Mourinho attacca i giovani dello United: "Loro bambini viziati". Poi promette: "A fine anno saremo in Champions"

Premier League

Lo Special One ha dato spettacolo nella conferenza stampa che precede la sfida di campionato contro il Crystal Palace. Prima la promessa: "A fine anno saremo in zona Champions". Poi l’attacco a Shaw, Martial, Rashford e Lingard: "Giovani e con potenziale, ma mancano di maturità"

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Non è stata una sosta del tutto serena per il Manchester United che, prima della pausa dovuta alle nazionali, si è arreso ai cugini del City. Lo ha fatto dopo un momento piuttosto positivo, dove il passo falso in campionato mancava da fine settembre. Ora la classifica dice ottavo posto, a sette lunghezze di svantaggio dal Tottenham quarto. Insomma, la Champions League, al momento, rimane un traguardo lontano. E nella sfida di sabato contro il Crystal Palace la vittoria è l’unico risultato a disposizione. Chi, però, non è minimamente preoccupato è Josè Mourinho. Lo Special One, infatti, nella conferenza della vigilia ha spiegato come la rincorsa europea sia ancora fattibilissima: “Abbiamo un notevole svantaggio, questo è vero – ha spiegato il portoghese - ma so che di qui fino alla fine di dicembre avremo otto partite di Premier League da giocare. Stiamo parlando di 24 punti per noi e per le altre squadre che sono tra le prime quattro. Credo che alla fine dell’anno ci saremo anche noi nelle posizioni che contano".

I quattro “bambini viziati”

Ma la conferenza di Mourinho è presto diventata uno show. E’ successo quando le domande hanno virato sul tema dei giovani presenti nella rosa dei Red Devils: “Qui ci sono giocatori che mancano di maturità – ha sentenziato lo Special One – intendo proprio a livello personale. Prima i giovani erano più uomini, più maturi e preparati alla vita. Quelli di oggi, invece, sono circondati da un mondo diverso, da un ambiente più facile. Da persone che danno loro troppo affetto e troppe scuse, il che rallenta di tanto la maturazione di un ragazzo e li rende dei bambini viziati”. Parole forti, che non ti aspetteresti in una conferenza stampa. Così come non immagineresti che l’allenatore in questione renda di dominio pubblico i nomi di coloro i quali non ritiene ancora maturi: “Shaw per esempio ha un grandissimo potenziale – ha continuato Josè – ma al momento si ferma a quello. Che rimane teorico perché lui non sa come comportarsi. Martial, Lingard e Rashford sono giovani e con grande potenziale, ma alla fine della giornata tutto si riduce a una parola che non posso dire. Diciamo che a loro mancano un po' di carattere e un po' di personalità". Un avvertimento bello e buono, dunque. Chissà che il messaggio non sia già arrivato alle orecchie dei diretti interessati. Con il Crystal Palace avranno giusto qualche pressione in più.