Milan, Pioli primo nome per la panchina. Spalletti non ha trovato l'accordo con l'Inter

Serie A

I rossoneri virano decisi su Stefano Pioli: club e allenatore si incontreranno in mattinata a Milano per definire. Spalletti aveva detto sì al progetto del Milan, ma non è stata trovata l'intesa con l'Inter per la buonuscita

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Il Milan, le riflessioni sulla panchina e un post Giampaolo in attesa di definizione. Sono ore calde in casa rossonera, dal dopo Genova la società rossonera è al lavoro per decidere su quale allenatore puntare per il prossimo futuro. Nonostante l'ultima vittoria, Marco Giampaolo non proseguirà il lavoro iniziato quest'estate e sarà esonerato. Il primo nome sulla lista della dirigenza rossonera era quello di Luciano Spalletti, che ha da subito detto sì al progetto tecnico prospettatogli. Non è stata però trovata l'intesa con l'Inter, con cui l'allenatore ha ancora un contratto fino al 2021. La situazione non si è sbloccata per motivi economici, questo ha portato improvvisamente in pole position Stefano Pioli. Per la panchina rossonera avanza dunque la candidatura dell'ex Fiorentina, che incontrerà la dirigenza in mattinata per definire.

Luciano Spalletti e il nodo buonuscita

Il Milan sta quindi per abbandonare la pista prioritaria, puntando su Stefano Pioli. Il problema nella trattativa per Luciano Spalletti è essenzialmente di natura economica. L'allenatore ha ancora un contratto con l'Inter fino al 2021 a circa 5 milioni di euro a stagione, cifra che i rossoneri non possono garantirgli. Spalletti ha quindi chiesto una buonuscita pari a un anno di stipendi all'Inter, che però ha offerto molto meno. I continui contatti tra le parti non hanno sbloccato la situazione, favorendo dunque la candidatura di Stefano Pioli per il dopo Giampaolo. Che intanto aspetta, ma che il club rossonero non vuole far attendere troppo, soprattutto per una questione di rispetto del ruolo e per la stima che comunque i dirigenti milanisti hanno per l'allenatore ex Sampdoria.

I dettagli sulle cifre

Il Milan garantisce a Spalletti lo stesso identico ingaggio che lui percepisce all'Inter: contratto biennale da poco più di 5 milioni all'anno. Spalletti però ritiene che per lasciare l'Inter dopo il trattamento subito, debba ricevere dai nerazzurri una buonuscita di 5 milioni netti, che corrisponde a un'annualità lorda. L'Inter ha offerto molto di meno, arrivando a 3-4.