
FOTOGALLERY. Viaggio a "Zemanlandia" nel giorno del compleanno dell'allenatore boemo per festeggiare. Pensieri e parole che hanno fatto la storia e costruito il suo mito

"Tutte le partite partono dallo 0-0, sta alla squadra cambiare il risultato" - E' uno dei principi cardine della filosofia zemaniana. E le sue squadre, famose per i tanti gol messi a segno, hanno sbloccato spesso il risultato

"Pretendo che ogni giocatore dia il meglio di se stesso, nel rispetto dell'esigenza di fare spettacolo. Se non vinciamo, nessun dramma. Mi basta che i ragazzi abbiano dato il massimo" - Zeman ha sempre messo al primo posto il bel gioco ancora prima del risultato. L'importante è far divertire il pubblico sugli spalti e da casa

"Raramente mi capita di dire una bugia. Per questo mi sento solo. E' un mondo, il nostro, in cui se ne dicono tante" - La filosofia dell'allenatore boemo si basa sulla verità incondizionata. Anche a costo di inimicarsi qualcuno o restare da solo

"Non conto le sigarette che fumo ogni giorno, altrimenti mi innervosirei e fumerei di più" - Sicuramente una delle citazioni più famose di Zeman

"Non importa quanto corri, ma dove corri e perché corri" - Il boemo ha sempre preteso l'impegno e la qualità delle giocate dei suoi calciatori

"Nella mia carriera mi sono procurato tanti nemici. Meglio così, loro rappresentano uno stimolo" - Di nemici e critici del suo sistema di gioco, Zeman ne ha avuti tanti nel corso della sua carriera, il boemo però ne ha sempre tratto ulteriore forza per andare avanti con le sue idee. Sia in campo che fuori

"Nel calcio non esistono più le bandiere, ormai comandano la politica e l'economia" - Zeman sull'idea e l'illusione di un calcio ancora romantico

"Non c’è nulla di disonorevole nell’essere ultimi. Meglio ultimi che senza dignità" - Anche questa è divenuta una delle frasi più celebri di Zeman

"Mio padre mi voleva medico. Come lui. Meno male che non è andata così" - Un aneddoto del passato di Zeman

"Non è vero che non mi piace vincere. Mi piace farlo rispettando le regole" - Zeman e la sua etica dello sport

"Cosa cambierei se potessi tornare indietro? Niente, proprio niente, rifarei esattamente tutto ciò che ho fatto. Né credo che questo esonero pregiudicherà il mio futuro di allenatore, il calcio che io insegno non finisce con la fine di questa mia esperienza parmense, qualcuno avrà ancora fiducia in me" - E sul boemo ci hanno creduto in tantissimi dopo l'addio al Parma

"Il mio calcio è prevedibile? Una stupidaggine. Che cosa ne sanno i miei colleghi degli schemi di Zeman" - L'allenatore boemo sulle critiche rivolte al suo sistema di gioco da alcuni colleghi

"Il calcio è sempre lo stesso, sia in una piccola che in una grande città il campo ha sempre le stesse misure e la preparazione è sempre la stessa" - Zeman dopo il suo trasferimento dal Foggia alla Lazio

"Beh, se non abbiamo vinto lo scudetto vuol dire che abbiamo sbagliato qualcosa" - Zeman dopo il secondo posto conquistato alla prima stagione con la Lazio

"Talvolta i perdenti hanno insegnato più dei vincenti. Penso di aver dato qualcosa di più e di diverso alla gente" - Zeman dopo il suo esonero in biancoceleste

"Se dipendesse da me mi confermerei sempre. Ma visto che Cragnotti non mi ha ancora offerto un contratto, vuol dire che ha convinzioni diverse. E io non mi fascio la testa per questo" - L'allenatore boemo è sempre stato sicuro delle sue idee, anche quando non sono state apprezzate fino in fondo

"Dovrei parlare di arte, di politica e di economia. Io sono uno che sta nel calcio, se un giornalista viene da me lo fa perché vuole avere un'opinione competente, altrimenti fuori dal calcio io sono uno qualunque e il mio parere è uguale a quello di un contadino" - Zeman e l'onestà intellettuale

"Il vero segreto del Foggia non era Zeman ma Pasquale Casillo, se lui fosse rimasto la squadra non sarebbe mai retrocessa" - Zeman ai tempi del Foggia

"o alleno, ma non posso scendere in campo e giocare" - In campo ci vanno sempre i giocatori, nonostante le idee e i suggerimenti dell'allenatore

"Da piccolo a Praga mi dissero: "Prendi quella posizione", e mai "prendi quell'uomo. Da quel giorno non ho più cambiato idea, sarebbe stata la zona il mio modulo di gioco" - Il credo di Zeman trova le sue radici sin dalla gioventù

"Modulo e sistemi di allenamento non li cambierò mai, qui a Roma come in un'altra città. Per coprire il campo non esiste un modulo migliore del 4-3-3" - L'integralismo di Zeman è totale verso il suo sistema di gioco adottato da sempre

Pescara, Zeman accolto al Poggio degli Ulivi da uno striscione portato da amici tifosi, romani romanisti per fargli personalmente gli auguri!