Fiorentina-Juve, dalla sciarpa di Baggio in poi: i doppi ex di una rivalità storica
Era il 7 aprile del 1991, la prima da grande ex al Franchi di Baggio con la maglia dei rivali bianconeri. Quella sciarpa lanciata in campo e raccolta: un gesto che accese ancora di più una rivalità storica. Fatta di tantissimi incroci
Dopo di lui, tanti altri hanno compiuto il suo stesso percorso, da Firenze a Torino, o chi viceversa da Torino a Firenze. Altri ancora hanno vestito entrambe le maglie con tanti anni (e tante avventure) in mezzo.
Proprio a Firenze, città d'arte, iniziò il mito di un autentico artista del pallone. Talento, classe da vendere. I primi anni, gli infortuni, poi l'esplosione del Divin Codino. E, nell'estate del Mondiale di Italia '90, il clamoroso trasferimento in bianconero.
La Juve lo paga la cifra record di 25 miliardi di lire, causando una vera e propria rivolta a Firenze. I disordini arriveranno fino a Coverciano, sede del ritiro degli azzurri. La stagione seguente, il 7 aprile del 1991, si gioca Fiorentina-Juve al Franchi. Quel giorno, resteranno celebri il suo rifiuto di calciare un rigore (poi sbagliato dalla Juve), la vittoria finale 1-0 viola e quella sciarpa della Fiorentina raccolta dagli spalti al momento del cambio.
Dopo il trasferimento choc, Baggio vestirà per cinque stagioni il bianconero. Segnando più di cento gol e vincendo un campionato, una Coppa Italia, una Coppa Uefa e il Pallone d'Oro.
DALLA FIORENTINA ALLA JUVE: Giorgio CHIELLINI - Non solo Baggio, dopo di lui tanti altri ne hanno seguito le orme passando direttamente dalla viola al bianconero. L'attuale capitano della Juve fu preso nel 2004 e subito girato in prestito alla Fiorentina, dove esordirà in A.
Un anno in viola e poi l'immediato ritorno. Fino a consacrarsi come uno dei migliori difensori del mondo.
Federico BERNARDESCHI - Il più recente e, in assoluto, il colpo più caro di tutti. Alla Fiorentina tre stagioni, poi ecco la Juve, che sborsa ben 40 milioni di euro per averlo.
In bianconero ha già vinto due scudetti.
Felipe MELO - Se Bernardeschi è il primo, quello del brasiliano è il secondo trasferimento più caro tra i due club. Fu sempre la Juve a prenderlo dai viola, per 25 milioni di euro nel 2009.
Dopo una sola stagione da rivelazione a Firenze, a Torino fallirà la sua missione insieme all'altro brasiliano Diego, collezionando due settimi posti in altrettanti anni.
NETO - Altro passaggio recente tra i due club, e sempre con meta finale Torino. Cinque stagioni a Firenze per il brasiliano, dove stabilità il record assoluto di imbattibilità del club (702 minuti).
Andrà alla Juve da svincolato, come secondo di Buffon. Dopo la sua avventura al Valencia, in estate è passato al Barcellona.
Valeri BOJINOV - Quindici milioni: tanto sborsò la Fiorentina per averlo dal Lecce, dove aveva stupito a suon di reti. Quasi subito fuori rosa per alcune dichiarazioni rilasciate a una radio bulgara contro l'allenatore e la dirigenza, verrà reintegrato in squadra, ma poi girato alla Juve.
La sua stagione in bianconero è quella della Serie B, preso in prestito con diritto di riscatto. La Juve non lo eserciterà, e lui saluterà l'Italia per andare al Manchester City.
DALLA JUVE ALLA FIORENTINA: Adrian MUTU - E il percorso inverso? Altri big sono passati da Torino a Firenze, come Adrian Mutu, proprio nella stessa operazione (al contrario) che portò Bojinov in bianconero.
Per il rumeno un anno nella Juventus, poi la cessione a Firenze dove ritrovò Cesare Prandelli, l'uomo che lo aveva lanciato ai tempi del Parma. Segnerà 69 gol (uno proprio alla Juve nel 2007) in 143 partite.
