Quando un fuoriclasse lascia, come Francesco Totti, è sempre un momento da ricordare. Cori, applausi, striscioni. L’omaggio dei compagni e quello degli avversari. Momenti unici. Che tanti big hanno vissuto. Eccone qualche esempio: da Del Piero a Zanetti , da Maldini ai recenti Lahm e Xabi Alonso #SkyGrazieTotti: LO SPECIALE
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Quando un grande che ha fatto la storia del calcio saluta è sempre un momento da ricordare. I fan che applaudono. Lacrime. Cori. Lo stadio che si alza in piedi. L’ovazione di compagni ed avversari. L’ultima partita, quella dell’addio, è quella che resta nel cuore non solo dei tifosi, ma anche degli appassionati di questo sport. Perché i campioni hanno il potere, con le loro giocate e la loro classe, di unire. Questo è quel che sta avvenendo con Totti. E questo è ciò che è accaduto ogni qual volta un big ha detto: “Ciao!” -
Non solo Totti. Il 2017 ha fatto da cornice all’addio al calcio di tanti big internazionali. La scorsa settimana, per esempio, in Germania hanno salutato due campioni del calibro di Philipp Lahm e Xabi Alonso. Per i due giocatori del Bayern Monaco (entrambi hanno anche vinto il mondiale con Germania e Spagna), è stata festa grande, perché il loro addio è coinciso con la consegna ai bavaresi del Meisterschale -
Proprio perché erano in procinto di salutare il calcio giocato, il Meisterschale è stato consegnato nelle mani sia di Lahm che di Alonso. È stato questo il modo che ha scelto il Bayern Monaco per ringraziare i due fuoriclasse, alla loro ultima con la maglia dei bavaresi -
Un messaggio chiaro e diretto: “Grazie per 22 anni meravigliosi”. Questo lo striscione con cui il Bayern Monaco, durante la festa per la vittoria del campionato 2016-17, ha omaggiato Philipp Lahm, capitano, bandiera e monacense di nascita. Il laterale è cresciuto nel settore giovanile del Bayern. E, ad eccezione di due stagioni in prestito allo Stoccarda, ha sempre indossato la maglia dei bavaresi -
In epoca social, nulla di sorprendente se l’annuncio dell’addio al calcio giocato arrivi con un post su Instagram, anzi. Così, tra gli altri, ha fatto Xabi Alonso lo scorso marzo. Il suo messaggio: “L'ho vissuto e l'ho amato, addio bel gioco”. E poi ha aggiunto: "Voglio ritirarmi ora che sono al top. Meglio farlo un po' prima che dopo" -
Un messaggio sui suoi canali social è stato il modo scelto anche da Steven Gerrard per dire addio al calcio. È successo a novembre 2016. Emblematica la foto scelta: un collage di sue foto in cui spicca la sua faccia stravolta dalla gioia mentre alza al cielo la Champions League vinta contro il Milan nella rocambolesca finale del 2006 -
Anche l’addio al calcio di Frank Lampard è passato per i social. Con questo post su Instagram lo scorso febbraio, l’ex stella del Chelsea, che ha passato gli ultimi anni di carriera al New York City, ha annunciato il ritiro. Il suo messaggio: “Dopo 21 anni incredibili, è arrivato il momento giusto per smettere. Sono immensamente orgoglioso dei trofei che ho vinto, di avere rappresentato il mio Paese in più di cento partite e di avere segnato più di 300 gol in carriera” -
Al termine della passata stagione Miro Klose ha salutato il calcio giocato. E i tifosi della Lazio lo hanno salutato dedicandogli cori e striscioni. Qui il tedesco sotto la curva nord con i due figli. Alle loro spalle la scritta: “Grazie Miro” -
Il 15 maggio 2016, in occasione di Lazio-Fiorentina, la curva Nord biancoceleste è stata tutta per Klose, alla sua ultima su un campo di calcio. Miro ha lasciato dopo aver trascorso nella Capitale le stagioni dal 2011 al 2016. In totale ha messo insieme 171 gare, 63 gol. A Roma Miro ha lasciato un gran ricordo. Ecco perché i tifosi non si sono risparmiati al momento di salutarlo -
