Dalle battute alle battaglie in campo. Da ieri a oggi, passando per il 5 maggio, Calciopoli e il Triplete vinto o solo sognato. Senza dimenticare il mercato, fatto di scambi clamorosi e rifiuti decisi spesso a furor di tifo. Ecco cos’è il Derby d’Italia
Antagonisti in campo e fuori. Sfottò e battute sagaci. Lotte in area di rigore e in tribunale. E poi c'è il mercato: tra passaggi clamorosi e operazioni negate. Juventus-Inter, il derby d'Italia, è tutto questo e tanto altro ancora. Una contrapposizione storica, che qui abbiamo riassunto e rappresentato in 10 punti –
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1) TRADIZIONE VS NOVITA'. Da una parte la Juventus, da sempre in mano ad una sola famiglia; dall'altra l'Inter, passata da Massimo Moratti, figlio di Angelo, all'indonesiano Erick Thohir e poi al gruppo cinese Suning. Una delle evoluzioni del Derby d'Italia è anche questa: la continuità contro l'innovazione -
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2) RIVALITA' IN CAMPO. E poi, certo, c'è il calcio giocato. Da sempre Juve e Inter è lo scontro tra grandi. Una volta era Platini contro Rummenigge. Poi Del Piero contro Ronaldo. Oggi è Higuain da una parte, Icardi dall'altra. Finora 30 gol in due, 15 a testa. In palio allo Stadium c'è anche la vetta della classifica cannonieri -
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3) RONALDO, IULIANO E IL (NON) RIGORE. Flashback. Ad alimentare la saga della rivalità tra Juve e Inter c'è l'ormai famosissimo scontro tra il difensore bianconero e il Fenomeno. Era un Derby d'Italia della stagione 1997-1998, si giocava al Delle Alpi di Torino. L'arbitro Piero Ceccarini, dopo il contatto nell'area bianconera, non diede il penalty. Polemiche a non finire. Che arrivano fino ai giorni d'oggi -
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4) IL 5 MAGGIO 2002. Ciò che per gli juventini e l'apoteosi, per gli interisti è il dramma. Lo scudetto della stagione 2001-2002 è ricordato da tutte e due le tifoserie. Il titolo fu deciso nell'ultima, rocambolesca giornata. L'Inter, in testa alla classifica, perse contro la Lazio a Roma. La Juve vinse a Udine, sorpassò i rivali storici e si cucì addosso il titolo. L'emblema di quel pomeriggio sono le lacrime di Ronaldo. Il Derby d'Italia si alimentò di un nuovo capitolo -
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5) CALCIOPOLI. Fine stagione 2005-2006. Scoppia lo scandalo che coinvolge, tra le altre, la Juve. I bianconeri vengono retrocessi in Serie B e all'Inter viene assegnato d'ufficio il titolo appena conquistato dai ragazzi di Fabio Capello. Le polemiche durano ancora adesso, quando sono passati quasi 11 anni -
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Prima e durante Calciopoli, la rivalità dialettica tra Juve e Inter è stata rappresentata dagli scontri tra l'allora numero uno nerazzurro, Massimo Moratti, e l'ex dirigente bianconero, Luciano Moggi. Qui una stretta di mano tra i due in un'aula di tribunale -
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6) 30 SUL CAMPO. Dopo la vittoria dello scudetto nella stagione 2011-2012, la Juve volle sulle maglie questa scritta: un chiaro riferimento al titolo della stagione 2005-2006, conquistato dai bianconeri, ma assegnato all'Inter -
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7) LE BATTUTE: PRISCO VS AGNELLI. Andando ancora indietro nel tempo, troviamo che la rivalità tra Inter e Juve è stata spesso alimentata dalle genuine stilettate di Peppino Prisco, storico dirigente nerazzurro, e Gianni Agnelli. Prisco: "La Juventus purtroppo è una malattia che la gente si trascina dall'infanzia". Agnelli, quando Ernesto Pellegrini comprò l'Inter: "Ormai in Italia non c’è più ritegno se anche il mio cuoco può comprare una squadra di calcio" -
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8) IL MERCATO. I passaggi tra Inter e Juve e viceversa sono, ovviamente, parte della ultra decennale saga del Derby d'Italia. Ecco qualche esempio. Stagione 2004-2005. I bianconeri prendono Fabio Cannavaro dai nerazzurri, dando in cambio soldi e il secondo portiere Fabian Carini. Un'operazione impari, che è spesso citata a mo' di sfottò tra le tifoserie -
