
Amarcord da Figurine Panini per un confronto che ha regalato tante emozioni in campo e sul mercato. Cessioni clamorose, prestiti, rinascite e flop. Li rivediamo tutti, "prima e dopo" con le due maglie addosso

Incroci sul campo, incroci di mercato: tanti quelli tra Juventus e Lazio, che nascondono curiose storie di scambi, prestiti, cambi di maglia clamorosi. Figurine Panini alla mano, rivediamo “il prima e il dopo” dei principali “doppi ex” degli ultimi anni (credit: Calciatori Panini) -
Coppa Italia, Juve-Lazio: le foto della vigilia
Padrone assoluto della fascia destra nei 5 anni in bianconero culminati con altrettanti scudetti, in questa stagione Lichtsteiner è stato accantonato in qualche occasione, salvo riscoprirne immediatamente il ruolo fondamentale. A portarlo in Italia era stata la Lazio: 3 stagioni (2008-2011) con rendimento altissimo (credit: Calciatori Panini)
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Eccone un altro che ci sarà, anche se in tribuna. Pavel Nedved ha legato il suo nome ai colori bianconeri con 8 stagioni da giocatore e l’attuale carica di vice-presidente. Ci accorgemmo di lui a Euro ’96, la Lazio lo acquistò e scoprimmo un centrocampista moderno, dinamico, dal gol facile: nel 2001, dopo 5 anni in biancoceleste, il passaggio alla Juve per 70 miliardi di lire (credit: Calciatori Panini)
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Laziale dentro, cresce nelle giovanili del club biancoceleste, con cui fa anche il suo esordio in A nel 1988. A 20 anni il gol decisivo nel derby, poi, nel 1990, il passaggio alla Juventus e 3 stagioni tribolate, partendo spesso dalla panchina. Torna “a casa” maturato, nel 2004, dopo le esperienze in Inghilterra e Scozia: altre due stagioni alla Lazio, un altro gol nel derby (credit: Calciatori Panini)
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Tantissimi i "9" passati da un club all’altro. Iniziamo la rassegna con Casiraghi: arriva alla Juve nella stagione 1989/90 e fa il suo esordio in A grazie a Zoff. Due Coppe Uefa, una Coppa Italia e 37 gol nelle 4 stagioni in bianconero, durante le quali conquista anche una maglia Azzurra. Nel 1993 passa alla Lazio dove ritrova Zoff: 56 gol in 5 anni e una Coppa Italia prima di approdare al Chelsea (credit: Calciatori Panini)
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Non esattamente un goleador, ma che giocatore. Boksic arriva alla Lazio nel 1993: 4 gol alla prima stagione (Signori capocannoniere), 9 nella successiva con in panchina Zeman, 4 nella terza (e di nuovo aiuta Signori a vincere la classifica marcatori). Passa alla Juve ma delude: appena 3 reti in un campionato concluso comunque con lo scudetto, altre 4 in Champions (persa in finale con il Borussia Dortmund). Torna alla Lazio e si prende grandi soddisfazioni anche in maglia biancoceleste: scudetto (nel 2000), Coppa delle Coppe, due Coppe Italia, Supercoppa europea e italiana (credit: Calciatori Panini)
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Un altro che ha dato il meglio di sé alla Lazio, senza ripetersi in bianconero, è il “Matador” Salas. Protagonista dello scudetto del 2000, 48 gol in 3 stagioni nella capitale. Nel 2001 la Juventus lo paga 25 miliardi di lire più il cartellino di Kovacevic, ma gli infortuni lo frenano nel corso di due stagioni deludenti (in totale appena 18 presenze e 2 gol in campionato) chiuse con la vittoria di altrettanti scudetti meno “sentiti” (credit: Calciatori Panini)
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Ed eccolo, il "cartellino" che contribuì a portare Salas in bianconero. Centravanti serbo potente, nella Juve di Del Piero e Inzaghi (1999-2001) è la terza scelta, ma negli spazi che si ritaglia si mette comunque in mostra con 11 reti in due stagioni da comprimario. Nella Lazio (2001-2002) si intristisce: gioca ancora meno e non segna mai (credit: Calciatori Panini)
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Nella rassegna dei centravanti "doppi ex" non poteva mancare Vieri, giramondo che ha dedicato una stagione a ciascuna delle due squadre, con in mezzo l’esperienza all’Atletico Madrid. La Juve lo prende dall’Atalanta nel 1996 e lo rivende ai Colchoneros per 34 miliardi di lire. In Spagna è super (capocannoniere con 24 gol in 24 partite) e allora Cragnotti lo riporta in Italia pagandolo 55 miliardi. Ancora un’annata eccezionale (Coppa delle Coppe e Supercoppa italiana) e il prezzo si alza: a fine anno l’Inter lo paga 90 miliardi (credit: Calciatori Panini)
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L’ultimo degli attaccanti a vestire entrambe le maglie è stato Matri, juventino dal 2011 al 2013 e poi di nuovo da gennaio a giugno 2015 (in tutto festeggia 3 scudetti), laziale nella stagione 2015-2016 (4 gol in campionato) (credit: Calciatori Panini)
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Pochi lo ricorderanno in bianconero, ma è proprio con quella maglia che Candreva ha trovato il suo primo gol in A dopo le esperienze con Udinese e Livorno. Alla Juve resta solo da gennaio a giugno 2010, poi Parma, Cesena e dal gennaio 2012 la Lazio, dove diventa davvero grande (192 presenze e 45 gol) (credit: Calciatori Panini)
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Centrocampista di rottura, Giannichedda si mette in evidenza all’Udinese, passa alla Lazio nel 2001 e dopo 4 stagioni va alla Juventus. In bianconero altri due campionati (uno in B), ma senza trovare grande spazio (credit: Calciatori Panini)
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Doppio ex con alle spalle stagioni importanti in entrambi i club. Peruzzi difende la porta della Juventus dal 1991 al 1999, vincendo tutto e diventando tra i più forti al mondo. Parentesi di una stagione all’Inter e nuova grande avventura in biancoceleste: 7 stagioni ad alti livelli vincendo una Coppa Italia e una Supercoppa italiana (credit: Calciatori Panini)
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Bisogna andare più indietro negli anni per ripescare Michael Laudrup, acquistato dalla Juventus nell’estate 1983 e immediatamente girato in prestito biennale alla Lazio, dato che i posti per gli stranieri erano già occupati da Boniek e Platini. Dopo due anni (il secondo chiuso con la retrocessione della Lazio), Boniek passa alla Roma e in bianconero si libera il posto: resta alla Juve dall’85 all’89, punto fermo della squadra nelle prime stagioni e decisivo nella finale di Intercontinentale dell’85 (credit: Calciatori Panini)
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Ancora un passaggio diretto negli Anni Ottanta. Dopo un decennio alla Lazio (1975-1985), Manfredonia passa alla Juventus e in due stagioni vince l’Intercontinentale e lo scudetto (credit: Calciatori Panini)
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