I gialloblù ritrovano la vittoria e condannano la squadra di Di Francesco al sesto ko nelle prime sette giornate. I padroni di casa sbloccano subito con il colpo di testa di Kumbulla, poi raddoppiano nel finale grazie all’autogol di Murru. Samp, ultima in classifica, confusa e quasi mai pericolosa nel match. Di Francesco a rischio esonero: in ballo i nomi di Pioli e Iachini
VERONA-SAMPDORIA 2-0
9' Kumbulla, 81' aut. Murru
90 minuti chiari e definiti. Il Verona è in netta crescita, la Samp è smarrita come non mai. E le sensazioni della vigilia si rispecchiano anche in campo, dove i gialloblù prendono il controllo della gara dal primo all’ultimo minuto ed escono tra gli applausi del pubblico e il 2-0 finale. È Kumbulla, migliore in campo dei suoi, a sbloccare il punteggio e disintegrare le poche sicurezze dei blucerchiati, mai con la testa nella partita e pericolosi solo per pochi minuti nel secondo tempo. Per gli ospiti è un periodo no e lo si capisce anche nel finale, quando Murru beffa involontariamente il suo portiere e chiude a chiave il sesto ko della Sampdoria nelle prime 7 giornate, trascinando Di Francesco verso l’esonero. Juric, invece, sorride per il successo da ex Genoa e sale a 9 punti.
Kumbulla giganteggia, la Samp è smarrita
Juric punta sul giovane Salcedo dal primo minuto, con Stepinski al suo fianco e Pessina alle spalle. In difesa Kumbulla vince il ballottaggio con Davidowicz e completa il terzetto con Rrahamani e Gunter. 3-4-2-1 anche per Di Francesco, con Bonazzoli e Jankto in appoggio a Quagliarella. Il Verona approccia nettamente meglio l’incontro e dopo 9 giri di orologio trova il vantaggio. Calcio d’angolo (guadagnato su una situazione di offside) battuto da Veloso e colpo di testa, a sfruttare il blocco, vincente di Kumpulla, al primo centro in A. L’albanese si dimostra letale in attacco e attento dietro, quando vince ogni duello e nega a Quagliarella e a una Samp frastornata ogni minimo cenno di reazione. I compagni dell’ultimo capocannoniere del campionato, fatta eccezione per un volenteroso Bonazzoli, appaiono confusi e senza idee su ogni azione e non riescono mai a impensierire Silvestri. I padroni di casa, invece, lottano su ogni pallone e tornano a rendersi pericolosi a un passo dall’intervallo. È Amrabat a costruire l’opportunità, con una splendida accelerazione che taglia il campo in due prima dell’assist per Stepinski: l’ex Chievo conclude con il destro e trova l’opposizione di Audero. In avvio di ripresa il primo a provarci è Pessina, coraggioso nel mancino al volo dalla distanza che impegna il portiere ospite. Bisogna aspettare 69 minuti, invece, per assistere al primo serio tentativo della Samp. Ekdal serve di tacco il neo-entrato Caprari: destro sul palo lontano, Silvestri si distende e manda in corner. Ancora il portiere protagonista pochi minuti dopo, quando Quagliarella gira di testa un cross dalla destra e lo richiama al secondo intervento. La fiammata blucerchiata, però, ci mette poco a spegnersi. Dall’altra parte, infatti, è Murru a deviare in porta - di testa - la punizione calciata da Miguel Veloso: palla in rete e Verona che va sul 2-0. È l’atto che chiude la partita e apre una voragine nella crisi della Samp.
TABELLINO
VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrhamani, Kumbulla, Gunter; Faraoni, Veloso, Amrabat, Lazovic (58' Vitale); Pessina (86' Henderson), Salcedo (70' Verre); Stepinski. All. Juric
SAMPDORIA (3-4-2-1): Audero; Bereszynski (76' Gabbiadini), Ferrari, Chabot; Depaoli, Vieira, Ekdal, Murru; Bonazzoli (63' Caprari), Jankto (57' Rigoni); Quagliarella. All. Di Francesco
Ammoniti: Ferrari (S), Lazovic (V), Chabot (S), Bonazzoli (S)
La Sampdoria non aveva mai perso sei delle prime sette partite in Serie A. I blucerchiati avevano rimediato al massimo quattro sconfitte nei primi sette turni di campionato
Era da febbraio 2016 che il Verona non collezionava tre risultati utili consecutivi in Serie A
Miguel Veloso ha partecipato al 50% dei gol del Verona in questo campionato (tre su sei - due reti e un assist)