L’addio al calcio di Antonio Di Natale ha segnato un momento epocale nella storia dell’Udinese. L’attaccante napoletano ha trascorso in bianconero 12 stagioni mettendo a segno 227 gol. Un idolo. E infatti il saluto del Friuli è stato commosso e molto sentito -
Un legame forte, quello tra Di Natale e i tifosi dell’Udinese. Diventato indissolubile quando Totò, nel 2010, disse no alla Juventus per rimanere in Friuli. Questo il messaggio della curva nella gara d’addio -
Il 2014 è un anno che difficilmente i tifosi dell’Inter dimenticheranno. E questo non per qualche vittoria. Quanto perché il 10 maggio è stato il giorno dell’addio al calcio giocato di Javier Zanetti. A San Siro si giocava Inter-Lazio e tutto lo stadio era per Pupi -
Un highlander. Come Totti. Zanetti ha salutato il calcio giocato a 40 anni. Nel giorno della sua ultima gara ha indossato una maglia speciale: “Zanetti 4 ever” -
In 19 anni all’Inter, Zanetti è sceso in campo 858 volte (record di presenze con il club), e in 813 occasioni è partito da titolare. Con la maglia nerazzurra ha segnato 21 gol. Pochi giorni prima di attaccare gli scarpini al chiodo, Pupi ha dichiarato: “Ho sognato di chiudere la mia carriera all'Inter, la mia casa, ed è un orgoglio poterlo fare”. Qui l’ex capitano festeggiato dai suoi compagni al termine della sua ultima gara ufficiale -
Dejan Stankovic ha salutato il calcio giocato al termine della stagione 2012-13. La cerimonia di addio al campo c’è stata il 25 agosto 2013, prima giornata del campionato 2013-14, quando, a pochi minuti dall’inizio di Inter-Genoa, San Siro ha omaggiato il serbo, uno degli eroi del Triplete, con un lungo applauso che ha accompagnato tutto il suo giro di campo. Eroe per un giorno. Dopo esserlo stato per 9 stagioni e mezzo con la maglia nerazzurra -
Non è stato un addio al calcio. Ma la fine di una lunga e appassionata storia d’amore. 13 maggio 2012, Torino. Lo Juventus Stadium, con i bianconeri freschi campioni d’Italia, rendono omaggio ad Alex Del Piero alla sua ultima in maglia bianconera. Applausi da parte di tutti: tifosi, avversari, dirigenti ed allenatori. Tutti per Alex. Nulla di preparato. Puro istinto di fan e appassionati di calcio -
Un'immagine emblematica dell'ultima recita di Del Piero allo Stadium. La partita (Juve-Atalanta) è ancora in corso, ma nessuno la guarda più. Tutti gli occhi, i cori e i cuori sono per Del Piero. Che, a gran voce, è chiamato ad un lunghissimo e toccante giro di campo. "E’ stato devastante, si sono intrecciate emozioni fortissime. Era stato un anno difficilissimo per me, avevo giocato poche partite ma segnato goal decisivi e quando uscii dal campo, all’inizio della ripresa, sentii un groppo alla gola. Mi ricordo poco le parole di quel momento. Ma tutto si fermò. I giocatori avversari, l’arbitro, i miei compagni. Il pubblico era tutto in piedi e ci rimase per minuti. Loro ringraziavano me delle emozioni che gli avevo fatto vivere per quasi vent’anni. E io, alzandomi sul sedile e salutandoli, dicevo loro il mio grazie. Fu come un tempo sospeso, un magia vera", ha raccontato Alex al Corriere dello Sport qualche anno fa -
Alex Del Piero con sua moglie, Sonia Amoruso, al termine dell'ultima in maglia bianconera di Alex. “Quando i tifosi della Juve mi hanno salutato, io mi sono ammutolito completamente. Quell'ultima partita in bianconero mi ha lasciato sconvolto: non sapevo cosa fare. Non si cresce mai rispetto a quei momenti pazzeschi, è stato qualcosa di unico”, ha dichiarato di recente a Sky Sport. Del Piero, poi, è andato a giocare in Australia e, successivamente, in India. Ma nessuno ha dimenticato quel caldo pomeriggio primaverile a Torino -