Moreno TORRICELLI - Da falegname a campione d'Europa. Il calcio come passatempo e passione prima che Trapattoni lo noti in un'amichevole della Caratese, decidendo di aggregarlo in prova alla sua squadra. In bianconero vincerà dieci trofei, tra cui tre campionati, la Champions del 1996 (con Lippi) e l'Intercontinentale.
Nel 1998 il passaggio a Firenze, proprio per seguire il suo mentore Trapattoni. Lì vincerà la Coppa Italia del 2001 con Mancini in panchina.
Angelo DI LIVIO - Altra bandiera di quella Juventus di Lippi degli anni Novanta. Arriva a Firenze nel 1999 dove, nonostante il suo passato bianconero, si conquista l'affetto della tifoseria viola.
Di Livio diventerà in breve un autentico leader, fino a diventare capitano della squadra scesa in C2 dopo il fallimento societario. Riuscirà a riportare in A la Fiorentina nel giro di due anni.
Marko PJACA - È l'ultimo affare tra i club in ordine di tempo. Andata e ritorno in bianconero: la Juve lo prende nel 2016 per oltre venti milioni, ma un infortunio al ginocchio lo mette quasi subito ko.
Prima il prestito in Germania allo Schalke, poi quello proprio alla Fiorentina, dove il ginocchio fa crack di nuovo. Da quest'estate è rientrato in bianconero.
Fabrizio MICCOLI - Percorso Torino-Firenze anche per il Maradona del Salento. La Juve lo scova in B nella Ternana e lo gira in prestito a Perugia dal futuro mentore Serse Cosmi. Rientrato, segnerà dieci gol in trentotto presenze in bianconero nel 2003-04.
Ancora meglio la sua successiva avventura a Firenze, dove sarà uno degli uomini chiave per la salvezza dei viola, risaliti proprio quell'anno in A dopo il fallimento.
AMAURI - Ventidue milioni pagati al Palermo, la prima stagione da quattordici gol e poi il costante calo, negli anni dei settimi posti in campionato.
Andrà alla Fiorentina dopo una parentesi a Parma. A Firenze segnerà un solo gol, curiosamente decisivo nel frenare il Milan e lanciare la Juve di Conte del 2012 verso il primo degli otto scudetti consecutivi.
ALLA FIORENTINA E ALLA JUVE: Fabio QUAGLIARELLA - Non solo da Torino a Firenze, e viceversa. Molti altri hanno indossato entrambe le maglie delle rivali, cambiando nel frattempo altre squadre nel corso della loro carriera. Un esempio è Fabio Quagliarella, che giocò insieme a Di Livio in quella "Florentia Viola" della C2 2002-03.
Molti anni dopo, e con sei diverse maglie vestite nel mentre, eccolo in bianconero. A Torino vincerà tre scudetti nella Juve di Conte.
Luca TONI - Altro bomber, e sempre nella stessa direzione: passato a Firenze e futuro a Torino. Unico giocatore della Fiorentina ad aver vinto la Scarpa d'Oro, in viola segnerà la bellezza di 57 gol in 99 partite.
Quattro anni dopo, nel 2011, vestirà anche di bianconero, ma senza riuscire a lasciare il segno in quella Juve.
Juan CUADRADO - Il Chelsea verserà 30 milioni nelle casse della Fiorentina nel gennaio del 2015, mandando nella direzione inversa Momo Salah.
Dopo il flop inglese, il colombiano tornerà in Italia ai grandi livelli a cui aveva abituato tutti a Firenze. In bianconero ha vinto quattro campionati consecutivi.
Christian VIERI - Quasi dieci anni di distanza per Bobo tra una rivale e l'altra. Per lui, la prima è la Juve. Nei bianconeri campioni d'Europa in carica di Lippi, vincerà uno scudetto e l'Intercontinentale.
Dopo i tanti anni all'Inter, e altre quattro avventure nel frattempo, ecco la Fiorentina. Una parentesi da nove gol in trentanove partite.
