L'allenatore della Juventus vuole affidarsi ai suoi due esterni offensivi per andare a caccia del 7° scudetto e superare gli ultimi quattro ostacoli, a partire dall'Inter. Finora sono arrivati 7 gol e 13 assist dai due, ma in poche occasioni Allegri li ha avuti a disposizione entrambi nello stesso momento
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La stagione della Juventus si è improvvisamente complicata nell'ultima settimana. Da un ipotetico +9 la squadra di Allegri si è ritrovata con un solo punto di vantaggio rispetto al Napoli e ora sarà chiamata a difenderlo anche di fronte a trasferte dure, come la prossima in casa dell'Inter o come la successiva all'Olimpico di Roma. Il pareggio di Crotone e la conseguente sconfitta interna contro la formazione di Sarri è stata dovuta in particolare alla scarsa incisività sotto porta. Con Dybala, Higuain e Mandzukic reduci non certo dal miglior periodo della loro carriera, Max Allegri si è affidato tanto all'imprevedibilità e alla corsa dei suoi esterni offensivi, Douglas Costa e Cuadrado. Nessuno dei due ha disputato tutti e 90 minuti contro il Napoli, mentre insieme hanno giocato poco più di metà tempo. Entrambi, come del resto tutta la squadra, non hanno brillato particolarmente e non sono riusciti a evitare il ko finale. Sia l'ex Bayern che il colombiano sono state comunque armi importantissime in questa stagione per l'allenatore bianconero. Non tanto in termini di realizzazioni, ma per tutti i decisivi assist effettuati verso i compagni e in generale per la rilevanza avuta nel gioco bianconero. Douglas Costa e Cuadrado hanno infatti risposto presente sia quando Allegri ha preferito appoggiarsi sul 4-2-3-1, sia quando ha adottato il 4-3-3, con i movimenti degli esterni decisivi anche nel liberare al tiro i propri compagni, non mostrando mai segni di sofferenza o disagio nel cambio di modulo.
Nonostante l'alto rendimento garantito da entrambi, il mister toscano ha potuto contare poche volte sulla disponibilità di entrambi contemporaneamente. Cuadrado infatti è stato una pedina importante per la prima parte di stagione bianconera, prima che la pubalgia lo bloccasse con l'inizio dell'anno nuovo e lo costringesse a restare fuori per 3 mesi. Il suo ritorno è poi coinciso con la sfida al Milan, in cui è stata propria una sua rete a regalare i tre punti alla Juve. In totale l'ex esterno di Fiorentina e Chelsea è sceso in campo 19 volte in questa stagione di Serie A, di cui 13 da titolare. Nei 1195 minuti accumulati è andato a segno in quattro occasioni - e i bianconeri hanno sempre vinto - fornendo anche cinque passaggi decisivi per la media di uno ogni 239 minuti. Douglas Costa invece, come capitato a quasi tutti i grandi acquisti passati sotto la gestione Allegri, è andato a diesel, ovvero crescendo e trovando sempre maggiore spazio con il trascorrere delle giornate. Dopo un utilizzo al contagocce per le prime 13 giornate, si è preso definitivamente la maglia da titolare a partire dalla gara d'andata contro il Crotone e da quel momento è stato il motore inesauribile della formazione juventina collezionando, fino ad ora, 27 presenze in campionato di cui 16 dal primo minuto. In 1570 minuti giocati ha realizzato solo 3 gol, contribuendo però con ben 8 assist per i compagni, vale a dire uno ogni 196 giri di orologio. Il brasiliano al momento è probabilmente il giocatore offensivo più in forma della Juventus, per cui le sue percussioni, unite a quelle di Cuadrado, saranno la chiave che utilizzerà Allegri per battere anche le resistenze dell'Inter e spedire i bianconeri verso la conquista del 7° scudetto consecutivo.