A pochi giorni dall’inizio della nuova stagione di Premier League, il cantautore inglese, da sempre tifoso del City, racconta il suo rapporto con la squadra, l’amicizia con Guardiola e chi vede come rivali fra gli altri club inglesi
L’ironia, il sarcasmo, la competenza, la ricchezza del linguaggio. Sarebbe difficile racchiudere Noel Gallagher in una parola o in una frase. Così come lui stesso dice della sua squadra, il Manchester City, che tifa da quando è bambino: non si riesce a riassumere quella che è un’esperienza in poche parole.
Perché realizzare l’intervista a Noel Gallagher è stata una vera esperienza, un’emozione, per tutte le persone coinvolte. Non c’era solo l’artista seduto sul divano del Grand Hotel Majestic di Bologna, c’era un tifoso appassionato ed esperto, c’era un uomo che con ironia e un pizzico di sfrontatezza esprimeva il suo giudizio su quella che è una delle competizioni di calcio più belle al mondo, la Premier League.
“We are here to stay”, siamo qua per restare. Questo è il suo pensiero. Il successo degli ultimi anni non è un momento passeggero. Il Manchester City di oggi è molto diverso da quello che andava a vedere da bambino allo stadio. La squadra per molti anni era stata relegata in terza divisione e non aveva certo i giocatori più pagati al mondo. Il City di oggi ha uno stadio nuovo, una nuova proprietà e un allenatore che fa sognare.
“Per anni è stato un disastro anche se ugualmente divertente, ma ora siamo un grande club, vinciamo titoli, abbiamo il miglior allenatore del mondo e la miglior squadra del mondo, non potrei essere più felice”. Poi si sbilancia:"Credo che vinceremo quattro titoli consecutivi, non vedo rivali la prossima stagione".
Nemmeno Guardiola ha rivali e se gli si chiede di Klopp, che pur ha portato il Liverpool sul tetto d’Europa, risponde così: “Guardiola è meglio di Klopp. Klopp è troppo alto, indossa un cappellino da baseball. Pep Guardiola è straordinario, fine del discorso."
La colonna sonora storica dei tifosi del City è Blue Moon, ma negli ultimi anni è sempre più frequente sentire Wonderwall, soprattutto nei momenti di festeggiamento. La canzone è stata cantata anche alla fine della scorsa stagione dai giocatori negli spogliatoi con Noel tra loro. Un momento speciale per tutti.
“Se potessi rivivere un solo momento, vorrei stare negli spogliatoi con i giocatori per sempre, non me ne andrei mai da lì.”
Per anni, da bambino, vedeva i riflettori dello stadio da camera sua e sognava di andare a vedere le partite. Orale telecamere dello stadio si soffermano spesso su di lui. Sogni che diventano realtà e la superano, ma quando è allo stadio torna bambino. In quei momenti non è la rockstar di fama internazionale, ma solo il tifoso.
“La relazione con il club, da quando sono famoso, è incredibile. Pep Guardiola è un mio amico, festeggio con i giocatori nello spogliatoio. Sono momenti in cui mi sento come un bambino".
Un bambino che rivuole al più presto il suo "giocattolo". “La Premier è fantastica. Riempie la vita di tutti quando inizia. E quando finisce è tutto così noioso. Non vedo l’ora che ricominci la prossima stagione".
Lo speciale Rock&Ball, "Noel Gallagher, il mio Man City" in onda da lunedì 5 agosto alle 20 su Sky Sport Football. Stesso canale anche per l'appuntamento del 6 agosto, a mezzanotte. Sempre disponibile su On Demand.