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Sarri-Kepa, il portiere del Chelsea su Instagram: "Scusate per la brutta immagine data"

Premier League

Il portiere del Chelsea ha voluto chiarire attraverso il suo profilo Instagram quanto accaduto nei concitati minuti finali dei supplementari nella finale di Coppa di Lega tra i Blues e il City: "L'allenatore pensava avessi un crampo, ma stavo bene e volevo aiutare la squadra. Una brutta immagine ma è stato solo un malinteso"

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Un episodio che continuerà a far discutere, un atteggiamento, quello tenuto da Kepa, portiere del Chelsea negliultimi minuti dei tempi supplementari della finale di Coppa di Lega inglese che spacca la critica e i tifosi. Lo spagnolo si è rifiutato di uscire quando Sarri aveva deciso di far entrare Caballero. Un comportamento che ha fatto infuriare l'allenatore a pochi minuti dai calci di rigore e che ha fatto il giro del mondo in pochi minuti. Una frattura tra l'allenatore italiano e il portiere apparentemente ricomposta nelle dichiarazioni del dopo gara quando lo stesso Sarri ha spiegato il motivo dell'ipotizzata sostituzione: "Pensavo avesse i crampi e non potesse rimanere in porta, c'è stato un fraintendimento, parlerò con lui".

Inevitabilmente il comportamento di Kepa ha scatenato non solo i tifosi de Chelsea e non ma anche gli opinionisti tv che hanno commentato l'accaduto. I pensieri vanno dall'auspicata sanzione per Kepa all'ipotizzata difficoltà di Sarri di gestire uno spogliatoio così ricco di campioni e personalità forti. I risultati dell'ultimo periodo non di certo aiutano e il futuro di Sarri sulla panchina del Chelsea resta tutt'ora in bilico.

E Kepa? C'è chi lo vorrebbe fuori squadra subito. Ma lui ha voluto chiarire l'episodio pubblicamente attraverso il suo profilo Instagram: "Dispiaciuto e triste per non aver potuto conquistare un titolo, abbiamo lottato contro una grande squadra. Continueremo a lavorare per diventare più forti - si legge - Tuttavia mi piacerebbe chiarire alcuni fatti della partita di oggi: per prima cosa mi dispiace come sia andato il finale dei supplementari, voglio dire che in nessun momento è stata mia intenzione disobbedire all'allenatore o a nessuna delle sue decisioni. Credo che tutto sia stato un fraintendimento dovuto alla pressione e al finale concitato di una partita decisiva. L'allenatore ha pensato che non fossi in condizioni di proseguire e la mia intenzione era di dirgli che invece ero in condizioni di proseguire per aiutare la squadra, mentre il dottore che mi aveva soccorso stava tornando in panchina per recapitargli proprio questo messaggio. Mi dispiace per l'immagine che ci si è fatti sulla situazione perché non era mia intenzione dare questo tipo di immagine. Chiedo scusa"