Serie A, niente stop al campionato. Gravina: "Non ci fermiamo contro chi vuole contaminare il nostro mondo"

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Gabriele Gravina (getty)

Il presidente Figc ha parlato a Sky Sport all'indomani dei fatti di San Siro: "La prossima giornata si giocherà, decisione presa in accordo con tutte le cariche della Federazione. Non ci fermiamo contro chi vuole contaminare il nostro mondo". Sugli episodi di razzismo: "La linea da mantenere è quella del pugno duro, risponderemo con le sanzioni ma serve aiuto anche dai club. E bisogna mantenere toni moderati nelle dichiarazioni. Norme su sospensione della gara? Sono da ridiscutere con il Ministero"

MORTE BELARDINELLI, COSA SAPPIAMO FINO AD ORA

LA RIVOLTA DELLE PERSONE PERBENE

"Sabato si giocherà, ci saranno regolarmente le partite". Con queste parole, il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha annunciato che non ci sarà alcuno stop al campionato, dopo la morte di Daniele Belardinelli, investito da un Suv fuori da San Siro. "Il campionato non si ferma - ha spiegato Gravina a Sky Sport - è una risposta tangibile per chi pensa che attraverso atteggiamenti come quelli di San Siro possa contaminare negativamente il nostro mondo. È risposta netta e secca: la decisione è che il 29 si giocherà la giornata di campionato. Se mi sono confrontato? Ho sentito un po’ tutti: i vicepresidenti della Lega, Sibilia e Miccichè, ho avuto modo di sentire i sottosegretari Giorgetti e Simoni, per capire clima, volontà e riflessioni su quanto successo ieri. All’unanimità abbiamo condiviso che si va avanti". Con una raccomandazione: "Credo che tutti debbano capire che esiste una sola figura che ha la responsabilità della Figc ed è Gabriele Gravina. Non accetterò più dichiarazioni da oggi da parte di chi pensa e tutela interessi di parte. Da oggi ci assumeremo le nostre responsabilità e la federazione parlerà solo attraverso il suo presidente".

"Linea dura sul razzismo"

Gravina ha anche commentato le parole del Questore di Milano, Marcello Cardona, che ha promesso dure pene per la Curva nerazzurra per quanto successo durante la sfida con il Napoli: "La linea deve essere molto dura - ha proseguito Gravina - ma anche qui invito tutti a fare una riflessione di rispetto per i ruoli. Tutto ciò che riguarda le sanzioni sportive spetta al Giudice Sportivo. Il questore è preposto alla sorveglianza dell’ordine pubblico, nel pieno diritto di proporre provvedimenti, quindi credo che la linea debba essere questa, di fermezza. E bisogna distinguere quanto avvenuto fuori dallo stadio da quanto accaduto dentro. Siamo grati al Ministero dell’Interno per quanto fanno per garantire la sicurezza degli eventi, così come agli organi di Polizia che hanno già arrestato tre soggetti. Io mi devo preoccupare della parte sportiva e quello che emerge negativamente sono i cori razzisti nei confronti di Koulibaly".

"Parlerò con Ministero per definire meglio norma su sospensione delle gare"

Idee chiare su come rispondere agli atti di razzismo: "La mia riflessione è profonda - ha continuato il presidente Figc - Dobbiamo imparare tutti a dire le cose giuste nel momento giusto. È da tempo che si innesca meccanismo con dichiarazioni legittime, ma che a volte innescano a loro volta strane reazioni. Possiamo fare di più, ma non siamo gli unici soggetti garanti dell’ordine pubblico. Le norme sono chiare: c’è la possibilità di poter sospendere la gara, ma l’arbitro non può farlo ora. Programmerò un incontro con il Ministero per cercare di rendere più praticabile questa norma, il che è doveroso: la norma deve trovare valida applicazione. A oggi l’unico soggetto che può sospendere la gara è la responsabile della sicurezza. In uno scenario come quello di Inter-Napoli, però, una sospensione con tutto quello che è avvenuto prima fuori dallo stadio sarebbe difficile da gestire. Fare uscire 65.000 persone da San Siro avrebbe potuto comportare situazioni ben peggiori”. Sensibilizzare è necessario: “Noi dobbiamo farlo con le sanzioni. Sulla base di quanto sarà accertato, chiedo al Giudice Sportivo di adottare provvedimenti esemplari verso soggetti che infangano la dignità del calcio italiano e dei suoi protagonisti. Mi rivolgo al pubblico, ma tutti dobbiamo avere toni più moderati e fiducia nelle istituzioni. Questi attacchi continui non fanno bene al mondo del calcio, stiamo più sereni e tranquilli. Oggi ho verificato l’arbitraggio di ieri e sono state applicate perfettamente le regole del gioco”, ha concluso.