Mourinho sarcastico su Instagram: "Settimana di grande calcio in sicurezza"

Premier League

Lo Special One su Instagram commenta con sarcasmo le partite delle nazionali e i casi legati ai test Covid che hanno fatto discutere negli ultimi giorni: "Settimana di grande calcio in totale sicurezza". Poi amaro: "Un altro allenamento con soli 6 giocatori..."

Pungente come solo lui sa essere. E adesso che ha “imparato” a dire la sua anche sui social, con il suo profilo Instagram diventato in breve tempo fonte di chicche meravigliose, José Mourinho non si lascia sfuggire un'occasione.

 

Questa volta, bersaglio del suo sarcasmo è la Uefa, con il portoghese che pubblica una sua foto, intento ad allenarsi, commentando i risultati delle partite giocate dalle nazionali negli ultimi giorni. “Fantastica settimana di calcio. Grandi emozioni nelle partite delle nazionali, superbe amichevoli e sicurezza totale. Risultati dei test Covid arrivati dopo che le partite erano state giocate, gente a caso che corre mentre si tengono le sessioni di allenamento delle squadre e molto altro ancora. Dopo un altro allenamento con soli sei giocatori, è il momento di prendermi cura di me stesso”.

Le accuse di Mou

Una bordata, con cui Mou fa riferimento al “caso Vida” (il giocatore della Croazia ci cui è stata resa nota la positività al test all’intervallo di una partita che stava giocando, contro la Turchia) e alla “bolla”, evidentemente “bucata”, del ritiro della Corea del Sud di Son, con la foto circolata sui social in cui si vede un uomo estraneo al gruppo squadra correre a bordopista mentre la nazionale asiatica si allena sul campo.

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"Tornare in Italia? Non credo"

Intanto, l’ex allenatore dell’Inter ha concesso anche una lunga intervista al “Sole24Ore”, tornando anche sui suoi anni in nerazzurro, nel decennale del Triplete: “Il momento migliore? Senza dubbio battere il Barcellona 3 a 1, il 20 aprile 2010. Per i giocatori, per me, per i tifosi, è stato il massimo. Eravamo una squadra di eroi. Abbiamo sudato sangue, ma alla fine abbiamo vinto. L’Inter era la mia casa, la mia famiglia, dieci anni dopo continuiamo a esserlo. L’impresa del “triplete” è stata fantastica e resta indimenticabile. Dopo la finale di Madrid, se fossi tornato a San Siro per festeggiare con giocatori e tifosi non avrei mai lasciato l’Inter. La sera in cui abbiamo vinto la Coppa la decisione era già stata presa: non potevo dire no al Real Madrid per la terza volta. Ma mi guardo indietro con grande serenità e orgoglio”.

 

Poi anche una “rivelazione” sul suo futuro, che deluderà chi continua a sognare un suo ritorno in Italia: “È una sensazione, ma non penso che nel mio futuro ci sia l’Italia. È anche vero che il mondo del calcio è così imprevedibile, e non si può mai dire mai”.

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