Bologna-Roma, Kolarov e l'arbitro Pairetto: "Come si chiama?". VIDEO

Serie A

Partita nella partita quella tra l'esterno della Roma e il direttore di gara: prima Kolarov chiede ai compagni il suo nome durante l'esecuzione di una punizione, mentre a fine primo tempo la decisione dell'arbitro rende vano il suo "sforzo" - facendo sorridere entrambi. Nella ripresa poi è proprio un calcio piazzata a regalare la gioia personale al difensore giallorosso, in una gara vinta all'ultimo respiro

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In un primo tempo non indimenticabile come quello giocato tra Bologna e Roma, Aleksandar Kolarov e l’arbitro Pairetto sono stati a loro modo protagonisti in un paio d’occasioni nei 45 minuti d’apertura della sfida. La distanza della barriera su una punizione in favore dei giallorossi a inizio partita infatti non convinceva del tutto l’esterno serbo, che invano ha cercato di farlo notare al direttore di gara. A quel punto, voltandosi verso Lorenzo Pellegrini la domanda spontanea: "Ma come cavolo si chiama?". Una risposta che sarà certamente arrivata nel corso della prima frazione, chiusa con l’ennesimo recupero del match di Kolarov. Come d’abitudine, il n°11 della Roma è subito ripartito in contropiede, provando un ultimo attacco prima di rientrare negli spogliatoi. Pairetto però è di un altro avviso: Kolarov scatta, arriva sul pallone e dopo lo stop sente il fischio dell’arbitro, che a distanza sembra quasi giustificarsi. "È finito il tempo…", dice mentre indica l’orologio e stringendo le spalle. "Non potevi fischiare prima…", gli fa notare Kolarov, pronto poi a sorridere nella ripresa proprio grazie a un gol su punizione e all’acuto finale di Dzeko che al 93° regala i tre punti alla Roma.