Dopo il ricorso respinto, Paratici ha deciso di dimettersi con effetto immediato dal suo incarico nel Tottenham per concentrarsi sulla sua posizione giuridica rispetto alle sentenze FIGC e FIFA. È quello che si legge nel comunicato ufficiale pubblicato dagli Spurs sul proprio sito. La squalifica "gli impedisce di adempiere ai suoi doveri di amministratore delegato"
Il Collegio di Garanzia dello Sport ha accolto il ricorso della Juventus per il caso plusvalenze: 15 punti in più in classifica in attesa di un nuovo giudizio. Ma non tutti i ricorsi sono stati accolti: respinti quelli di Agnelli, Paratici, Arrivabene e Cherubini. Accolti quelli di Nedved e degli altri dirigenti coinvolti. E proprio in seguito al mancato esito positivo dal Collegio di Garanzia dello Sport - nel caso di Paratici su un'inibizione temporanea di trenta mesi a svolgere attività in ambito FIGC, con richiesta di estensione in ambito UEFA e FIFA - lo stesso Fabio Paratici ha annunciato le proprie dimissioni con effetto immediato dal suo incarico nel Tottenham, proprio "per concentrarsi sulla sua posizione giuridica rispetto alle sentenze FIGC e FIFA". È quello che si legge nel comunicato ufficiale pubblicato dagli Spurs sul proprio sito. La squalifica "gli impedisce di adempiere ai suoi doveri di amministratore delegato".
Il comunicato
Già a fine marzo la Fifa aveva confermato come le sanzioni comminate dalla giustizia sportiva italiana nei confronti degli ex dirigenti della Juventus fossero estese anche a livello globale. Da lì lo stop a qualsiasi attività anche in Premier. Il presidente del Tottenham Daniel Levy ha detto: "Questo è stato un periodo stressante per Fabio e per la sua famiglia. Fabio è un uomo che vive e respira il calcio, gli auguriamo ogni bene. Abbiamo iniziato diversi mesi fa a ristrutturare le nostre operazioni calcistiche e la scorsa settimana abbiamo annunciato la nomina di Scott Munn come Chief Football Officer a capo di tutti i dipartimenti. Continueremo a rafforzare le nostre funzioni calcistiche nei prossimi mesi".