Premier League, nuovi casi di Coronavirus nel City, rinviata la partita con l'Everton

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La partita era prevista per questa sera (lunedì 28) alle 21. Il match è stato posticipato a causa dell'aumento di casi di Covid-19 nel Manchester City. Il 25 dicembre erano risultati positivi Walker, Gabriel Jesus e due membri dello staff. L'annuncio della Premier: "Priorità alla salute dei giocatori e dello staff". L'Everton: "Salute al primo posto, ma chiederemo la piena divulgazione di tutte le informazioni che il City ha fornito alla Premier"

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Everton-Manchester City non si giocherà. O meglio, non lunedì 28 dicembre come era previsto dal calendario. La Premier League ha infatti annunciato che la partita è stata rinviata a causa dell'aumento di casi di Coronavirus nel Manchester City. Walker e Gabriel Jesus erano risultati positivi pochi giorni fa (il 25 dicembre), insieme a loro anche due membri dello staff. I due avevano saltato la partita del Boxing Day contro il Newcastle. 

Il comunicato della Premier

Sul proprio sito ufficiale, la Premier League ha annunciato il rinvio del match "a seguito di una riunione del consiglio di amministrazione. Il Manchester City - si legge - ha presentato oggi una richiesta alla Premier League per riorganizzare la partita a seguito di un aumento dei positivi nei test Covid-19 ricevuti dal club questa mattina, in aggiunta ai casi già segnalati il giorno di Natale. Questo aumento ha creato incertezza, e il consiglio di amministrazione della lega ha ricevuto il consiglio medico di rinviare la partita in via precauzione. Domani si svolgeranno ulteriori test. La decisione - prosegue la Premier nella nota - è stata presa dando la priorità alla salute dei giocatori e dello staff. La Premier continua ad avere piena fiducia nei suoi protocolli, nelle regole e nel modo in cui tutti i club le stanno implementando. La lega augura una pronta e sicura guarigione e, a tempo debito, riorganizzerà la partita rinviata contro l'Everton".

L'Everton: "Salute al primo posto, ma…"

Poche ore dopo l'ufficializzazione della decisione, è arrivato anche il comunicato dell'Everton che - ricordiamo - in caso di vittoria nel match che si sarebbe dovuto giocare avrebbe addirittura raggiunto i rivali cittadini del Liverpool al primo posto della classifica (seppur con una partita in più). "L'Everton - si legge nella nota diffusa dal club - si rammarica del rinvio della partita di stasera contro il Manchester City, non solo per i duemila tifosi che sarebbero stati presenti allo stadio, ma anche per quelli di tutto il mondo. I nostri giocatori erano preparati per la partita, così come lo staff e tutti al Goodison Park. Il giorno di una partita è sempre la data più importante segnata sul nostro calendario. E questa sarebbe stata una partita importante. L'Everton metterà sempre la sicurezza pubblica al primo posto, ma chiederemo la piena divulgazione di tutte le informazioni che il Manchester City ha fornito alla Premier League, in modo che al club possa essere chiaro il motivo per cui è stata presa questa decisione".

Il City: "Centro di allenamento chiuso"

Sul fronte opposto - poco dopo l'ufficialità - anche il City aveva diramato un comunicato ufficiale: "Con la sicurezza della bolla compromessa c'era il rischio che il virus potesse diffondersi ulteriormente tra la squadra, lo staff e potenzialmente oltre. Tutti i positivi osserveranno un periodo di autoisolamento in conformità con il protocollo di quarantena della Premier League e del governo britannico. Il campo di allenamento della prima squadra chiuderà per un periodo indeterminato".