
Meteore o bidoni, sono transitati dalla Serie A senza lasciare alcun segno. Nel nostro viaggio alla loro riscoperta cerchiamo di rievocarne gesta (poche) e gol (ancora meno). E in questa nuova puntata riparte la sfida: quanti ne sapete riconoscere?

Il viaggio tra flop e meteore prosegue. Ecco una nuova “infornata”, la sfida è sempre la stessa: quanti ne ricordate? Nella combo di apertura subito un primo test a tre livelli: facile, medio, difficile. Per scoprire chi sono non vi resta che scorrere tra i nomi che seguono -
I flop della Serie A: tutte le puntate
GUSTAVO BARTELT. Lo chiamano “Il Bello”, lo accostano a Caniggia, lo preferiscono… a Trezeguet. La “colpa” fu di Zeman, che lo volle alla Roma nel 1998 preferendolo proprio al francese e pagandolo 13 miliardi al Lanus. Con la ‘9’ sulle spalle colleziona 12 presenze in campionato senza reti (una sola in Coppa Italia); l’anno dopo in panchina c’è Capello, che a gennaio gli indica la porta. Vola in Premier, all’Aston Villa, ma anche lì non gioca mai e così tenta con la Liga: un gol nel Rayo e ritorno in Argentina (foto da internet) -
I flop della Serie A: tutte le puntate
ALI SAMEREH. Uno dei tanti colpi ad effetto di Gaucci, che nell’estate del 2001 si assicura “l’Inzaghi persiano” grazie all'intermediazione di un commerciante di tappeti, facendone il primo iraniano a giocare in A. Dopo 6 presenze (senza reti, ovviamente) tutti si accorgono del bluff e il riscatto non viene mai esercitato. E l’Inzaghi persiano torna a far gol in Patria -
I flop della Serie A: tutte le puntate
CIRIACO SFORZA. A renderlo famoso è soprattutto una battuta nel film “Tre uomini e una gamba”, in cui Aldo compra la sua maglia solo perché “quella di Ronaldo era finita”. L’Inter di Hodgson lo preleva per 5 miliardi dal Bayern; al termine della sua unica anonima stagione in A tornerà in Bundesliga, vincendo tutto con Kaiserslautern e Bayern -
I flop della Serie A: tutte le puntate
ALBERTO ZAPATER. Gol al debutto, su punizione, contro la Roma. I tifosi sono certi che sia il colpaccio dell’estate 2009, ma lentamente il Genoa si accorge di poter fare a meno di lui… fino a quando non lo scambia con Miguel Veloso, cedendolo allo Sporting Lisbona. Poi 5 stagioni in Russia, alla Lokomotiv Mosca, prima del ritorno al Real Saragozza, da cui i rossoblu l’avevano prelevato -
I flop della Serie A: tutte le puntate
HIROSHI NANAMI. Scoppiata la “moda” Nakata, Zamparini spera di scovare un nuovo fenomeno giapponese quando nell'estate del 1999 lo affida a Spalletti, all’epoca allenatore del Venezia. Famoso per i suoi assist, in una stagione intera ne collezione pochissimi, oltre a un solo gol, e alla fine è retrocessione. Ha chiuso la sua carriera nel 2008 allo Jubilo Iwata, club di seconda serie giapponese di cui è diventato l'allenatore -
I flop della Serie A: tutte le puntate
PABLO GARCIA. Il Milan fiuta l’affare nell’estate 2000 dopo averlo visto all’opera con la nazionale uruguaiana e con la squadra B dell'Atletico Madrid (nessuna presenza con la prima squadra): 5 gettoni in rossonero e prestito al Venezia, dove non va meglio. Torna in Spagna, fa tre stagioni all’Osasuna e poi lo chiama addirittura il Real Madrid -
I flop della Serie A: tutte le puntate
JOCELYN BLANCHARD. Rivelazione del Metz, la Juve nel 1998 non se lo fa sfuggire, sognando il nuovo Deschamps. Resterà un sogno, appunto. Con i bianconeri una ventina di presenze tra campionato e coppe, senza mai spiccare. A fine anno il ritorno in patria, al Lens, ma è con l’Austria Vienna che vincerà titoli e coppe nazionali -
I flop della Serie A: tutte le puntate
DANIEL BRAVO. Nell’estate 1996 approdano al Parma i due francesi nella foto. Uno resterà in Serie A per 10 stagioni, sempre ad altissimo livello, l’altro sparirà dopo un anonimo campionato. Eppure, tra i due, era Bravo e non Thuram, quello che Ancelotti aveva voluto a tutti i costi. “Il piccolo Principe” tornerà in Francia, di lui i tifosi ricorderanno soprattutto l’incantevole moglie, diventata presto celebre grazie a diverse apparizioni in tv -
