Ha iniziato la sua carriera a 19 anni stilando video-analisi di calciatori per i procuratori di tutto il mondo. Nel 2012 adocchiò Mbappè, ha un database con migliaia di giocatori. E dopo aver portato Barreca e Pellegri al Monaco inizia una nuova sfida come nuovo capo scout rossonero
Per conoscerlo meglio basta andare sul suo profilo Linkedin, sta tutto lì. Perché Geoffrey Moncada non è su Facebook, non ha Twitter e non c’è nessuna traccia di un profilo Instagram. Persino la foto è un mistero, ce n'è soltanto una (quella di Linkedin).
È il classico uomo nell'ombra che osserva, giudica e infine annota, tutto racchiuso in un database con più di mille calciatori. Uno scrigno del talento aggiornato continuamente. Si dice che in un vecchio report del 2011, ai tempi del Monaco – prime esperienze e prime uscite dopo anni da “freelance” – rimase colpito da un 12enne del Bondy, società dell’Il de France. Tecnica, velocità, personalità e un nome sottolineato più volte, Kylian Mbappè. Uno che nel 2012 sbarca al Monaco dopo aver rifiutato Real e Psg, il resto è storia.
Moncada, l'uomo nell'ombra per il Milan
Geoffrey Moncada non usa i social e ha 31 anni, dal primo dicembre è diventato il nuovo capo scout del Milan dopo 6 stagioni al Monaco. Un investimento per il futuro. Linkedin è la chiave di volta per capire cos’ha fatto e da dove viene, di lui sappiamo pochissimo ma forse va bene così, perché il suo scopo è proprio questo. Non dare nell’occhio, non concedere interviste, agire nell’ombra con il suo pc, parlare poco e fare tanto. Di più. Un modus operandi che l’ha portato a diventare capo scout del Monaco a soli 29 anni. Un predestinato. Specialità? Videoanalyst, anche questo è scritto su Linkedin. Va a scuola, si diploma e sceglie subito i campi, tant’è che per sei anni – dal 2006 al 2012 – è una sorta di “freelance” dello scouting. A 19 anni realizza i primi focus, inviando dei veri e propri “curriculum” di giocatori ad agenti professionisti. Africa, Europa, Sud America, Asia.
Mbappé fu adocchiato proprio da Moncada
Tutti i talenti scoperti da Moncada
I suoi report sono richiestissimi, soprattutto dettagliati, un altro indizio di Linkedin: “Identificazione del calciatore interessato in ogni fase di gioco”. Prestazioni, tiri in porta, passaggi riusciti, passaggi sbagliati, contrasti, gol, assist, c’è di tutto. Nel 2012 lo prende il Monaco, è l’anno di Ranieri allenatore e della promozione in Ligue 1 al primo tentativo. Inizia come analista video, finisce come capo scout del club (dal 2016 al 2018). Sotto la sua gestione sono arrivati una sfilza di talenti, ma soprattutto risultati evidenti: Monaco campione di Francia e semifinalista di Champions nel 2017. Una crescita costante. Talenti, dicevamo: è il caso di Soualinho Meitè (oggi al Torino), Youri Tielemans, Jordi Mboula (attaccante classe '99 arrivato in estate dal Barcellona), Antonio Barreca e Pietro Pellegri, il più giovane esordiente della nostra Serie A - 15 anni e 280 giorni - insieme ad Amadei. Ora il Milan e una nuova sfida: "Chief scout". Anche questo è scritto su Linkedin.
Pellegri e Barreca, altri talenti portati da Moncada