Juventus, Allegri: "Probabilità di permanenza altissime, presto programmeremo il futuro"

Serie A

L'allenatore bianconero in conferenza stampa: "Probabilità di permanenza altissime, non vedo cosa possa farmi cambiare idea perchè qui sto bene. Ora godiamoci questa festa, poi programmeremo il futuro. Buffon? Grande uomo e campione, il miglior portiere della storia. Questo lo scudetto più bello, dopo un testa a testa contro un grande Napoli. Chi vince va sempre applaudito, ma il prossimo anno bisognerà ripartire con nuovi stimoli"

JUVENTUS, QUI LA FESTA SCUDETTO

JUVENTUS-HELLAS VERONA, LE PROBABILI FORMAZIONI

Ancora una vittoria, per il settimo anno consecutivo in Serie A. Nuovamente scudetto per la Juventus di Massimiliano Allegri, che ha raggiunto il quarto titolo di campione d’Italia in quattro anni sulla panchina bianconera. All'Allianz Stadium contro l’Hellas Verona, sabato 19 maggio, alle ore 15, nell’ultima giornata del campionato 2017/18, la passerella per i giocatori della Juve. Non solo, sarà anche il momento dei saluti al capitano Gigi Buffon, che giocherà la sua ultima partita in bianconero. Una giornata emozionante dunque per Massimiliano Allegri, che parla anche del suo futuro a Torino: "Le probabilità di una mia permanenza sono altissime, in settimana ci ritroveremo per pianificare il prossimo anno e vedere dove migliorare – ha dichiarato l'allenatore bianconero – Non vedo situazioni che mi possano far cambiare idea, qui sto bene ma chiaramente dovrò parlare con la società. Saranno loro i primi a sapere della mia decisione. Di questo se ne parlerà dopo la festa di domani, se riuscissimo a non subire gol saremmo anche la squadra che per più partite non ne ha presi. Sarebbe un altro bel traguardo, soprattutto per Buffon. Per lui sarà una giornata particolare, storica perchè dopo 20 anni lascia la Juventus. Poi sul suo futuro ci penserà bene e deciderà cosa fare. Ma l'importante è regalargli una bella giornata domani, bisogna festeggiare il quarto scudetto, la Coppa Italia e i suoi 20 anni in bianconero. E' stato un uomo importante nello spogliatoio, lo è tutt'ora perchè è ancora un giocatore della Juventus. Ma vederlo allenare è sempre un piacere, vederlo parare ancora di più perchè rende facili cose che spesso sono difficili. Per questo è un campione, il miglior portiere mai esistito".

"Lichtsteiner e Asamoah vanno ringraziati. Ripartiamo con nuovi stimoli"

Sul futuro: "Ci sono sicuramente due calciatori in uscita, Lichtsteiner e Asamoah. Il primo è stato uno degli artefici di tutti e 7 gli scudetti, mentre l'altro ha dato tanto e va ringraziato. Chi resta alla Juventus sa che, da quando la Juventus ripartirà, bisognerà fare un'annata importante. Altrimenti è meglio andare via. L'importante è che ci sia sempre la società alla base del progetto, poi arriveranno sempre dei calciatori forti. Ma, soprattutto, dei giocatori di carattere, è questa la cosa più importante. E, anche se dovessero arrivare calciatori non con queste caratteristiche, dopo un po' di tempo alla Juventus acquisiranno la mentalità giusta. Oggi siamo uno dei migliori otto club d'Europa, grazie ai risultati acquisiti sul campo. Ma l'importante è sempre mettersi in discussione, è il sacrificio. Ora festeggiamo lo scudetto, ma l'anno prossimo ripartiamo da zero punti ed è fondamentale darsi nuovi obiettivi. Che non vuol dire solo vincere la Champions, ma anche rivincere il campionato e la Coppa Italia e partire per un'altra stagione completamente diversa rispetto alle altre. L'anno prossimo rischio appagamento? In ogni stagione c'è questo rischio, anche quando sono arrivato io si diceva che era finito un ciclo dopo i tre scudetti con Conte. Ma bisogna darsi stimoli nuovi, alzare l'asticella per nuovi obiettivi perchè ci saranno sempre avversari pronti a batterti. Dobbiamo arrivare nuovamente a marzo in corsa per tutte le competizioni".

"Questo lo scudetto più bello. Chi vince va sempre applaudito"

Sul suo percorso alla Juventus: "Il mio merito è che i ragazzi hanno vinto con me, ma i veri artefici dei nostri successi sono loro. Ma io mi diverto soprattutto nei momenti difficili, poi chiaramente è più facile vincere quando hai giocatori forti e alla Juventus succede spesso. Vincere è sempre qualcosa di straordinario, è una cosa che da una parte mi fa sorridere mentre dall'altra mi fa arrabbiare: mettere in discussione quel che ha fatto questa squadra negli ultimi quattro anni vuol dire non essere obiettivi e nello sport quando uno vince merita di riceve i complimenti, ma spesso manca quest'educazione. La stagione? Giochiamo ogni tre giorni, giusto che sia così. E' stimolante andare avanti in tutti gli obiettivi, è accaduto sempre nei miei quattro anni che sono stati diversi. Il primo scudetto è stato quello dell'autostima, il secondo quello della rimonta incredibile e delle 25 vittorie su 26. Il terzo quello della costanza e questo, il quarto, quello più bello. Abbiamo duellato con il Napoli che ha fatto una grandissima stagione, facendo il record di punti.. Vanno fatti i complimenti a loro ma anche a noi, abbiamo fatto una grande stagione. Dopo la sconfitta nello scontro diretto, lo scudetto sembrava perso perchè loro avevano un calendario più semplice. Ma quella è stata la settimana più bella, i ragazzi sono stati bravi ad avere equilibrio, sapevano che il Napoli avrebbe perso almeno un colpo. Fortunatamente l'hanno perso a Firenze e abbiamo vinto noi. Il gioco? Nel primo anno comandavamo più il gioco, anche giocando con i tre. Nel secondo anno è stata una dimostrazione di forza, la Juventus meno bella ma più solida: abbiamo vinto 25 partite su 26. L'anno scorso, invece, vincevamo ma giocavamo male, ci bastava poco per vincere le partite. Poi ho messo tutti i calciatori offensivi dentro e abbiamo fatto vedere qualcosa di nuovo. Quest'anno abbiamo giocato bene nella prima parte, dove abbiamo subito 12 gol ma eravamo comunque in testa. Dopo di che ho cambiato, la squadra aveva bisogno di avere nuovamente solidità. Poi siamo ritornati ai quattro davanti, abbiamo cambiato molto. E' giusto sfruttare le varie opportunità".

"Juventus-Verona, la formazione"

Ma c'è da giocare una partita, contro l'Hellas Verona. Max Allegri svela la formazione: "Cuadrado e Bernardeschi non ci saranno. Giocherà Buffon in porta e Lichtsteiner a destra. Tra Barzagli, Benatia e Rugani ce ne saranno due e Alex Sandro a sinistra. A centrocampo Marchisio, due tra Bentancur, Sturaro e Pjanic. In avanti Dybala, Douglas Costa e Higuain. Khedira aveva un problema al polpaccio, Matuidi giusto farlo riposare. Ma ancora devo vedere i miei calciatori, hanno avuto dei giorni di vacanza anche se so che qualcuno si è allenato. Alla fine vedremo se far giocare anche Pinsoglio".