Cagliari-Genoa, Joao Pedro segna ma il figlio lo bacchetta per un tiro fuori

Serie A

L'attaccante brasiliano segna il 3-1 contro il Genoa, ma il piccolo Andrè Felipe lo rimprovera davanti ai microfoni: "Ha anche sbagliato un gol". E giù risate

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CAGLIARI-GENOA 3-1, GOL E HIGHLIGHTS

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Ha segnato il gol del definitivo 3-1 al Genoa, quello che ha chiuso la partita della Sardegna Arena, e ha voluto festeggiarlo tenendo in braccio suo figlio davanti alle telecamere al fischio finale. Joao Pedro è stato uno dei protagonisti del ritorno alla vittoria in casa del Cagliari dopo quattro sconfitte consecutive in campionato tra la scorsa stagione e quella in corso. Il piccolo Andrè Felipe, con maglia personalizzata sulle spalle, ha detto simpaticamente la sua sulla prestazione di suo padre: "È forte, ha segnato, ma contro il Genoa ha anche sbagliato un gol tirando fuori. A casa gli do consigli – sorride ai microfoni di Sky Sport– a casa lo sgriderò".

Joao Pedro e lo shooutout: come Inzaghi con Barone nel 2006

Parole ascoltate con il sorriso sulle labbra e concluse da un bacio di Joao Pedro al suo bimbo. "Non ho capito a quale tiro si riferiva, ma ha sempre ragione. È forte, è bello sveglio" scherza ai microfoni di Sky la sua analisi. Per l'attaccante brasiliano quella al Genoa è stata la seconda rete stagionale dopo quella di due giornate fa nell'1-2 contro l'Inter. Un gol nato da un contrasto tra gli avversari Pajac e Zapata, che ha aperto la strada alla porta di Radu. Joao ha portato palla per 50 metri, affiancato da Ionita. Una scena che a tanti ha ricordato la rete di Filippo Inzaghi in Italia-Repubblica Ceca 2-0, terza giornata della fase a gironi dei Mondiali 2006 vinti dagli Azzurri. L'attaccante all'epoca al Milan superò Cech dopo aver corso accanto a Simone Barone, senza servirlo e preferendo il dribbling sul portiere avversario. Tredici anni e diverse centinaia di chilometri più in là, la scena si è ripetuta con lo stesso finale. Finta su Radu e rete. "Da attaccante è difficile passare la palla in quelle situazioni. Ionita? Mi ha chiesto se volevo passargli la palla e gli ho detto di sì – ride – ma ha fatto un grande movimento e mi ha permesso di andare in uno contro uno con Radu".