I flop della Serie A: tutte le puntate
ERIK HUSEKLEPP. Colpo di gennaio di un Bari (stagione 2010-2011) che sta scivolando verso la Serie B e spera di aggrapparsi ai suoi gol per salvarsi. Nonostante la benedizione del Ct della nazionale norvegese, però, segna appena 2 reti e il Bari retrocede. Lui, invece, passa al Portsmouth (e poi al Birmingham), dove sperimenta la “B”, ma quella inglese -
I flop della Serie A: tutte le puntate
AMARAL. Lo vuole Ancelotti, che lo porta al Parma dopo averlo visto in azione alle Olimpiadi con il Brasile. Quella che arriva in Italia, però, è la controfigura e la sua prima stagione in A termina con appena 4 presenze. Ci riprova nel 2000, alla Fiorentina, ma stavolta è la sfortuna ad accanirsi: infortunio alla prima amichevole, inizia a giocare con continuità in quella che sarà la stagione del fallimento del club viola -
I flop della Serie A: tutte le puntate
MORTEN BISGAARD. L’Udinese sempre a caccia di colpacci lo porta in Italia nel 1998, lui rimane in bianconero per tre stagioni ma non lascia mai il segno. Così fa ritorno in Danimarca, dove veste la maglia del Copenaghen per poi chiudere la carriera nell’Odense -
I flop della Serie A: tutte le puntate
JORGE CADETE. Stella dello Sporting Lisbona, approda al Brescia nel gennaio 1995, voluto da Lucescu che vede in lui l’uomo capace di garantire la salvezza. Non sarà così (un solo gol in 13 presenze), con il celebre striscione esposto dai tifosi del Parma, "Cadete in B", a sottolineare beffardamente il destino che attende il Brescia e il suo “asso” -
I flop della Serie A: tutte le puntate
CESAR PRATES. In un Livorno che nel 2005/2006 chiude addirittura al sesto posto, è tra le pochissime note stonate, nonostante venisse da esperienze importanti (e positive) con Sporting Lisbona o Galatasaray. Passa al Chievo, ma anche lì le sue doti di laterale capace di coprire tutta la fascia non emergono e allora non gli resta che tornare in Brasile -
I flop della Serie A: tutte le puntate
NICOLAE DICA. Il suo ex tecnico Walter Zenga, che l’ha già allenato in Romania, conta sulla sua esperienza a livello continentale quando lo porta al Catania nel 2008. Risultato: 3 presenze e l’addio a fine stagione, con il trasferimento in Grecia -
I flop della Serie A: tutte le puntate
BRUNO FORNAROLI. Arriva alla Sampdoria dal Nacional, per 3 milioni di euro… per ben due volte. La prima nel 2008: pochissime presenze e un solo gol (annullato!) nel derby. La seconda nel 2011: 11 presenze e ancora zero gol. Da lì un pellegrinaggio che lo porta in Grecia, Uruguay, Australia -
I flop della Serie A: tutte le puntate
THEOFANIS KATERGIANNAKIS. Arriva al Cagliari nell’estate 2004, da campione d’Europa con la sua Grecia. Tra i pali, però, Arrigoni gli preferisce Iezzo e dopo 15 presenze si trasferisce al Siviglia: qui non giocherà nemmeno una partita, tornerà in Grecia e chiuderà la carriera tra Iraklis e Kavala -
I flop della Serie A: tutte le puntate
CHRISTIAN KELLER. Centrocampista danese, nel giugno 2005 firma con il Torino neopromosso in A, ma si ritrova in una società fallita poco dopo e dunque non indosserà mai la maglia granata. Rimasto svincolato, viene ingaggiato dalla Lazio: 7 presenze in un anno. Di certo non ha conservato un gran ricordo dell’Italia, ma la cosa è reciproca -
I flop della Serie A: tutte le puntate
CARLOS MARINELLI. Con Maradona come idolo, arriva al Torino nel gennaio del 2003 accompagnato da aspettative altissime, deluse nell’arco di appena 7 presenze, nonostante in campo non faccia mai mancare grinta e voglia. Poi Middlesbrough, Boca Juniors e Racing, prima di riprovarci, nuovamente al Toro. Ed è nuovamente flop, con un solo gol nella stagione in Serie B -
I flop della Serie A: tutte le puntate
DEJAN PETKOVIC. Stella Rossa e Real Madrid nel curriculum, quando nell'estate del 1999 il Venezia lo porta in Italia. Dopo mezza stagione (un gol e 13 presenze) è già ora di rifare le valigie: Brasile (dove vince con Flamengo e Vasco da Gama), Cina, Arabia Saudita -
I flop della Serie A: tutte le puntate