L’attaccante del Sassuolo, partito dal 1’ nell'anticipo contro l’Empoli, è tornato sull’episodio dello sputo di Douglas Costa: “Non ho bisogno di farmi pubblicità con episodi simili, voglio solo pensare al campo. Frase razzista da parte mia? Non fa parte della mia educazione”
FOLLIA DOUGLAS COSTA: ECCO COSA RISCHIA
Il Sassuolo torna a vincere e lo fa battendo l’Empoli in rimonta. Al gol di Caputo, infatti, hanno risposto Boateng, Ferrari e… Di Francesco. Già, a cinque giorni dalla sconfitta dello Stadium e dallo spunto di Douglas Costa, la squadra di De Zerbi e il suo esterno ritrovano i tre punti e il sorriso. Anche il secondo posto, almeno momentaneamente e in attesa delle altre. Grande prestazione da parte dell’esterno, partito dal 1’ e protagonista con un assist e una rete appunto: “Sono contento – ha raccontato Di Francesco a Sky Sport nel post gara – era da tanto che non segnavo, mi mancava il gol”. Insomma, la cura De Zerbi sta funzionando eccome: “Mi dice di lavorare per la squadra e di migliorare la posizione del corpo quando ricevo palla – ha continuato – mi sto allenando bene e i risultati si vedono. Il mio Sassuolo come quello di mio padre? Speriamo di fare ancora meglio. Ci sono tutti i presupposti per una grande annata e per non pensare agli obiettivi, ma partita dopo partita. Siamo una squadra di qualità e in estate ho scelto Sassuolo, perché è un ambiente dove si lavora tranquillamente. Mi serviva dopo l’annata dell’anno scorso, dove non ho fatto bene sicuramente per colpe mie ma anche un po’ per l’infortunio, che mi ha tagliato le gambe”.
Lo sputo di Douglas Costa
Ma il discorso non può non cadere su quanto successo domenica scorsa, nel pomeriggio dell’Allianz Stadium. Lo spunto di Douglas Costa è un ricordo fresco, così come le critiche al brasiliano ma anche le insinuazioni di chi accusa Di Francesco di averlo provocato: “Mi ero ripromesso di non parlare più di questo episodio – ha precisato – mi è dispiaciuto molto il fatto che sui social siano girate delle frasi false, che attaccavano la mia persona. Si tratta di frasi lontanissime dall’educazione che ho ricevuto. Ho cercato di distrarmi in settimana e la squadra mi ha aiutato molto, compresi il mister e la mia famiglia, che ringrazio di cuore. Non ho bisogno di farmi pubblicità sfruttando questi episodi. Voglio soltanto lasciarmi da parte questo capitolo spiacevole e concentrarmi solo sul campo”. Poi però l’esterno del Sassuolo è voluto tornare su quegli attimi concitati: “E’ stata una discussione di campo. E’ chiaro che quando si creano quelle situazioni non mi rivolga al giocatore di turno con un 'Scusa signor Costa'. Ci può essere stata una parolaccia, lui può aver detto una cosa a me e io a lui. Devo morire oggi se ho detto una frase razzista. Io non ho detto una cosa del genere, ne ho già parlato e non ne voglio più parlare per il resto della mia carriera".