LA FOTOGALLERY. Con la Juve che abbozza una mini-fuga, le inseguitrici fanno il punto su quello che ancora non va. Il Napoli ha difficoltà in trasferta, De Boer incassa troppi gol, a Milan e Roma manca la continuità. Anche la capolista, però, ha i suoi problemi...
La sosta per le nazionali rappresenta l’occasione giusta, per chi sogna di essere l’anti-Juve, per fare il punto su ciò che non va. Il Napoli, caduto nell’ultima giornata a Bergamo, ha confermato ad esempio una certa difficoltà lontano dal San Paolo -
NAPOLI: TRASFERTE NON ALL’ALTEZZA. Gli uomini di Sarri viaggiano a due velocità: imprendibili in casa, lenti fuori. Con la difficoltà a rimontare quando vanno sotto in trasferta: l’ultima volta risale a quasi 4 anni fa. La media dei tiri fatti, che esprime quanto si riesce a concretizzare la mole di gioco, è la conferma finale: 7.67 a partita in casa, 4.25 lontano dal San Paolo -
Come se non bastasse, ecco la tegola dell’infortunio di Milik con la nazionale: rottura del crociato, ne avrà per almeno 4 mesi. Ora per il Napoli c’è il rischi o di veder calare anche i suoi ottimi numeri tra le mura di casa, dove il polacco si era fin qui esaltato (ha segnato tutti i suoi 4 gol in campionato al San Paolo)
INTER: DIFESA ANCORA BALLERINA. Nel caso dei nerazzurri i numeri parlano molto chiaro. Una sola partita chiusa senza subire gol nelle prime 7 giornate di Serie A (non accadeva da 12 anni). Inoltre in 8 gare su 9, tra campionato e coppa, l’Inter è passata in svantaggio (recuperando in 4 casi, 2 vittorie e 2 pareggi) -
IN ATTACCO: C’E’ SOLO ICARDI? De Boer avrà da riflettere anche per quel che riguarda la fase offensiva. Nove i gol fatti in campionato, 6 portano la firma di Icardi, autore anche di 2 assist. Tutto, troppo, ruota attorno all’argentino lì davanti. Se ne è avuta la conferma contro lo Sparta Praga, con la partita riaperta subito dopo il suo ingresso -
ROMA A DUE FACCE. Un’altalena in campionato, dove i giallorossi non hanno ancora infilato due vittorie consecutive. La vittoria sull’Inter ha in parte cancellato il brutto ko contro il Torino, ma alla ripresa c’è il Napoli e confermarsi non sarà semplice. La continuità però, è risaputo, è fondamentale per chi vuole puntare in alto -
E IL CASO TOTTI? Possiamo dirlo definitivamente chiuso? Contro l’Inter è stato seduto in panchina per tutti i 90’, ma alla fine la Roma ha vinto, Dzeko ha convinto e la cosa è passata in secondo piano. È chiaro però che la gestione del simbolo del club da parte di Spalletti non sarà semplice -
IL MILAN E I GOL SUBITI: O NIENTE O TROPPI . La classifica sorride, i numeri ispirano fiducia. Tredici punti nelle prime 7: meglio di Montella, negli ultimi 10 anni, solo Allegri nel 2010/2011 (stagione dello scudetto). Eppure sono ancora troppi i gol presi dai rossoneri, concentrati soprattutto in alcune gare -
Dieci gol subiti, ma anche 3 clean-sheet in 7 gare. Significa che le reti prese si sono concentrate tutte nelle altre 4, con i picchi di Torino (2 subiti, ma anche un rigore parato a Belotti), Napoli (4 subiti), Sassuolo (3). Ecco come il Milan risulta la squadra con la peggior difesa tra quelle della parte alta della classifica -
JUVE, ABBIAMO (DAVVERO) UN PROBLEMA? Forse le troppe scelte. Il problema, se così si può definire, è tutto di Allegri, che dovrà essere bravo a mantenere gli equilibri senza scontentare nessuno, facendo sentire tutti protagonisti (il “vice-Higuain” Mandzukic reduce dai 4 gol segnati nelle due gare con la Croazia, per fare un esempio). L’abbondanza regna soprattutto a centrocampo (Khedira, sostituito a Empoli, non ha gradito; e a breve rientra anche Marchisio), ma state certi che ogni allenatore vorrebbe avere problemi del genere -