L'allenatore rossonero dopo la vittoria di Genova: "È stata una partita difficile, c'era pressione e siamo stati bravi a non mollare e a rialzarci quando siamo andati sott'acqua. Avevo chiesto ai ragazzi di dare tutto, il gioco arriverà quando ci sarà più leggerezza. Reina ha grande personalità, mi fidavo di lui. Bravo Paquetà, è entrato bene"
IL MILAN RIFLETTE, GIAMPAOLO ANCORA A RISCHIO
Il Milan torna alla vittoria, riscattandosi dopo le tre sconfitte consecutive contro Inter, Torino e Fiorentina. Schone spaventa i rossoneri, che poi vincono grazie ai gol di Theo Hernandez e Kessié e al rigore parato da Reina nel finale. Sospiro di sollievo per Marco Giampaolo: "La partita è stata difficile, siamo andati sott'acqua e nella ripresa la squadra è stata brava a rialzare la testa – ha dichiarato l'allenatore rossonero - La pressione era tanta, la nostra è la squadra più giovane e quindi devi essere all'altezza, l'elogio che faccio ai miei ragazzi è che non hanno mollato. Non era importante non sbagliare qualche passaggio o qualche gol, ma dovevamo dare tutto. Volevo che la squadra uscisse a testa alta. Aspetto di vedere giocare meglio questa squadra a calcio quando avrà più leggerezza, ora volevo altre caratteristiche. Bisogna raschiare il fondo del barile sul piano temperamentale, mi è piaciuto come abbiamo sofferto ma anche la sofferenza deve essere più razionale".
"Reina, che personalità! Bravo Paquetà"
Giampaolo poi parla dei singoli, partendo dalla parata decisiva di Reina nel finale: "Durante la partita sono abbastanza freddo e lucido, ho qualche dubbio anche che ci fosse il rigore. Reina ha così tanta personalità che può anche rimediare a un errore, ho avuto fiducia nelle qualità del mio portiere. Paquetà è un ottimo giocatore, ma ne ho tanti così. Poi ci sono momenti in cui hai più lucidità e altri in cui non stai bene, ma mi è piaciuto. Però non condanno Calhanoglu, preferisco parlare di aspetti collettivi. Paquetà è entrato bene, così come Leao. Sono attaccato sia a lui che a Piatek, il Milan ha bisogno di entrambi. Non butto via nessuno, il mio compito è quello di tenere tutti vivi. Bonaventura? Avevamo bisogno di personalità, della capacità di gestire le difficoltà della partita. Mi è piaciuto molto, sa giocare e ha sensibilità. Poi per noi è difficile giocare con tre attaccanti puri, lui ci ha ridato equilibrio".
Bonaventura: "Vittoria importante, ma bisogna migliorare"
Questo, invece, il commento di Bonaventura: "È stata una vittoria importante, venivamo da alcune prestazioni negative e dovevamo vincere. Ma possiamo e dobbiamo fare meglio. Abbiamo tanti giovani, quando c'è un po' di pressione non è facile giocare. Ci dobbiamo abituare e tirare fuori il meglio di noi stessi. L'infortunio? Stare fuori è stata dura, ora sto bene e non vedevo l'ora di giocare. Mi mancava il campo, ho lavorato tantissimo e mi sento bene, ora è solo questione di giocare un po' e starò meglio di prima. Ci vuole qualcuno d'esperienza che parli, ma qui tutti siamo responsabili. Se si prende gol bisogna recuperare, ci siamo riusciti ma dobbiamo fare meglio".