Il portiere della Juventus ha raggiunto un altro record: 903 partite con i club, superato Paolo Maldini. Un risultato che lo rende felice, come ha ammesso il portiere ai microfoni di Sky Sport: "Ci arrivo con una condizione psicofisica sorprendente". Nell'intervista spazio anche alle domande sulla lotta scudetto: "Conosco Conte e Marotta, sanno come raggiungere gli obiettivi"
JUVENTUS-SPAL, GOL E HIGHLIGHTS
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Gigi Buffon raggiunge un altro record: con la partita di oggi il portiere bianconero ha raggiunto quota 903 partite, superato Paolo Maldini. Ora Buffon è il giocatore italiano con più presenze nei club. Un risultato che lo rende particolarmente felice, come ha ammesso ai microfoni di Sky Sport: "Per quel riguarda il risultato personale raggiunto è sicuramente una soddisfazione. Ma la cosa che mi rende più orgoglioso di tutto questo è arrivarci quasi a 42 anni, ma ci arrivo in una condizione psicofisica sorprendente, non avrei mai pensato di arrivarci 6 o 7 anni fa. La cosa mi dà veramente tanta gioia, perché capisco che la vita sotto certi aspetti è stata veramente benevola con me, però so anche che io l’ho accompagnata e ci ho messo qualcosa di importante, sono dati di fatto che mi danno molta gratificazione"
Juve in crescita, De Ligt "eccezionale"
Buffon ha poi commentato la partita e la condizione della squadra: "La Juve di oggi l’ho vista sempre in costante crescita, mette sempre mattoncino su mattoncino gara dopo gara, e penso che il viatico sia quello giusto per poter provare a migliorare ulteriormente e alzare l’asticella, possibilmente cercando di divertirci e facendo vedere qualcosa di nuovo, visto che i cambiamenti che sono stati fatti hanno questo obiettivo". Parole importanti anche per De Ligt: "Oggi l’ho visto straordinario, ho visto un giocatore applicato, nonostante non si giocasse la partita dello scudetto e pur essendo giovane l’ho visto concentrato, non l’ho visto superficiale, come a volta può capitare a ragazzi della sua età. Dal primo all’ultimo minuto è stato eccezionale".
Champions, bicchiere mezzo pieno
Inevitabile parlare anche di Champions League: "Secondo me in Champions il bicchiere è mezzo pieno, con l’Atletico era la prima gara e sulla carta potevi anche perdere giocando contro una squadra candidata alla vittoria finale. L’hai pareggiata in un modo che poteva anche lasciare l’amaro in bocca. Ma la cosa che mi ha fatto piacere è vedere una Juve che poteva anche perdere ma ha giocato la gara, ha creato 5/6 palle gol e ha impaurito l’Atletico. Non è garanzia di successo finale, ma sono segnali confortanti per il futuro.
Effetto Conte sulla lotta scudetto
L'ultima domanda è sulla partita contro l'Inter di domenica prossima: "Sicuramente è una sfida scudetto. Noi giochiamo per lo scudetto ed è un dato di fatto, ma anche l’Inter come è giusto che sia ambisce a vincerlo. Conosco alla perfezione il credo di Conte e di Marotta e so perfettamente che nel loro cuore c’è quella speranza. Ed è giusto che sia così perché hanno una qualità, un sapere calcistico, una forza e un’energia per trasmettere determinate cose che possono permettere alla squadra di sperare di giocarsi lo scudetto fino alla fine.