
Per vent'anni responsabile del settore giovanile dell'Atalanta, era considerato un vero e proprio guru. Nel club nerazzurro ha creato un modello capace di sfornare grandi talenti, le sue prime scoperte al Como, dove lanciò Borgonovo e Zambrotta

Un "guru" dei settori giovanili, la sua vera grande passione. Per decenni Mino Favini ha cresciuto talenti, iniziando a lavorare nel Como per poi approdare all'Atalanta all'inizio degli Anni Novanta. Sconfinato l'elenco dei campioni che ha lanciato

Domenico MORFEO. Dallo stesso Favini indicato come il giocatore più talentuoso che abbia scoperto, arrivò a vestire le maglie di Inter e Milan e vinse l'Europeo Under21 nel 1996. Resta l'impressione che con quel talento avrebbe potuto raccogliere molto di più, in carriera

Riccardo MONTOLIVO. Altro gioiellino uscito dal settore giovanile nerazzurro, passato alla Fiorentina e successivamente al Milan dopo 12 anni trascorsi all'Atalanta tra vivaio e prima squadra

Giampaolo PAZZINI. "Gemello" di Montolivo, in quegli anni, era il Pazzo, altro fiore all'occhiello del vivaio della Dea

Massimo DONATI. Un biennio super nell'Atalanta targata Vavassori, poi varie esperienze in giro per l'Italia, fino al ritorno a casa. Da dove è ripartito, per vestire anche la maglia del Celtic

Ivan PELIZZOLI. Per anni tra i migliori portieri italiani, fece il grande salto passando alla Roma di Capello nel 2001, per 27 miliardi di lire

Simone PADOIN. Dal vivaio dell'Atalanta agli scudetti con la Juve, di cui è diventato uno dei giocatori più apprezzati per la capacità di farsi trovare sempre pronto e l'adattabilità a più ruoli

Simone ZAZA. Partito dall'Atalanta con un look che pochi ricordano, si è affermato fino a conquistare la maglia della Nazionale

Giacomo BONAVENTURA. Uno dei gioielli degli ultimi anni, conteso in un'estate di mercato da Inter e Milan dopo la sua consacrazione

Alessio TACCHINARDI. Un salto indietro nel tempo e si scopre che anche l'ex centrocampista di Juventus e Nazionale deve molto a Favini

Giampaolo BELLINI. Storico capitano della Dea, vera e propria bandiera cresciuta in casa come non se ne fanno più. Con i consigli del "Mago", ovviamente, che lo avrebbe voluto più determinato per vederlo sfondare definitivamente

Damiano e Cristian ZENONI. Mitica coppia di laterali fiorita nel vivaio nerazzurro, le loro strade si divisero con il primo che vestì le maglie di Udinese e Parma, e il secondo quelle di Juventus e Sampdoria

Andrea CONSIGLI. Tra i migliori nel suo ruolo, da anni una garanzia prima con la maglia dell'Atalanta e oggi con quella del Sassuolo

Manolo GABBIADINI. Tra le grandi promesse del vivaio nerazzurro, dove iniziò a mettersi in luce con il suo gran sinistro

Gianluca ZAMBROTTA. Da responsabile del settore giovanile del Como, Favini fu anche lo scopritore di un futuro campione del mondo come Zambrotta

Stefano BORGONOVO. Ma degli anni di Como, Favini ricordava sempre con affetto il rapporto con Borgonovo, altra sua scoperta

Pietro VIERCHOWOD. Per i cultori del calcio degli Anni Ottanta e Novanta, ancora un paio di nomi di campioni usciti dal Como di Favini

Gianfranco MATTEOLI

Egidio NOTARISTEFANO. Tra i "rimpianti" di Favini, indicato come un potenziale campione dal quale si sarebbe aspettato di più, c'era invece Notaristefano, lanciato sempre a Como