Higuain ne fa tre e la Juve dilaga contro il Sassuolo, per l’argentino è la prima tripletta in bianconero. L’ultima in A era stata con il Napoli nel giorno del record storico di 36 reti stagionali. La squadra di Allegri è ora il migliore attacco del campionato (in attesa della Lazio) e la difesa continua a non subire gol
JUVE-SASSUOLO, LA PARTITA - LE PAGELLE
Contro il Sassuolo la Juventus ha segnato praticamente in tutti i modi, mancava solo un gol di testa, perché poi le altre modalità sono arrivate tutte: destro, sinistro, in area, da fuori area, su palla inattiva. Alex Sandro, due di Khedira, Pjanic e dunque Higuain. Uno, due e tre: per la prima volta con la maglietta bianconera addosso. Sette schiaffi rifilati al Sassuolo e una dichiarazione di intenti: la Juve c’è, e c’è sempre stata. Come invece, al contrario, non era accaduto proprio a Higuain, almeno recentemente e ameno sotto il punto di vista realizzativo. Il gol era già arrivato la scorsa settimana contro il Chievo, vero, ma era stato l’unico delle ultime sette partite (dal gol decisivo di Napoli in poi insomma) prima della tripletta. Inedita, appunto. Perché il Pipita di gol ne aveva sempre fatti al massimo due (e solo una volta quest’anno, a San Siro contro il Milan). Ma anche l’anno precedente il pallone non era mai riuscito a portarselo a casa. Nove doppiette nel 2016-17, ma per trovare un’altra tripletta bisogna tornare ancora più indietro, e anche cambiare maglia. La stagione è quella precedente ancora, quella del record assoluto di 36 gol in Serie A. Raggiunto con il Napoli in quell’ultima, storica, partita contro il Frosinone. In quell’ultima, storica, tripletta dell’argentino.
All’attacco
Certo, distribuire i gol è sempre meglio che farsene una scorpacciata per poi rimanere a secco a lungo. Questo Higuain lo sa, ma sa anche quanto sia fondamentale la spinta della rete per un attaccante. Ecco perché contro il Sassuolo, già sul 4-0, ha insistito così tanto per trovare la via del gol, per poi continuare a insistere anche dopo la quinta e la sesta rete. Perché la tripletta è sempre qualcosa di speciale. La quinta dal suo arrivo in Italia, dopo quelle contro la Dinamo Mosca (Europa League) e Verona nel 2014-15, e quella alla Lazio nel suo primo anno di Napoli. E sono proprio i suoi tre gol a dare alla Juve anche il primato di miglior attacco assoluto, in attesa della Lazio impegnata in casa contro il Genoa. 59 reti totali, due sopra la squadra di Inzaghi. 39 solo dagli attaccanti, altro record, come anche quello dei tre gol nel primo tempo: mai era successo alla Juve quest’anno.
In difesa
Vero, la Lazio ha un attacco stellare, e in cima alla classifica c’è arrivata stata grazie ai gol di Immobile. Ma è ugualmente vero che la Juventus c’è sempre stata tra i migliori attacchi della Serie A. E basta aggiungere il dato recente sulla difesa per dimostrare ancora - ce ne fosse il bisogno - la qualità della squadra. Un solo gol subito, per giunta ininfluente ai fini del risultato finale a Verona, nelle ultime dieci partite. Perfetti, dopo quei tre gol incassati a Genova contro la Samp in una sconfitta che è stata però anche il punto della svolta. In più - contando anche Champions e Coppa Italia - i gol subiti rimangono fermi a uno allargando però il compasso alle ultime 14 partite stagionali. E se alla difesa da record, si aggiungono anche i gol a valanga e il ritorno di Higuain, sarà difficile arrestare la corsa di questa Juve.