10 maggio 1987, Napoli Campione: il 1° scudetto!

La squadra che regalerà la gioia più bella a Napoli. Allenatore di quella compagine era il bresciano Ottavio Bianchi. Ma vediamola nel dettaglio, figurina per figurina... -

CLAUDIO GARELLA. Il portiere torinese, che aveva già conquistato uno scudetto nel 1985 a Verona, era celebre per le sue parate con i piedi. Disputò 29 partite (su 30, il campionato era a 16 squadre) subendo 20 reti -

GIUSEPPE BRUSCOLOTTI. Terzino destro e capitano storico degli azzurri, cedette la fascia a Maradona in cambio di una promessa solenne: vincere lo scudetto. E fu accontentato... Per "Pale 'e fierro" - com'era soprannominato - 25 presenze e nessun gol -

MORENO FERRARIO. Un altro dei pilastri di quel Napoli, il centrale milanese giocò 29 gare segnando una rete importantissima a Torino con la Juventus il 3 novembre del 1986, rispondendo al gol di Michael Laudrup e dando il via al successo degli azzurri al Comunale che lanciò il Napoli verso il titolo -

ALESSANDRO RENICA. Il libero di quella squadra, giovane talento e dotato di un grande mancino. Anche per lui 29 gettoni con un gol alla Juve nel successo per 2-1 al ritorno -

GIUSEPPE VOLPECINA. Il terzino sinistro chiuse la gara al Comunale con i bianconeri siglando la bellissima rete del 3-1. Per lui 25 presenze (15 da titolare) e un altro gol, nel 2-2 casalingo con l'Atalanta del 19 ottobre '86 -

FRANCESCO ROMANO. Il centrocampista sarà uno degli uomini chiave dello scudetto. Acquistato dalla Triestina nel mercato di riparazione (ai tempi era a ottobre) si rivelerà una pedina fondamentale. Con 24 presenze e un gol alla Juve anche per lui (al ritorno) più un altro nel 3-0 all'Ascoli dell'11 gennaio al San Paolo -

SALVATORE BAGNI. Il cuore di quella squadra. Il centrocampista di Correggio - ancora oggi tra i migliori amici di Maradona - disputerà 28 partite con 4 reti -

FERNANDO DE NAPOLI. Cuore e polmoni. Instancabile, il centrocampista avellinese sarà lo "scudiero" di Maradona, grande recuperatore di palloni e fondamentale nelle ripartenze della squadra. Per il nazionale 28 presenze e 2 reti, entrambe all'Udinese, sia all'andata (1-1) che al ritorno in Friuli (3-0) -

DIEGO ARMANDO MARADONA. Ci tiene sempre a sottolineare che quello scudetto non lo vinse da solo. Torna a Napoli da campione del mondo e gioca 29 gare, condite da 10 reti. Il resto è leggenda -

BRUNO GIORDANO. Richiesto espressamente da Maradona, l'ex centravanti della Lazio segna soltanto 5 reti (su 25 partite), ma è perfetta la sua sintonia con Diego. Porta in vantaggio gli azzurri in casa della Juve per quello che è considerato il vero gol-scudetto -

ANDREA CARNEVALE. Ma non ditelo a lui... L'attaccante segna il gol alla Fiorentina che consegna il titolo agli azzurri. Non gioca sempre titolare (18 volte su 27) ma incide con la sua potenza e i suoi 8 squilli, 4 dei quali nelle ultime 4 giornate -

RAFFAELE DI FUSCO. Come tutti i portieri di riserva vede pochissimo il campo, Bianchi gli concede la passerella l'ultima giornata ad Ascoli (1-1). Ma è un importante uomo-spogliatoio -

CIRO FERRARA. Il più giovane della truppa, ma s'impone subito per classe e personalità. E, come in futuro, non mancherà di timbrare il cartellino: due gol (in 28 partite) per il difensore napoletano nella stagione del suo primo scudetto -

LUCIANO SOLA. Il centrocampista lombardo fa la sua parte. Per lui 16 presenze, di cui 9 da titolare. Impiegato con maggiore continuità in Coppa Italia, che contribuirà a vincere -

CIRO MURO. La riserva di Maradona... Gioca una decina di spezzoni e segna anche una rete (nel 3-0 all'Ascoli). Potrà dire: io c'ero -

LUIGI CAFFARELLI. L'ala destra cresciuta nel settore giovanile del Napoli disputa 16 gare e regala alla squadra due punti importanti con la sua doppietta al Como e uno dei due gol nella vittoria con la Samp (quello decisivo di Maradona) -

Ecco il momento del gol di Carnevale alla Fiorentina al 29' del primo tempo -

Carnevale "placcato" da Maradona -

Una vera e propria liberazione. Il pareggio di Roberto Baggio dieci minuti più tardi non cambierà nulla -

Presidente di quel Napoli era l'ingegnere Corrado Ferlaino, qui a festeggiare la vittoria della Coppa Italia: Atalanta sconfitta 3-0 al San Paolo e 1-0 nella finale di ritorno a Bergamo -

Ancora una immagine simbolo di quella giornata indimenticabile a Fuorigrotta -

E poi la festa in giro per la città -

La felicità del popolo napoletano che attendeva da una vita questo momento -

Caroselli e folklore come solo a Napoli -

E il coro "O mamma mamma mamma..." a fare da colonna sonora allo scudetto -

Gagdet di ogni tipo in vendita -

Napoli è la città del Tricolore -

Il mago di Arcella, con i suoi riti propiziatori... -

La pizza dello scudetto! -

E poi la musica e il teatro partenopeo: lo show di Marisa Laurito, Renzo Arbore, Nino d'Angelo, Mario Merola e Tullio De Piscopo -

Maradona e Michel Platini, la sua Juventus arriverà seconda a 3 punti dal Napoli -

Il cappello portafortuna del Pibe de Oro -

Diego e il suo compagno d'attacco Giordano -

Quello che sembrava un sogno è diventato realtà nel momento stesso in cui Maradona ha messo piede al San Paolo: era il 5 luglio del 1984 -

Alla terza stagione ha fatto centro -

Poi arriverà il secondo scudetto nel 1989-90: ma quella è un'altra storia... -