Inter Napoli, lo "strano" Natale di Ancelotti: ritorno a San Siro, Spalletti l'eterno rivale

Serie A

Luca Cassia

Si avvicina il big match di mercoledì a San Siro, sfida che pone il confronto tra Carletto e i nerazzurri tifati da bambino. Di fronte ci sarà Spalletti, collega e allenatore più volte affrontato in carriera come Capello: il bilancio premia proprio il rivale. Attenzione alla fisicità e alla corsa dell'Inter, ecco perché il Napoli ha imposto un Natale light ai propri giocatori: l'unica deroga a tavola è il brindisi

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Un anno fa, di questi tempi, Maurizio Sarri superava 3-2 la Sampdoria e manteneva un punto di vantaggio sulla Juventus in vetta alla Serie A. Diventerà campione d’inverno una settimana più tardi (1-0 a Crotone), leadership sfumata in primavera nella corsa finale allo Scudetto. Non è solo la classifica a stravolgere la musica del Napoli targato 2018: se gli azzurri sono imbattuti da 10 turni con 4 vittorie di fila all’attivo, la marcia della Juve impone un ritardo di 8 lunghezze dal comando del campionato. Il calcio sarrista è andato a dettare scuola in Inghilterra, filosofia stravolta dall’avvento in città di Carlo Ancelotti: modulo (4-4-2) e gestione totale della rosa a discostarsi dal suo predecessore, accorgimenti che mantengono il gruppo come unico vero antagonista dei campioni d’Italia. Il Napoli arriverà alla sosta sabato 29 nella sfida casalinga contro il Bologna, impegno che precede il big match di mercoledì a San Siro contro l'Inter. Otto i punti di margine sulla terza forza della Serie A, incrocio suggestivo per Ancelotti tra passato e presente.

Carletto e la "sua" Inter

Prossimo alla panchina numero 450 in Serie A, Ancelotti ritrova la squadra tifata da bambino. Merito di un cugino milanese che gli regalò un completo nerazzurro, maglia e pantaloncini a renderlo un piccolo sostenitore interista. "Il mio idolo era Mazzola - ha raccontato in passato l’allenatore del Napoli -, una volta piansi 45 minuti per convincere lo steward a farmi entrare allo stadio e vedere Mantova-Inter dal vivo". Sfiorò addirittura il trasferimento nel club del cuore a 19 anni, matrimonio che non s’ha da fare nemmeno nel futuro in panchina ("Non posso per un senso di rispetto alla mia storia"). Certo è che Carletto tornerà nel "suo" stadio, teatro di 13 anni al Milan da giocatore e allenatore dove ha conquistato la bellezza di 16 trofei e i cuori del popolo rossonero. Quanti derby affrontati in passato, ricordi e statistiche che ritoccano il suo bilancio in panchina contro l’Inter: sono 30 i precedenti con 15 vittorie, 5 pareggi e 10 sconfitte, tuttavia l’ultimo confronto datato 2010 ne segnò l’eliminazione. Erano gli ottavi di Champions League e il Triplete mouriniano iniziava a prendere forma. Un trend comunque positivo come quello da calciatore: 17 le gare disputate con 9 successi e 4 sconfitte (altrettanti i pareggi), incroci che lo videro pure segnare un gol nella stagione 1984/85 quando vestiva la maglia della Roma.

Spalletti l'eterno rivale

Detto della fede interista alimentata in giovane età, Ancelotti si appresta al duello con un’altra vecchia conoscenza italiana: parliamo di Luciano Spalletti che, tra gli allenatori ancora in attività con i club, è il collega che ha incontrato più volte in carriera. Se i precedenti contro i nerazzurri l’hanno premiato da centrocampista e da tecnico, il braccio di ferro con il coetaneo di Certaldo non può lasciarlo soddisfatto: 6 vittorie di Carletto, 5 pareggi e ben 10 sconfitte a rendere negativa la storia degli incroci. Una sfida infinita tra i due come ribadito dal podio assoluto dell’allenatore del Napoli: se Novellino occupa il 3° posto con 19 confronti archiviati, a quota 21 troviamo proprio Spalletti insieme a Mancini e Guidolin. Davanti a tutti c’è Fabio Capello, 22 volte da avversari come accadrà a Luciano dopo il match di San Siro. E al netto di clamorose novità, il prossimo 19 maggio al San Paolo sarà proprio Spalletti a diventare l’allenatore affrontato in più occasioni da Ancelotti nella sua vita in panchina.

Natale light per il Napoli

Ultime ore di riflessioni per Ancelotti sull’undici titolare di scena nel big match: si prospetta l’ultima grande notte di Ospina destinato a cedere definitivamente il posto a Meret, immancabile Allan mentre è ballottaggio sia a sinistra (Mario Rui-Gholuam) sia in attacco con Milik e Insigne a prenotarsi come coppia d’attacco. Attenzione alla fisicità della squadra di Spalletti, formazione che crossa di più e calcia più corner nonché va a segno più di tutti di testa (7 gol). Muscoli e corsa, vedi gambe e polmoni di Brozovic senza trascurare la spinta dei tifosi nerazzurri. Ecco perché Carletto attende una pronta risposta dei suoi uomini tra ritmo e intensità sfruttando i centimetri dei vari Koulibaly e Albiol, Ruiz e Milik. Non può essere un caso che il Napoli abbia imposto un rigoroso Natale ai propri giocatori: tutto in famiglia dal cenone di stasera al pranzo di domani, nessun pasto simbolico o tradizionale a tavola. Concessioni vietate da parte dello staff in vista della partita contro l’Inter, match da non sbagliare. L’unica deroga è lo spumante, brindisi permesso senza eccedere. Eventualmente sarà il resto della stagione a riservare feste memorabili per il Napoli di Ancelotti.