Marotta-Juve, i retroscena dell'addio: è stata una decisione di Andrea Agnelli

Serie A

Giovanni Guardalà

Marotta e la Juve si separano. Ecco cosa c'è dietro quell'annuncio, arrivato pochi minuti dopo la vittoria bianconera sul Napoli. Una decisione del presidente che ha sorpreso e deluso l'ormai ex amministratore delegato. E al suo posto, a breve, non sono previsti nuovi arrivi

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Un addio arrivato all'alba della nona stagione. Pochi giorni dopo essere stato premiato come miglior dirigente europeo. Non è la fine di un rapporto deciso consensualmente. Si tratta di un allontanamento, una scelta di Andrea Agnelli che Marotta non si aspettava, almeno non nell'immediato. È vero che nell'ultimo periodo ci sono state tensioni e differenze di vedute nella gestione del club (più prudente Marotta, più aggressivo Agnelli con Paratici), ma le modalità e i tempi hanno sorpreso e deluso Marotta.

Beppe Marotta non sarà nella nuova lista dei consiglieri d amministrazione, ma presto non sarà nemmeno il direttore dell'area tecnica. Il presidente Agnelli vuole dare spazio a una nuova generazione di dirigenti quarantenni che devono prendere in mano la Juventus. 

Chi arriverà al suo posto?

A breve non ci saranno nuovi inserimenti. Il triumvirato che gestirà la Juve in questa nuova fase è composto da Agnelli, Paratici e da Pavel Nedved. Importantissima la figura di Nedved, che Agnelli ritiene pronto per il grande salto da dirigente vero, non solo da uomo immagine. Agnelli pensa che il gruppo dirigente debba ringiovanirsi e diventare più ambizioso e più rivolto verso il mercato globale e non solo all’Italia. Per Marotta di fatto è già iniziato il futuro lontano dalla Juventus. Di certo non andrà in FIGC, e, nell'immediato non lo vedremo dietro altre scrivanie. Ma con altrettanta certezza prima o dopo tornerà a svolgere ad alti livelli la sua professione. Il curriculum e i risultati ottenuti in questi anni sono chiavi che aprono qualsiasi porta

Marotta: "Decisione della società, vorrei un altro top club"

All’indomani dell’annuncio inaspettato ai microfoni di Sky, Beppe Marotta è tornato sulla questione provando a immaginare il suo futuro: "Non c'è stato un motivo scatenante, è stata una decisione voluta dalla società. Io - ha spiegato ai microfoni Rai - mi adeguo anche per l'amore della squadra. Sposo la linea aziendale". Negli ultimi otto anni, tante emozioni: "Spero che chi verrà dopo farà quanto bene abbiamo fatto in questi anni". Smentita confermata alle voci che lo vorrebbero candidato alla presidenza della Figc. "Non escludo che io possa accasarmi in un altro grande club, sono un uomo che ha fatto 40 anni consecutivi in club, è la prima volta che mi fermo in campionato: ho bisogno di ricaricarmi, ma vorrei presentarmi nel 2019/20 al timone di un'altra squadra", ha concluso.