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Di Canio Premier Special, ultimo appuntamento con il diario della stagione

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Paolo Di Canio chiude la stagione della sua rubrica con il "Diario di una grande stagione", in onda da questa sera alle ore 20 su Sky Sport Football e disponibile on demand

ABBONAMENTI IN PREMIER, NEOPROMOSSE PIU' CARE DEL CITY

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Dal 3 gennaio 2019 non è cambiato quasi nulla, tra Manchester City e Liverpool. Ed è il tema principale, ma non l’unico, della quarta puntata del Di Canio Premier Special, Diario di una grande stagione, in onda da lunedì 13 giugno alle ore 20 su Sky Sport Football e disponibile on demand

Questione di centimetri

Una grande stagione che però è come se fosse nata quella sera di tre anni e mezzo fa, all’Etihad Stadium di Manchester, partita sensazionale come sempre tra le due grandi rivali con un episodio chiave: John Stones calciò via dalla linea di porta un pallone che lui stesso aveva spedito addosso al portiere Ederson, vedendoselo tornare indietro. Il suo intervento, sullo 0-0, impedì alla palla di entrare per soli 1,1 centimetri, con la respinta che tra l’altro passò tra le gambe di Mohamed Salah che era a mezzo metro, e permise al Manchester City di vincere la partita 2-1 e lanciarsi verso un titolo di Premier League. Un titolo che sarebbe arrivato anche grazie a un’altra questione di centimetri: 2,9, quelli di spazio tra il pallone, entrato, e la linea di porta del Burnley, prima di un’inutile respinta. 4 centimetri a decidere una stagione, e la percezione è che da quella sera di tre anni e mezzo fa la distanza tra Citizens - o Blues - e Reds sia stata di misure minime come queste, anche in stagioni come quella 2019-20 in cui il Liverpool in realtà mise presto la distanza giusta con i rivali, o quella 2020-21, che pure vide la squadra di Jürgen Klopp, massacrata dagli infortuni, perdere a un certo punto anche sette partite in casa consecutive.

La percezione a volte supera la realtà, dunque, ma nell’ultima stagione l’ha sposata: sullo 0-2 in casa contro l’Aston Villa, mentre il Liverpool batteva il Wolverhampton, il City pareva perduto, salvo trovare le energie e le risorse per ribaltare, vincere 3-2 e portarsi a casa l’ennesimo titolo, sesto negli ultimi dieci anni e quarto con Pep Guardiola in panchina.

 

Il diario della stagione appena conclusa, guardando al 5 agosto...

Paolo Di Canio affonda l’analisi sul City e sul Liverpool, finalista in tre coppe e vincitore in due - le meno importanti, quelle nazionali - e ipotizza il loro futuro, considerando che a Manchester è già arrivato Erland Haaland, cioè una tipologia di giocatore che Guardiola non ha, e che voleva da tempo. L’avrebbe avuta l’estate scorsa se fosse arrivato Harry Kane, che invece tra un’incomprensione e l’altra ha portato il Tottenham, sotto l’eccellente guida di Antonio Conte, a un posto in Champions League per il 2022-23, anno in cui tra l’altro Sky inaugurerà un altro triennio di esclusiva sui diritti di Premier League. E allora Tottenham, Chelsea con le sue insicurezze, Manchester United con le sue ambasce, West Ham, Newcastle United e uno sguardo speranzoso al Fulham, che rispetto alla promozione precedente, di cui era stato artefice in panchina l’ex compagno di squadra di Di Canio, Scott Parker, ha maggiore solidità e risorse tattiche. Insomma, un racconto, un diario, un’analisi che non solo fanno riflettere sul 2021-22, ma che non fanno vedere l’ora che arrivi il 5 agosto, quando si aprirà la nuova stagione. Anomala, con i Mondiali in mezzo, ma anche questa sarà una storia da raccontare.

Ultimo appuntamento della stagione per "Di Canio Premier Special"

Appuntamento da non perdere stasera, lunedì 13 giugno, alle ore 20.00 ed a mezzanotte e mezza su Sky Sport Football, alle ore 22.45 su Sky Sport Uno. Disponibile anche on demand.