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Otamendi, tatuaggi ispirati alle serie tv: da Vikings a Breaking Bad

Premier League

Il difensore del City ha la passione per i tatuaggi e... non solo. Guarda tante serie tv, al punto che ha deciso di imprimersi sulla pelle quelle che più lo hanno colpito: da Vikings a Breaking Bad, per finire al personaggio principale di Peaky Blinders 

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Trovare un giocatore al giorno d'oggi senza tatuaggi non è semplice. Sono tantissimi, infatti, ormai coloro che hanno scelto di imprimersi sulla pelle un disegno o una parola o una frase. A cambiare tra di loro, però, sono gli stili e le dimensioni. C'è chi sceglie un maori, chi una dedica per una persona a lui cara, chi un motto da perseguire nella vita e chi una data significativa da 'immortalare' per sempre. Alcuni di essi, poi, hanno deciso di andare ben oltre e far diventare il proprio corpo un'opera d'arte vivente. Basti citare, ad esempio, il caso di Ibrahimovic o di Icardi, famosi per i loro maxi tatoo, oppure quello di Nicolas Otamendi. Il difensore del Manchester City rappresenta un caso più unico che raro. Il 31enne, infatti, ha deciso di ispirarsi alle serie tv per 'coprire' gran parte della sua schiena e il risultato di questo lavoro si è potuto vedere nel corso dell'ultima sfida disputata dai Citizens, in Champions contro l'Atalanta. Sul lato sinistro si può ammirare il volto del guerriero Ragnar Lothbrok, personaggio principale di "Vikings" e interpretato dall'attore Travis Fimmel, mentre al centro e sulla parte destra è disegnata - in due versioni differenti - la figura di Walter White, celebre personaggio della serie "Breaking Bad" e interpretato da Bryan Cranston. Sotto il suo volto, infine, è presente anche il tatuaggio di Cillian Murphy, attore che veste i panni del gangster Thomas Shelby in "Peaky Blinders". Quest'ultima, inoltre, racconta la storia vera di un gruppo criminale di Birmingham su cui aleggia una leggenda legata proprio al mondo del calcio. Si dice (ma in pochi credono alla veridicità di questo episodio), infatti, che furono protagonisti del furto della FA Cup vinta dall'Aston Villa nel 1895. "Le persone mi chiedono sempre il significato dei miei tatuaggi - raccontava Otamendi nel 2016 a The Independent -. Ognuno ne ha uno, il primo l'ho fatto a 14 anni. La maggior parte sono personali, ma se vedo un disegno che attira la mia attenzione ci faccio un pensiero. Credo che i tatuaggi contribuiscono a dare l'immagine di un uomo aggressivo sul campo, così come la mia barba. Penso che l'apparenza sia importante, a seconda della tua personalità e di come giochi". Una delle passioni dell'argentino è ormai chiara a tutti. Quale sarà la prossima serie tv a restare impressa per sempre sul corpo di Otamendi?