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Estate di Calciopoli. La Juve va in Serie B e l'Inter fa shopping a Vinovo. A Milano arriva Zlatan Ibrahimovic, un idolo dei tifosi bianconeri. Sacrilegio -
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Sempre dopo Calciopoli, l'Inter prende dalla Juve il centrocampista Patrick Vieira. I tifosi della Juve non la presero bene. Perché rinforzare proprio l'Inter, la "nemica" di sempre?, si chiesero in tanti -
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9) IL (NON) MERCATO. Dopo Calciopoli, gli scambi tra Juve e Inter hanno sempre avuto difficoltà a concretizzarsi. Anche questo è il Derby d'Italia. Un esempio? Dejan Stankovic. Estate 2008. Il serbo sembrava non rientrare più nei piani nerazzurri. I dirigenti bianconeri provano a prenderlo, ma vengono bloccati dalle proteste dei tifosi, che non gradivano il centrocampista perché bandiera interista -
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Nedved all'Inter? C'è mancato poco. Mourinho lo voleva nell'estate 2009. Il ceco rifiutò e si ritirò. "Mou sapeva che ero terribilmente attratto dalla Champions League, perché non l'avevo mai vinta. Ma non poteva funzionare, c'era troppa incompatibilità. Avesse allenato qualunque altra squadra del mondo avrei accettato, ma all'Inter proprio no", ha detto di recente il vice-presidente bianconero -
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Ciò che è accaduto con Stankovic nel 2008, si ripete con Vucinic e Guarin. Gennaio 2014. Bianconeri e nerazzurri sono pronti a fare lo scambio. Poi tutto si ferma, complici anche le proteste dei tifosi interisti, che non vogliono in alcun modo render più forte la storica rivale -
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Seppur senza grossi clamori, un mancato passaggio tra Juve e Inter lo ha vissuto anche Stephan Lichtsteiner. Nei mesi scorsi lo svizzero sembrava vicino ai nerazzurri. Ma la dirigenza juventina bloccò tutto. All'Inter no. Ora il laterale, in scadenza a giugno 2017, ha rinnovato e resterà a Vinovo fino al 2018 -
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10) SFOTTO'. Che rivalità sarebbe senza l'ironia? Cominciamo dai nerazzurri. Il Triplete è il fiore all'occhiello degli interisti e il sogno dei bianconeri. Sogno, appunto. Come ricorda questa coreografia della Curva Nord di San Siro prima del Derby d'Italia del 2015 -
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Stagione 2012-2013, la Juve vince lo scudetto e Gianluigi Buffon, durante la tradizionale sfilata sul bus scoperto per le strade di Torino, invogliato da alcuni tifosi, alza orgoglioso e divertito uno striscione che recita: "5 maggio godo ancora", chiaro riferimento al titolo strappato all'Inter il 5 maggio del 2002. Si festeggia, ma il tempo di canzonare i rivali storici lo si trova sempre -
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Ironia e sfottò, negli ultimi anni, non hanno coinvolto e fatto sbizzarrire solo i tifosi. Questo il post Facebook di Andrea Agnelli quando l'Inter è stata acquisita dall'indonesiano Erick Thohir. Il presidente della Juve ha scritto Giacartone in riferimento allo scudetto della stagione 2005-2006 assegnato ai nerazzurri. Per i bianconeri quello è sempre stato uno "scudetto di cartone" -
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Quando l'Inter, il 22 maggio 2010, ha vinto la Champions a Madrid, Marco Materazzi ha fatto il giro di campo con la coppa indossando una maglietta anti-Juve. La t-shirt recitava: "Volete anche questa?". Il riferimento è allo scudetto 2005-2006, vinto dalla Juve ma assegnato all'Inter e oggetto di una querelle giudiziaria. Si vince e si festeggia, ma sempre lì si torna. Al derby d'Italia. Alla Juve e all'Inter. E alla loro rivalità: acerrima, infinita -
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