LA FOTOGALLERY. In campionato i bianconeri non perdono a Milano dal 16 aprile 2010: 2-0 per gli uomini di Mourinho e partita ricordata ancora oggi dai tifosi interisti per il gran gol di Maicon. Ecco cosa fanno oggi lui e gli altri eroi nerazzurri di quella sfida
16 aprile 2010, Inter-Juventus 2-0. Da quella volta, in campionato, i nerazzurri a San Siro non sono più riusciti a battere i rivali di sempre: 3 sconfitte e 3 pareggi. Quella vittoria è ancora nella memoria di tutti i tifosi nerazzurri soprattutto per il gran gol con cui Maicon sbloccò il risultato: dal limite dell'area, controllo con la coscia, sombrero ad Amauri, nuovo controllo e botta al volo all'angolino -
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Sono passati più di 6 anni: era un'Inter diversa, avviata verso il Triplete e con un "undici" che i tifosi nerazzurri mandano a memoria. Vediamo dove sono finiti oggi gli eroi interisti di quella serata -
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JULIO CESAR. Dopo aver lasciato l'Inter nell'estate 2012, ha provato l'avventura in Premier (al Qpr) e in MLS, a Toronto. Poi il Benfica, con cui in due stagioni ha vinto due titoli nazionali e due Coppe di Lega. Da quest'anno non è più il titolare -
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MAICON. Protagonista assoluto di quell'Inter-Juve, scaricato dai nerazzurri insieme a Julio Cesar nel 2012, ha vissuto una stagione difficile al City prima di tornare in Italia, alla Roma. Tre campionati in giallorosso senza mai toccare i livelli del 2010, oggi è svincolato e pare che in estate abbia fatto una telefonata all'Inter per proporsi... -
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LUCIO. Al termine della stagione 2011-2012 la rescissione consensuale del contratto con l'Inter. Una settimana dopo firma con la Juventus. Durerà pochi mesi (appena una presenza in campionato), a dicembre passa al San Paolo con cui dopo un anno fa lo stesso giochetto: rescissione consensuale e firma, poche ore dopo, con il Palmeiras. Poi nel 2015 l'India, al Football Club Goa -
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WALTER SAMUEL. Resta in nerazzurro fino al giugno 2014, poi sceglie il Basilea per il finale di carriera. Due stagioni facendo valere la propria esperienza e infine il ritiro. Oggi è entrato nel giro degli osservatori dell'Inter -
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JAVIER ZANETTI. Bandiera e uomo dei record nerazzurro, ha salutato commosso il suo pubblico, dopo 19 anni di Inter, al termine della stagione 2013-2014: in panchina Mazzarri che gli rese l'addio piuttosto amaro. Maglia numero 4 ritirata, oggi indossa giacca e cravatta: è il vicepresidente dell'Inter -
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THIAGO MOTTA. Venduto nel gennaio 2012 al Psg e, da quel momento, rimpianto a più riprese. Non è un mostro di velocità, ma negli ultimi anni all'Inter è mancato proprio l'uomo in grado di far girare la squadra come faceva lui. Con il club francese, dove gioca tuttora, ha vinto 4 campionati di fila -
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ESTEBAN CAMBIASSO. Ha sbagliato i tempi una sola volta, in carriera: lasciata l'Inter sceglie la Premier e si accasa al Leicester, ma con una stagione "di anticipo". Vive quella terminata con l'incredibile salvezza colta nel finale di campionato, poi passa all'Olympiacos, in Grecia, e le Foxes scrivono la storia -
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GORAN PANDEV. Nell'estate 2011 passa al Napoli, poi una stagione senza fortuna al Galatasaray e il ritorno in Serie A, al Genoa. E' ancora alla ricerca del primo gol in campionato con la maglia rossoblù (nello scorso campionato 15 presenze senza reti) -
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WESLEY SNEIJDER. Il divorzio burrascoso, a colpi di tweet, nel gennaio 2013. Passa al Galatasaray, club in cui gioca tuttora nonostante a più riprese sia stato accostato ad altre squadre, Juventus compresa -
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SAMUEL ETO'O. Nell'estate 2011 non resiste ai milioni dell'Anzhi, che lo copre d'oro per portarlo in Daghestan. Dopo due stagioni, il ritorno in Premier: Chelsea (con Mourinho) e Everton. Torna in A alla Samp, resta 6 mesi e litiga con Ferrero. Dal giugno 2015 è in Turchia, all'Antalyaspor, di cui è stato anche allenatore-giocatore -
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DIEGO MILITO. L'eroe del Triplete nerazzurro lascia l'Inter nell'estate 2014, torna al suo Racing e vince il titolo argentino. Si è ritirato dal calcio nel maggio 2016, segnando su rigore nell'ultima partita disputata -
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JOSE' MOURINHO. Allenatore dell'ultima Inter che ha battuto la Juve a San Siro in campionato era il portoghese. Sulla panchina dei bianconeri c'era Zaccheroni. Circa un mese dopo quella vittoria, lo Special One diventerà l'allenatore del Real Madrid; poi Chelsea e Manchester United -
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DEJAN STANKOVIC. Tre i cambi effettuati da Mou quella sera. Il primo ad entrare fu il serbo, amatissimo dal popolo nerazzurro (meno da quello bianconero, che nel 2008 si era opposto a un suo possibile acquisto). Oggi Stankovic, dopo aver fatto il vice di Stramaccioni all'Udinese ed essere tornato all'Inter da dirigente, è tra i nomi della nuova Uefa -
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MARIO BALOTELLI. Al 55° di quella sfida entrò anche SuperMario: a fine campionato passerà al Manchester City per 28 milioni di euro. Poi Milan, Liverpool, di nuovo Milan in prestito per un declino che ora cerca di arrestare ricominciando dal Nizza, in Francia -
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SULLEY MUNTARI. All'89° l'ingresso del ghanese, alternativa molto apprezzata da Mourinho. Oggi, dopo aver giocato con Sunderland, Milan e Al-Ittihad, è svincolato. Negli anni non ha perso il "vizio" del cartellino -
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