nel 2012, con il suo timbro -
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17. CRISTIANO RONALDO (Manchester United). Fortemente voluto da Ferguson, che nonostante la giovane età gli affida la pesante casacca numero 7 dei Red Devils, CR si rivela presto un fenomeno vero. Capocannoniere della Premier nel 2008, quando vince anche il suo primo Pallone d’Oro, una pioggia di altri riconoscimenti individuali. In 6 stagioni con lo United, prima del trasferimento-record al Real Madrid, 3 campionati, Champions, Mondiale per club, FA Cup, 2 Coppe di lega, 2 Community Shield -
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18. ROBIN VAN PERSIE (Arsenal, Manchester United). Per diverse stagioni è uno degli attaccanti più forti della Premier, capocannoniere del torneo nel 2012 e nel 2013. In campionato: 96 gol con l’Arsenal (in 8 stagioni), altri 48 con lo United (3 stagioni) -
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19. FERNANDO TORRES (Liverpool, Chelsea). All’apice, uno dei centravanti più forti del mondo: veloce, tecnico, abile nel gioco aereo. Carriera in Premier equamente divisa tra Reds e Blues, con 3 stagioni al Liverpool con grandi numeri (65 gol), passaggio al Chelsea nel gennaio 2011 e altre 3 stagioni a Londra meno prolifiche (20 gol) -
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20. CARLOS TEVEZ (West Ham, Manchester United, Manchester City). Ha conosciuto entrambi i lati di Manchester, vincendo il titolo con le due maglie. Storico quello del 2012 con il City, stagione in cui è protagonista solo a metà per i litigi con Roberto Mancini. L’anno prima era stato capitano e capocannoniere della Premier -
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21. SERGIO AGUERO (Manchester City). Un repertorio calcistico a cui non manca nulla: tiro, dribbling, velocità, senso del gol. Non è un gigante ma ha imparato a giocare da prima punta, al centro dell’attacco, senza per questo rinunciare a partecipare alla manovra. È alla settima stagione al City, con cui ha vinto due campionati. Capocannoniere nel 2015 -
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22. LUIS SUAREZ (Liverpool). Prima di far parte della MSN blaugrana, il Pistolero ha segnato a ripetizione con la maglia del Liverpool, con cui però ha vinto solo una Coppa di lega: 69 gol in 3 stagioni e mezza, l’ultima, quella che convinse il Barcellona a puntare su di lui, da 31 gol in 33 partite. Un cannibale, anche sotto porta -
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23. DIEGO COSTA (Chelsea). Centravanti completo, totalmente a suo agio nel campionato inglese. La polemica con Conte non può cancellare le tre stagioni da punto di riferimento dell’attacco del Chelsea: 52 gol in 3 campionati, da 20 reti l’uno i due chiusi con il titolo -
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24. JAMIE VARDY (Leicester). Il giocatore-operaio che ci ha fatto vivere una favola con il suo Leicester. Nel 2016, anno magico delle Foxes di Ranieri, segnava in ogni modo e contro qualsiasi avversario: a fine campionato fanno 24 gol e il titolo della Premier. Non ha perso il vizio, anche se nella scorsa stagione si è ripreso solo nel finale. Ottimo l’inizio quest’anno, almeno dal punto di vista individuale, con la doppietta all’Arsenal -
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25. HARRY KANE (Tottenham). Capocannoniere delle ultime due stagioni, con 25 e 29 gol. Aggiungeteci i 21 di quella precedente e fanno 75 negli ultimi 3 campionati, una media-gol impressionante. Dicono che, per movenze e modo di interpretare il ruolo, ricordi Teddy Sheringham, l’attaccante a cui lui stesso dice di ispirarsi. Passato e presente della Premier, campionato con un unico filo conduttore: il gol -
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