Buffon, maglia con dedica a Pjanic: "È stato bello conoscerti". Parole d'addio?

Serie A
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Il portiere della Juve ha regalato al compagno bosniaco una sua maglia con tanto di dedica. Un messaggio che non lascia spazio a dubbi su quello che sarà il destino del numero uno bianconero

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Sul futuro di Gianluigi Buffon certezze non ce ne sono. Per il portiere il blocco finale di stagione dovrebbe rappresentare l'epilogo della sua carriera, come anche fatto trapelare dalle dichiarazioni post Real in cui aveva affermato di aver chiuso con quella partita la sua esperienza in Europa, ma finora non ha mai rilasciato interviste o indetto una conferenza stampa per ufficializzare l'addio a fine stagione. Iniziano però ad arrivare i primi segnali in tal senso e a fornirli sono i suoi stessi compagni di squadra. Miralem Pjanic infatti, ha pubblicato sul suo profilo Instagram la foto di una maglia autografata donatagli dal numero uno bianconero. “Ciao Bosnia. È stato bello conoscerti e condividere belle emozioni! Sei stato una gran sorpresa” si legge nella dedica scritta da Buffon sulla divisa da portiere, un messaggio che ha il sapore dell'addio mentre ringrazia singolarmente tutti i suoi compagni. Quattro sono in teoria gli appuntamenti che mancano prima che l'estremo difensore, campione del Mondo con la Nazionale nel 2006, appenda i guantoni al chiodo: Bologna all'Allianz Stadium, Roma in trasferta e poi di nuovo in casa contro il Verona, match nel quale Buffon potrebbe festeggiare la vittoria del 7° scudetto consecutivo, prima che il capitano si congedi con l'ultima finale della sua carriera, quella di Coppa Italia contro il Milan. Quattro partite quindi che potrebbero aggiungere due ulteriori trofei al suo palmares, caratterizzato già da 21 titoli, ma che non gli basteranno per diventare il recordman di presenze in Serie A. Dovesse ritirarsi tra poche settimane infatti, Buffon resterebbe al secondo posto di questa speciale classifica, preceduto dal solo Paolo Maldini, saldamente in testa con 647 partite giocate nel massimo campionato italiano. Un primato sfuggito che non intaccherebbe comunque di una virgola il suo straordinario percorso, iniziato quel 19 novembre 1995 con la sfida tra Parma e Milan, e che lo ha reso il portiere più forte di tutti i tempi, baluardo della nostra Nazionale per cinque Mondiali e di cui, probabilmente a partire dall'anno prossimo, sentiremo la mancanza.