Trono di Spade 8, se i personaggi fossero gli juventini dell'8° scudetto

TYRION LANNISTER - PJANIC. Uno dei personaggi più amati della serie. Il geniale folletto della casata che paga sempre i propri debiti riesce sempre a trovare la giocata con cui superare le situazioni più intricate. Un po' come i lanci illuminanti e le punizioni del bosniaco

JAIME LANNISTER - SZCZESNY. Anche il fratello di Tyrion, per quanto sia meno pungente con la lingua, ha dimostrato nel corso delle sette stagioni di riuscire a salvare il risultato in condizioni estreme. Un po' come il portiere bianconero, spesso in grado di prodezze incredibili... anche con una sola mano!

IL MASTINO - MANDZUKIC. Un combattente nato, mai domo e forzuto come pochi. "Ma tu non ridi mai?" gli viene chiesto nel corso della settima stagione, quando ormai anche lo spettatore si è abituato alla sua natura scorbutica. Anche il croato è così, con le dovute proporzioni e giocando con la metafora del campo di gioco visto come campo di battaglia

SIR JORAH MORMONT - BONUCCI. Cavaliere dall'indiscusso valore che però viene accusato di tradimento, Sir Jorah fa di tutto per riconquistarsi la fiducia di chi ama davvero. Come Bonucci con la Vecchia Signora, che dopo l'esperienza in rossonero da capitano, è tornato alla base per festeggiare un altro scudetto con la speranza di alzare anche la tanto agognata Champions

TORMUND - CHIELLINI. Accomunati dallo sprezzo del pericolo e da una soglia del dolore senza eguali. Il capitano bianconero ha il carisma e la forza del personaggio che stringe il patto di alleanza tra i Bruti e i Guardiani della notte per difendersi dagli Estranei

SAM - EMRE CAN. Non fatevi ingannare dallo studioso paffutello che non sa maneggiare una spada. Sam è stato il primo umano a uccidere un Estraneo usando il vetro di Drago, distinguendosi per una eccezionale attitudine alla sopravvivenza. Attraverso lo studio e una grande determinazione salva Sir Jonah dal morbo grigio in stato avanzato. Uomo dalle mille risorse, un po' come Emre Can, che ha dimostrato una capacità di adattarsi a tutte le situazioni

BRONN - MATUIDI. Come si fa a non amare il mercenario che salva Tyrion quando sembrava a un passo dal volare dalla porta della Luna? Bronn ispira simpatia e affidabilità: è lui ad addestrare Jamie Lannister nel combattere anche senza una mano, arrivando a salvargli la vita quando stava per essere incenerito da un drago. Quando la situazione sembra irrisolvibile, lui c'è. Onnipresente, come Matuidi nel centrocampo bianconero.

BRANN STARK - KEAN. Baby prodigi a confronto. È vero, stiamo parlando di uno dei personaggi più potenti della serie, ma poniamola così: Brann vede il passato, mentre Kean è il futuro

DAARIO NAHARIS - BERNARDESCHI. Il comandante dei "Secondi Figli" promette eterna fedeltà a Daenerys dimostrandosi uno straordinario combattente. Federico Bernardeschi si è conquistato la fiducia di Allegri sul campo, a partire da quello di allenamento in cui si ispira in tutto e per tutto a Cristiano Ronaldo, con cui ha un'intesa perfetta

VERME GRIGIO - CUADRADO. Una presenza che può sembrare marginale ma che invece rappresenta una certezza. Vale per Daenerys Targaryen così come per Allegri, che vede nel colombiano un suo fedelissimo, un asso nella manica che non lo ha mai tradito.