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Juve, la "fissa" di Cristiano Ronaldo: vuole segnare in rovesciata da bianconero

Serie A

Vanni Spinella

Dopo l'ennesimo tentativo, contro l'Inter, ne abbiamo quasi la certezza: CR7 vuole regalare ai suoi tifosi un altro gol come quello che aveva fatto scoccare la scintilla, ma stavolta da "amico". Rigoroso com'è, però, si è imposto di segnarlo proprio in quella porta

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Cristiano Ronaldo ci ha riprovato. Nella stessa porta, in Quella porta. Anche contro l’Inter, per un attimo, le ha dato le spalle e l’intenzione è stata immediatamente chiara a tutto lo Stadium. Cristiano Ronaldo vuole segnare in rovesciata. Di nuovo, come Quella volta, ma stavolta da juventino.

A questo punto viene proprio da pensare che CR7 l’abbia inserita tra le “cose da fare prima di finire il campionato”. Una bella rovesciata per risentire l’applauso dello stadio, che adesso è il suo stadio; rivedere la standing ovation, che adesso sarebbe quella dei suoi tifosi. Si erano innamorati così, guardandosi per un attimo a testa in giù in quel famoso Juve-Real in cui lui aveva rovesciato palla e leggi della fisica e loro l’avevano applaudito sportivamente come si fa con i campioni, indipendentemente dalla maglia che indossano, perché l’arte è arte e il bello è bello. Altro che soggettivo.
Con quella rovesciata si erano rovesciate anche le sue convinzioni, l’applauso dello Stadium aveva fatto breccia nel suo cuore da tenerone e quella sera, di fatto, nacque una trattativa. Forse un caso unico di affare – almeno a questo livello – innescato dai tifosi.

Cristiano però non si dà pace, è come se si sentisse in debito con i tifosi della Juventus. Finché non avrà dipinto una rovesciata anche per loro, non si sentirà perdonato. Che poi: cosa abbia da farsi perdonare, o da dimostrare, uno come Cristiano Ronaldo, lo sa solo lui. Ma i campioni sono fatti così: testardi, pignoli, orgogliosi, si mettono una cosa in testa e non gliela levi più.
Lui ha in testa quella rovesciata, l’abbiamo capito già a inizio novembre quando ci aveva provato nel secondo tempo contro il Cagliari. Risultato scarsissimo, un liscio non da lui, ma un 'Ooooh' (forse più un 'Uuuuh') dello stadio da brividi, che aveva comunque apprezzato il tentativo. È il pensiero che conta, quando si fa un regalo. Contro l’Inter il nuovo tentativo, stando sempre attento che la porta sia quella giusta, perché un vero romantico bada anche a questi dettagli. Tanto da far venire il sospetto che, se prima o poi dovesse realmente riuscire a disegnarla di nuovo ma nella porta “sbagliata”, non sarebbe comunque soddisfatto. E si rimetterebbe a caccia della perfezione.

Il primo tentativo contro il Cagliari, con Ceppitelli nei panni di De Sciglio