Pippo Inzaghi ha lasciato il campo il 13 maggio 2013, dopo 11 anni al Milan e un palmares sconfinato, dove spiccano 2 Champions League vinte da protagonista. Nel giorno del saluto al calcio, San Siro lo ha omaggiato con un lunghissimo applauso. In tanti, in quel pomeriggio milanese, hanno versato lacrime -
San Siro, 13 maggio 2012. Il momento di dirsi addio. O, meglio, arrivederci. I tifosi del Milan salutano Gattuso, Inzaghi e Nesta. Il primo andrà al Sion (ora ha appena firmato per la Primavera rossonera), Pippo comincerà ad allenare le giovanili a Milanello e il difensore volerà in Canada per chiudere la carriera al Montreal Impact -
Una maglia con su scritto “Pavel” e 327, come le sue presenze in bianconero. Così, al termine della stagione 2008-09 è cominciata la festa d’addio al calcio giocato di Nedved. Il ceco, ora vice-presidente del club, ha lasciato dopo 8 passati a Torino. In precedenza aveva giovato con la Lazio e, in patria, con lo Sparta Praga -
Nedved ringrazia i tifosi della Juve nel giorno del suo addio al campo. La Torino bianconera ha sempre stravisto per Pavel. Per questo, nel giorno della sua ultima gara ufficiale, l’allora Olimpico non si è risparmiato e ha mostrato al ceco tutto il proprio amore -
Il saluto di una bandiera, di un simbolo, dell’emblema. Paolo Maldini ha detto addio al campo al termine della stagione 2008-09. Qui mentre, all’ultima a San Siro, si prende l’applauso di quello che è stato il suo pubblico per 25 anni -
Quando sei un campione, spesso, in tuo nome le differenze di colore sfumano fino quasi ad annullarsi, a confondersi. E quest’immagine lo dimostra. 31 maggio 2009, stadio Artemio Franchi di Firenze, ultima di campionato. Maldini fa il giro di campo al triplice fischio finale e tutti, senza distinzione, applaudono -
Milano, stadio San Siro. Era il 16 maggio 2004, si gioca Milan-Brescia (4-2). Il Divin Codino dice basta. Roberto Baggio, simbolo del calcio italiano negli anni Novanta ha salutato così: con tutto il Meazza ai suoi piedi. Il giusto riconoscimento ad un fuoriclasse totale, assoluto -
Un addio che i tifosi del Milan (e non solo) difficilmente dimenticheranno è quello di Marco Van Basten. L’olandese ha appeso gli scarpini al chiodo nell’agosto del 1995, a soli 30 anni, perché tormentato dai problemi fisici. Il suo saluto a San Siro è stato un momento molto commuovente. Il suo giro di campo, jeans, camicia e giubbino di renna, è un momento ben stampato nella testa e nella memoria di tanti amanti del calcio -
Per salutare, Carles Puyol ha scelto una classica conferenza stampa. Era il maggio del 2014. “Addio a un grande capitano”. Così il Barcellona ha detto “Ciao!” al suo uomo-simbolo per 15 stagioni. Una vita in blaugrana, quella di Carles. Cominciata nelle giovanili e conclusasi in prima squadra con la fascia al braccio -
18 maggio 2013. Tra le lacrime e gli applausi dello Stade de France, David Beckham dice addio al calcio. L’inglese, dopo aver vestito le maglie di Manchester United, Real Madrid, Los Angeles Galaxy e Milan, ha salutato con la casacca del Psg -
Beckham, nella sua breve parentesi francese, ha contribuito alla vittoria della Ligue1. Qui i suoi ex compagni al Psg lo festeggiano per la sua ultima gara in carriera -
Oliver Khan si è ritirato nel 2008 a 39 anni. Portiere sicuro e vincente. È stato un simbolo della nazionale tedesca e del Bayern Monaco. Al punto che al momento di dire addio l’Allianz Arena era tutta per lui. Immancabile giro di campo, striscioni, applausi, cori e tante sciarpe lanciate per omaggiarlo -
Il 2011 è l'anno del ritiro di Martin Palermo, bandiera argentina del Boca Juniors. Nel giorno d'addio, in tanti, alla Bombonera, si sono commossi per il campione che salutava -
L'omaggio della Bombonera per Martin Palermo. L'attaccante argentino ha fatto la storia del Boca: attualmente è il miglior marcatore di sempre dei Genovesi -